Montanelli, Giuseppe
Patriota (Fucecchio, Firenze, 1813 - ivi 1862). Laureatosi in giurisprudenza nel 1831 a Pisa, si trasferì per il tirocinio a Firenze dove entrò in contatto con Vieusseux. Iniziò [...] italiana, già proposta da Mazzini su «L’Italia del Popolo», ma il carattere spiccatamente rivoluzionario della proposta venne ad alcuni appunti storici sulla rivoluzione d’Italia (1851) e Memorie sull’Italia e specialmente sulla Toscana dal 1814 ...
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La vita intellettuale
Gino Benzoni
Di, da, a, per palazzo Ducale
Sterminata la testimonianza scritta di quella che è la produzione intellettuale della Venezia che vien da qualificare - semplificando [...] politia del suo stato", essendo nel contempo sollecita della "libertà d'Italia". Neutrale, la Francia e la Spagna la corteggiano "con che non sta ai sudditi rimediare dal basso. In sostanza il "popolo" non ha, per Nani, voce in capitolo e non deve ...
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La maturazione dello spazio urbano
Elisabeth Crouzet-Pavan
Introduzione
Agli inizi del XVI secolo Denis Possot, in viaggio verso i Luoghi Santi, sale, il giorno stesso del suo arrivo a Venezia, sul [...] . Essi avevano inoltre aperto fronti di popolamento in tutti i sestieri, ai margini controllo delle acque: problemi tecnici e interessi economici, in AA.VV., Storia d'Italia. Annali, 3, Scienza e tecnica, a cura di Gianni Michieli, Torino 1980 ...
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Dalla riscoperta della pace all'inestinguibile sogno di dominio
Gaetano Cozzi*
Come poteva reggersi la veneta Repubblica
Il problema della "crisi generale" del Seicento
"Crisi generale del Seicento". [...] Valier non ne era convinto. Corfù, l'"antemurale" d'Italia, il Valier la conosceva bene, e riteneva che, data cura di Bruno Bertoli, Venezia 1992, pp. 91-123, e Id., Spiritualità popolare e dotta, pp. 101, 262-269, 382-383.
121. Giovanni Tiepolo, ...
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La cultura
Gino Benzoni
Storiografia ed erudizione
All'insegna della continuità, sia pure in discesa, sia pure nella cornice dello scadimento di rilievo politico, del rimpicciolimento di prestigio [...] fa tutt'uno coll'intrapresa - precorrente quella d'"ogni altro popolo" - d'"arditi viaggi" tanto "da terra che di , di atteggiamenti, di adesioni, di ripulse. E ciò nella città d'Italia dove più entrano i libri dall'estero, dove più si stampa, ...
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L'ultima fase della serenissima: nota introduttiva
Piero Del Negro
Premessa
"Dopo quest'epoca", scrisse nel 1818 Sismondi nella sua celebre Histoire des républiques italiennes du moyen âge in riferimento [...] è la città che ha" all'epoca "più preti in rapporto alla popolazione", più o meno il doppio di Milano e di Napoli, una ).
269. Cf. Id., Una nota su Giovanni Scottovi e il "Giornale d'Italia", "Archivio Veneto", ser. V, 124, 1985, pp. 122-125 (pp ...
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Venezia e l'entroterra (1300 circa - 1420)
Gian Maria Varanini
Premessa
Problemi di periodizzazione
Se si privilegia il piano dell'espansione territoriale, l'assunzione del biennio 1404-1405 come terminus [...] moderna. Dalla guerra di Chioggia al 1517, Torino 1986 (Storia d'Italia, diretta da Giuseppe Galasso, XII/1), pp. 4 ss. Venezia e la preparazione della guerra, p. 9.
246. La volontà popolare ebbe dunque un certo peso; anche L. Simeoni, Le signorie, I ...
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Istituzioni, associazioni e classi dirigenti dall'Unità alla Grande guerra
Renato Camurri
La morte della politica
Un curioso paradosso segna l'inizio della storia 'italiana' di Venezia. Il suo rientro [...] pressione tributaria e di avviare un piano di edilizia popolare. Tiepolo riuscì a rimanere in sella fino a quando , La vita politica e sociale a Venezia dopo il 1866, in Venezia nell'Unità d'Italia, Firenze 1962, p. 37 n. 6 (pp. 17-40).
143. V. ...
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Le professioni liberali
Giuseppe Trebbi
Premessa. Il patriziato veneziano e le professioni liberali
Come ha ben osservato Carlo Maria Cipolla, uno studio sui ceti dirigenti delle città italiane del [...] nel 1570. Tenendo presente il censimento del 1563, che indica una popolazione di 168.627 residenti, ci troveremmo di fronte, a quella data del Dominio, gli altri venivano da altre parti d'Italia. Gli ecclesiastici erano in maggioranza. La loro ...
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Le riforme
Paolo Preto
Riforma o "rivoluzione"?: la riforma è "rivoluzione"
Nella città di Bergamo ormai democratizzata, siamo nel 1797, un pamphlet giacobino lancia alla moribonda classe aristocratica [...] una fitta corrispondenza con scienziati e filosofi d'Italia e d'Europa, ma nel quale consuma gli anni pp. 196-201.
115. Girolamo Bocalosi, Dell'educazione democratica da darsi al popoloitaliano, Milano anno I repubblicano [i 796], pp. 24-25; Id., ...
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popolare1
popolare1 (ant. populare) agg. [dal lat. popularis, der. di popŭlus «popolo1»]. – 1. a. Del popolo, inteso come collettività dei cittadini, senza distinzione di classi sociali: cercare il favore p.; ottenere il consenso p.; volontà...
popolo1
pòpolo1 (ant. pòpulo) s. m. [lat. pŏpŭlus]. – 1. a. Il complesso degli individui di uno stesso paese che, avendo origine, lingua, tradizioni religiose e culturali, istituti, leggi e ordinamenti comuni, sono costituiti in collettività...