Vedi ACQUEDOTTO dell'anno: 1958 - 1994
ACQUEDOTTO (aquae ductus)
G. Carettoni
Quasi tutti i popoli mediterranei, raggiunto un certo grado di evoluzione civile, hanno provveduto all'incanalamento e alla [...] di pietra, parte con vòlte in muratura.
Gli antichi popoli dell'Oriente classico e del mondo ellenico usarono dunque a circa un milione di m3 al giorno.
Le invasioni barbariche, unitamente alla rapida decadenza della città, segnarono la sorte degli ...
Leggi Tutto
Anglosassoni, Arte degli. Scultura
R.J. Cramp
SCULTURA
La qualità e la varietà stilistica della scultura anglosassone costituiscono uno dei fenomeni artistici più singolari del mondo altomedievale, [...] orientale le prime a essere conquistate e densamente popolate dai pagani A., per i quali i monumenti 'Europe des invasions, Paris 1967 (trad. it. L'Europa delle invasioni barbariche, Milano 1968).
R.J. Cramp, The position of the Otley crosses ...
Leggi Tutto
Vedi FIBULA dell'anno: 1960 - 1994
FIBULA
M. Pallottino
Il nome latino, inalterato o con qualche adattamento a seconda delle lingue moderne (francese fibule, tedesco Fibel), è impiegato come termine [...] 'uso costante, e apparentemente indispensabile, delle popolazioni protostoriche delle coste settentrionali dei Mediterraneo, dei in età romana e si ritrovano nel repertorio delle fibule barbariche, con uno stile di ornati simile a quello delle fibule ...
Leggi Tutto
GOTI
F. Panvini Rosati
Popolazione germanica insediata all'inizio dell'età augustea nell'area baltica, i G. furono protagonisti della più ampia serie di spostamenti che interessarono le genti indoeuropee [...] da Stilicone l'anno successivo, mentre di lì a poco il limes del Reno si dissolse sotto l'orda di popolibarbarici più imponente mai vista prima e gli eserciti federati, dopo l'esecuzione di Stilicone del 408, sembrarono aggregarsi nuovamente al ...
Leggi Tutto
PALMIRENA, Arte
A. Giuliano
G. Garbini
La fortuna di Palmira (v.) fu direttamente legata al commercio carovaniero che, transitando per la città, ne determinò la ricchezza per circa 300 anni. L'inizio [...] oreficerie (diademi, collane, orecchini, bracciali) che nella loro pesantezza richiamano da un lato le ornamentazioni barbariche delle popolazioni nomadi della steppa, dall'altro il gusto fastoso delle oreficerie achemènidi. La scultura palmirena è ...
Leggi Tutto
VENEZIA
I. Baldassarre
Città lagunare tra le foci del Piave e del Brenta, fondata dalle popolazioni del retroterra (Vèneti) fuggite in seguito alle invasioni barbariche (e in particolare quelle dei [...] Longobardi). Le origini di V., e cioè la sorte delle lagune tra Grado e Chioggia, dal sec. VI alla metà dell'VIII, presentano ancora punti non chiariti e contradditori, soprattutto a causa delle intenzionali ...
Leggi Tutto
Vedi STEPPE, Arte delle dell'anno: 1966 - 1997
STEPPE, Arte delle
¿ R. Grousset
M. J. Artamonov
R. Grousset
M. J. Artamonov
I. Le origini. - Le steppe coprono una vasta zona che si stende dal fiume [...] i Goti e gli Unni. Tuttavia il Bosforo (Panticapeo) anche nell'epoca della grande migrazione dei popoli e delle invasioni barbariche conservò la sua importanza come centro artistico-artigiano, il più significativo di tutta la costa settentrionale del ...
Leggi Tutto
URBICHE, Porte
N. Venuti
Per Porta urbica, s'intende una costruzione in forma di passaggio, solitamente inserita nella cinta muraria di una città, caratterizzata da una ricerca di decoro architettonico [...] illustri personalità, simboli tangibili del lealismo nutrito dalle popolazioni o dagli enti pubblici nei confronti dell'Impero città oltre la linea pomeriale; ma, dopo le invasioni barbariche della fine del III sec., le città tornarono a rinchiudersi ...
Leggi Tutto
LUSITANIA
G. C. Susini
Provincia romana. Con questo nome, o con quello più proprio di Lusitania et Vettonia, si designò la parte occidentale della provincia repubblicana dell'Hispania ulterior, costituita [...] la riforma tetrarchica. Tra le migrazioni barbariche quella dei Visigoti diede il colpo decisivo y Bellido, Hispania Graeca, Barcellona 1948; P. Bosch-Gimpera, La formazione dei popoli della Spagna, in La Parola del Passato, IV, 1949, pp. 97-129; ...
Leggi Tutto
BRACCIALETTO
P. Sticcotti
R. Pulinas
L'uso del b. è documentato fin dai tempi più remoti con l'introduzione dei metalli. Nel mondo egiziano e mesopotamico era portato tanto dagli uomini quanto dalle [...] orafi per re o nobili; mentre alla parte più umile della popolazione erano riservati i semplici cerchi di ferro o di argento. Ne Tra le armi ed il ricco corredo delle tombe dei capi barbari si raccolsero numerosi b. dalle più svariate forme. Oltre i ...
Leggi Tutto
barbarico
barbàrico agg. [dal lat. barbarĭcus, gr. βαρβαρικός] (pl. m. -ci). – Dei barbari, di popolo barbaro: usanze b.; costumi b.; le orde b.; spesso con riferimento alle popolazioni germaniche della fine dell’evo antico e dell’alto medioevo,...
barbarie
barbàrie s. f. [dal lat. barbaries, der. di barbărus «barbaro»], invar. – 1. Condizione di popolo barbaro, stadio di civiltà primitiva: vivere nella b., in stato di b.; tempi di b.; uscire, risollevare dalla b.; popolazioni che si...