CAVOUR, Camillo Benso conte di
Ettore Passerin d'Entrèves
Nacque a Torino il 10 ag. 1810, secondogenito di Michele e Adele de Sellon, nell'avito palazzo nel quale convissero a lungo quattro famiglie [...] cui la Francia si sarebbe esposta muovendo verso la Polonia, per liberarla, "contro il manifesto volere dei popoligermanici". Prospettava così, senza ambagi, la difficoltà di contemperare insieme le spinte dei diversi, movimenti nazionali. La prova ...
Leggi Tutto
FALCO, Giorgio
Girolamo Arnaldi
Nato a Torino il 6 febbr. 1888 da Achille e Annetta Pavia, si laureò nel 1911 a Torino con una tesi in storia medievale su Alfano di Salerno. All'università aveva incontrato [...] stessa sede, che "il problema si atteggi come giovinezza e trionfo dei popoligermanici" - ciò che era scontato in un momento in cui, oltretutto, il mito dei Germani primitivi stava cessando di essere solo una fisima da professori -, ma dovesse ...
Leggi Tutto
CARLE, Giuseppe
Norberto Bobbio
Nacque a Chiusa di Pesio (Cuneo) il 21 giugno 1845 da Giuseppe e Maddalena Luciano, primo di tre figli, di cui il secondogenito Antonio ebbe fama come chirurgo. Compì [...] è una storia filosofica del diritto e delle dottrine giuridiche, dai popoli primitivi, attraverso l'età classica e il Medioevo, sino all inverso, la Grecia alla scienza, Roma alla legge, i popoligermanici al potere. Di triade in triade (Vico e Hegel ...
Leggi Tutto
BENVOGLIENTI, Uberto
Armando Petrucci
Nacque a Siena il 3 ott. 1668 da Marcantonio, di mediana nobiltà cittadina, e da Adelasia Pannocchieschi d'Elci. Le vicende della sua vita privata e pubblica furono [...] di derivazione etrusca, scomparsa dall'uso latino nell'età augustea, sarebbe stata riportata in Italia nel Medioevo dai popoligermanici; una serie di ipotesi di cui la critica moderna avrebbe dimostrato l'inconsistenza, ma che allora incontrarono l ...
Leggi Tutto
DEL GIUDICE, Pasquale
Mario Caravale
Nacque a Venova (prov. di Potenza) il 14 febbr. 1842 da Francesco e da Andreana Lioy.
Di famiglia modesta, completò gli studi secondari nella città natale e nel [...] Si occupò, poi, della faida nel diritto longobardo, esaminandola in rapporto con la disciplina affermatasi nei diritti degli altri popoligermanici (La vendetta nel diritto longobardo, in Arch. stor. lomb., II [1875], pp. 217 ss., 365 ss.; III [1876 ...
Leggi Tutto
BESTA, Enrico
Carlo Guido Mor
Nato a Tresivio (Sondrio) il 30 giugno 1874, da Carlo e da Francesca Guicciardi (entrambi appartenenti alla vecchia nobiltà capitaneale di Valtellina), rimase presto orfano [...] F. Schupfer e N. Tamassia.
Il punto di frizione era la maggiore o minore importanza, nella formazione del diritto intermedio, del contributo dei popoligermanici - e in particolare dei Langobardi stanziatisi in Italia - facendo risalire ad un apporto ...
Leggi Tutto
SCHUPFER, Francesco
Natale Vescio
– Nato a Chioggia, il 6 gennaio 1833, da Francesco, che esercitava il ruolo di pretore, e Anna Duse Masin, studiò giurisprudenza a Innsbruck e, successivamente, [...] probabilmente più impegnativo e sicuramente più discusso, anche per il titolo ‘provocatorio’, fu Il diritto privato dei popoligermanici con speciale riguardo all’Italia (I-IV, Città di Castello 1907-09; rist., con significative varianti, Roma ...
Leggi Tutto
DRAGONETTI, Giacinto
Luigi Cepparrone
Nato a L'Aquila nel 1738 dal marchese Gianfilippo, studiò a Roma nel collegio "Nazareno", dove si mise in mostra come scrittore di eleganti versi italiani e latini. [...] questo diritto all'usufrutto e non il diritto di proprietà, che rimase come prima al sovrano. Non a caso i feudi furono introdotti dai popoligermanici in cui si praticava il potere monarchico e non si conosceva il diritto di proprietà, essendo essi ...
Leggi Tutto
CICCAGLIONE, Federico
Mario Caravale
Nacque. a Riccia, presso Campobasso, il 1° nov. 1857 da Abele e da Vincenza de Paola. Iscrittosi alla facoltà di giurisprudenza dell'università di Napoli, s'interessò [...] nella storiografia giuridica italiana tra, coloro che - come lo Schupfer - ritenevano prevalente l'influenza del diritto dei popoligermanici e gli altri - come il Tamassia - che sostenevano, predominante la tradizione romana. Il C. si inserì subito ...
Leggi Tutto
GIONA di Bobbio (Giona di Susa)
Paolo Chiesa
Nacque a Susa, in un anno imprecisato tra la fine del VI e l'inizio del VII sec. Ciò che sappiamo di lui lo ricaviamo quasi esclusivamente dalle sue opere.
Susa, [...] fu però impegnato soprattutto nell'evangelizzazione di popoligermanici al seguito del vescovo Amando.
Sulle a cura di B. Krusch, in Mon. Germ. Hist., Script. rer. German. in usum scholarum, XXXVII, Hannoverae 1905, pp. 194-294; Vita Vedastis, ibid ...
Leggi Tutto
popolo no-global
(popolo no global, Popolo No Global), loc. s.le m. I contestatori della globalizzazione. ◆ Gli anarchici, tutti in nero, un migliaio, tanti venuti dalle terre basche di Spagna e Francia, dalla Germania, sono spuntati come...
popolare1
popolare1 (ant. populare) agg. [dal lat. popularis, der. di popŭlus «popolo1»]. – 1. a. Del popolo, inteso come collettività dei cittadini, senza distinzione di classi sociali: cercare il favore p.; ottenere il consenso p.; volontà...