Complesso dei riti e delle cerimonie propri di un culto religioso. La formazione della l. è determinata da due motivi: la necessità di fissare in forme adatte la vita e la professione della religione, [...] la distruzione del tempio di Gerusalemme nel 70 d.C. Inizialmente si svolge due volte al la l. mozarabica, e che nell’Italia settentrionale esercitò influssi su quello romano (l Vaticano II concepisce la Chiesa come «popolo di Dio» (Lumen gentium, 9) ...
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sociologia Scienza che ha per oggetto i fenomeni sociali indagati nelle loro cause, manifestazioni ed effetti, nei loro rapporti reciproci e in riferimento ad altri avvenimenti.
Nascita e primi sviluppi
La [...] dello Stato. In Italia la disciplina nacque con La filosofia del diritto e la sociologia (1892) di D. Anzillotti, che della funzione nazionale della letteratura, dei suoi legami con il popolo e con le tradizioni popolari, e infine sul concetto di ...
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Modificazione sostanziale, ma attuata con metodo non violento, di uno stato di cose, un’istituzione, un ordinamento. In particolare, il termine è stato applicato a indicare innovazioni o mutamenti profondi [...] Elisabetta I (1558-1603), terza figlia di Enrico VIII.
In Italia, la R. si affermò solo in ambienti circoscritti e, pur dei ceti medi. D’altra parte la giustificazione del potere regio tramite il principio della sovranità popolare finì col distruggere ...
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In generale, il fatto di prendere parte a una forma qualsiasi di attività, sia semplicemente con la propria presenza, con la propria adesione, con un interessamento diretto, sia recando un effettivo contributo [...] impegno in proposito.
In talune forme di prestazione d’opera, la p. agli utili e ai prodotti ad assumere particolare rilievo in Italia dopo la fine della Seconda stessa della liturgia, alla quale il popolo cristiano ha diritto e dovere in forza ...
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Padre del monachesimo in Occidente (Savaria, Pannonia, 315 circa - Candes, Turenna, 397). Figlio di un ufficiale romano, fu arruolato a 15 anni nella guardia imperiale a cavallo; ad Amiens, intorno al [...] si inizia il suo apostolato in Italia, poi in Francia. Ritiratosi a vita eremitica a Ligugé, vi fondò, insieme ad altri religiosi che lo avevano raggiunto, il primo monastero d'Occidente. Nel 371 fu a voce di popolo eletto vescovo di Tours (poco più ...
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Denominazione (propriamente «appartenente alla tribù di Giuda») con cui sono stati indicati gli Ebrei rimasti in Palestina dopo la distruzione del regno d’Israele (722 a.C.), quando l’intero popolo ebraico [...] il termine giudaismo si indicano la religione del popolo ebraico e l’insieme della sua cultura, quali a partire dalla distruzione del secondo Tempio nel 70 d.C. (➔ Ebrei).
Con il nome, moderno 13°-14° sec. nell’Italia centro-meridionale, per poi ...
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Messianismo
Vittorio Lanternari
(XXII, p. 953)
Messianismi e millenarismi
Nell'Antico Testamento, in particolare nei libri profetici, ricorre più volte il tema dell'attesa di un 'unto' (ebr. mashīaḥ) [...] profeta si proclamava nuovo Mosè e annunciava che i Maori erano il "nuovo popolo di Geova, Dio degli Ebrei e dei Maori". La loro terra era Milingo è divenuto in Italia, nonostante l'opposizione di molti vescovi, leader d'un movimento che trascina ...
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VALDESI
Mario Niccoli
. Una leggenda - già diffusa nelle valli valdesi (Alpi Cozie) verso la fine del Medioevo e quasi concordemente accolta dagli storici valdesi fino alla metà del secolo XIX - vuole [...] il suo capitale liquido al popolo. Incarica due ecclesiastici - Bernardo Ydros e Stefano d'Anse - di tradurre in giugno 1929 sui culti ammessi non differisce dalla situazione fatta in Italia a tutti gli altri culti non cattolici.
Naturalmente i secoli ...
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VITTORIA regina d'Inghilterra
Pietro SILVA
Nata il 24 maggio 1819 da Edoardo, duca di Kent, quartogenito del re Giorgio III e da Vittoria Maria Luisa figlia del duca Francesco di Sassonia-Coburgo; morta [...] morì, l'Inghilterra si trovava in un'era d'invidiabile prosperità e sicurezza interna ed estera, V. di fronte al movimento italiano. La raccolta delle lettere di la personalità di V. per il popolo britannico all'altezza della personalità della grande ...
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WOLSEY (o, com'egli firmò, Wulcy), Thomas
Alberto Pincherle
Cardinale e politico inglese, nato a Ipswich tra il 1471 e il 1475, più probabilmente nel 1472-73; morto nell'abbazia di Leicester il 29 novembre [...] validità del matrimonio di Enrico e Caterina d'Aragona. Ma all'ostilità del popolo per le tasse e di molti dei e la pace di Cambrai, che abbandonava il papa e l'Italia all'influenza spagnola, significava la fine delle sue combinazioni politiche, il ...
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popolare1
popolare1 (ant. populare) agg. [dal lat. popularis, der. di popŭlus «popolo1»]. – 1. a. Del popolo, inteso come collettività dei cittadini, senza distinzione di classi sociali: cercare il favore p.; ottenere il consenso p.; volontà...
popolo1
pòpolo1 (ant. pòpulo) s. m. [lat. pŏpŭlus]. – 1. a. Il complesso degli individui di uno stesso paese che, avendo origine, lingua, tradizioni religiose e culturali, istituti, leggi e ordinamenti comuni, sono costituiti in collettività...