Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] . Esso, consolidato in circa 1500 anni, si conservò stabile anche per il seguito. Le incursioni barbariche e le fasi di predominanza politica dell’uno o dell’altro popolo (Goti, Longobardi, Arabi e così via), a partire dal 6° sec. d.C. incisero sull ...
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Stato dell’Europa meridionale, comprendente la parte inferiore della Penisola Balcanica, gli arcipelaghi delle Ionie e dell’Egeo e l’isola di Creta. Confina a NO con l’Albania, a N con Repubblica della [...] , Adriano, Gallieno). Il declino fu accelerato dalle epidemie, come quella del 165 d.C., e dalle incursioni barbariche: dei Costoboci nel 170 e dei popoli germanici a cominciare dalla seconda metà del 3° sec. d.C.
In G. esistono tanti diritti quante ...
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Stato dell’Europa centro-orientale, che si affaccia per circa 500 km sul Mar Baltico. I confini terrestri corrono a S lungo la linea spartiacque delle catene montuose dei Sudeti e dei Beschidi, che separano [...] Esiste anche una produzione locale di argenteria e di oreficeria (filigrane), che si distingue da quelle degli altri popolibarbarici.
Dal 966, con la conversione ufficiale del paese al cristianesimo, cominciarono a sorgere chiese di pietra: la fase ...
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Stato dell’Europa centrale, esteso prevalentemente sul versante N della sezione centro-occidentale del sistema alpino. Stato interno, senza sbocco al mare, confina a N con la Germania, a E con l’Austria [...] è massicciamente diffuso il francese (romando, parlato dal 19,8% della popolazione), che in parte convive con il tedesco (cantoni di Berna, Friburgo . Nel periodo delle migrazioni e invasioni barbariche molti insediamenti si trasformarono in fortezze ...
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Sistema montuoso, il più importante d’Europa per vicende geologiche, caratteri del paesaggio e dell’ambiente naturale, avvenimenti storici e socioculturali. Suddivise tra 8 paesi (Austria, Francia, Italia, [...] consentito l’urbanizzazione; nel 1990 il 61,9% della popolazione era concentrato in città e agglomerati urbani con un valore, imperiale romana la Rezia Coirese era stata un antemurale contro i barbari, in età gotica fu lasciata ai Franchi (537) e ...
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La più orientale delle tre grandi penisole mediterranee europee. La bagnano i mari: Adriatico, Ionio, Egeo, Mar di Marmara e il Mar Nero. Nella Penisola rientrano l’ex Iugoslavia, la Bulgaria, l’Albania, [...] lo stanziamento illirico, l’unità romana e le invasioni barbariche, l’insediamento degli Slavi e dei Bulgari (dal di Belgrado) occuparono tutta la regione. Mentre per le popolazioni balcaniche si apriva un plurisecolare periodo di inattività politica, ...
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MILANO
Antonio Calzoni
Giuseppe Caraci
Gaetano Cesari
Paolo D'Ancona
Giuseppe Gallavresi
Antonio Monti
Luigi Sorrento
Alda Levi Spinazzola
Giovanni Antona Traversi
Alessandro Visconti
La seconda [...] epoca imperiale. Prostrata come la più parte delle città italiane durante la furia delle invasioni barbariche, tornò, dopo il sec. XI, a essere il centro più popoloso non pure della Lombardia, ma fors'anco d'Italia, toccando probabilmente i 100 mila ...
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Venezia
"Salvare Venezia. Save Venice"
Strategie d'intervento per la laguna e la città
di Paolo Costa
15 marzo
Il Consiglio dei ministri rilancia il piano per salvaguardare Venezia, dando il via libera [...] portuale, lo svolgimento delle attività quotidiane della popolazione e la difesa degli stessi centri dalle mareggiate 'da mar'
L'origine di Venezia è collegata alle invasioni barbariche del 5°-7° secolo, e in particolare alla pressione dei Longobardi ...
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Angelo Bolaffi
Berlino
Ich bin ein Berliner
Venti anni dopo la caduta del muro
di Angelo Bolaffi
9 novembre 2009
Nella capitale tedesca decine di capi di Stato e di governo presenziano, insieme a 100.000 [...] territori della pianura compresa tra l’Elba e l’Oder, abbandonati dai Germani all’epoca delle invasioni barbariche e occupati da popolazioni slave nei primi secoli del Medioevo, fu avviata dagli imperatori della casa di Sassonia, i quali sottomisero ...
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Francia
Stato dell’Europa centroccidentale. Le invasioni barbariche del 5° sec. eliminarono rapidamente il dominio romano sulla Gallia tanto che nel 476, alla caduta dell’impero d’Occidente, vi sussisteva [...] il resto del territorio faceva parte di tre distinti regni barbarici: a S quello dei visigoti, che si estendeva anche opposizioni nel Paese. Ciò ebbe l’effetto di provocare la rivoluzione del popolo di Parigi (24-28 luglio 1830) e l’avvento di una ...
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barbarico
barbàrico agg. [dal lat. barbarĭcus, gr. βαρβαρικός] (pl. m. -ci). – Dei barbari, di popolo barbaro: usanze b.; costumi b.; le orde b.; spesso con riferimento alle popolazioni germaniche della fine dell’evo antico e dell’alto medioevo,...
barbarie
barbàrie s. f. [dal lat. barbaries, der. di barbărus «barbaro»], invar. – 1. Condizione di popolo barbaro, stadio di civiltà primitiva: vivere nella b., in stato di b.; tempi di b.; uscire, risollevare dalla b.; popolazioni che si...