Agnus Dei
Dante Balboni
L'Agnello di Dio è per antonomasia Cristo (Ioann. I, 29 e 36); il paragone è dovuto soprattutto al carattere sacrificale attribuito all'agnello per il suo candore e per la sua [...] , per la sua mansuetudine e innocenza (Ierem. 11, 19).
Tale simbologia, sorta in seno al popoloebraico dedito alla pastorizia e all'agricoltura, rimase anche successivamente soprattutto negli scritti di Giovanni Evangelista, per la chiarezza del ...
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Geremia
Angelo Penna
Secondo dei profeti maggiori; nelle edizioni della Bibbia la raccolta dei suoi oracoli (52 capitoli) segue immediatamente quella più ampia di Isaia (66 capitoli). G. visse fra il [...] VII e il VI secolo a.C. (circa 650-570), in un periodo molto movimentato della storia del popoloebraico.
All'egemonia dell'Assiria si sostituì quella babilonese, che in breve estese il suo dominio dalla Mesopotamia al Mediterraneo. L'impero assiro, ...
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Balfour, Arthur James, 1° conte di
Politico britannico (Whittinghame, Scozia, 1848-Woking 1930). Deputato conservatore ai Comuni (1874), dal 1915 al 1922 fu primo lord dell’Ammiragliato e ministro degli [...] si impegnava a facilitare la creazione in Palestina di una sede nazionale per il popoloebraico, senza pregiudicare i diritti civili e religiosi delle comunità non ebraiche esistenti in Palestina, o i diritti e lo status politico goduti dagli ebrei ...
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PALESTINA (A. T. 88-89)
Roberto ALMAGIA
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Giuseppe RICCIOTTI
Angelo PERNICE
Adriano ALBERTI
Anna Maria RATTI
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Dei molti nomi coi quali attraverso le varie epoche fu [...] scopo d'intensificare e sostenere le emigrazioni di Ebrei verso la Palestina. Il movimento da allora si disse sionismo (v.).
La popolazioneebraica crebbe con ritmo sempre più intenso: nel 1850 essa era di 12.000 anime; nel 1882 era salita a 35.000 ...
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MESSIANISMO
Yoseph COLOMBO
Alberto VACCARI
. Parola e concetto proprî delle religioni ebraica e cristiana, punto centrale d'intesa insieme e di opposizione fra di esse; d'intesa sul fondo comune dei [...] Nīsān o in quello di Tishrī.
I tempi messianici saranno annunziati e preceduti da una serie di sventure: il popoloebraico stesso sarà numericamente molto diminuito, la decadenza morale sarà gravissima, in ogni aspetto della vita sociale; vi saranno ...
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PASQUA
Giuseppe RICCIOTTI
Alberto PINCHERLE
Lucio GIALANELLA
. La Pasqua ebraica. - Nome. - Il nome della Pasqua è in ebraico pesah, diventato nell'aramaico-giudaico pisḥā (siriaco peṣḥā), che poi [...] la Pasqua doveva essere costituita in origine dal sacrificio dei primogeniti del gregge. Un popolo essenzialmente nomade e pastorizio come il popoloebraico, specialmente prima del suo insediamento nel Canaan, entrava appunto al principio della ...
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PROFETA e PROFETISMO
Marcel SIMON
Giuseppe RICCIOTTI
Ornella TOMASSONI
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. Nell'accezione oggidì più comune del termine profeta, l'idea del prevedere e predire il futuro prevale, pur senza eliminarla [...] quindi storicamente, bisogna concludere che i profeti furono gl'incessanti rettificatori dell'incessante tralignamento che allontanava il popoloebraico dal suo genuino iahvismo. Al complesso della loro opera si può applicare quanto fu detto a uno ...
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TEOCRAZIA
Antonio FALCHI
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Questo termine, usato per primo da Flavio Giuseppe (C. Apion, II, 16) e forse da lui foggiato, sul modulo di "aristocrazia", "democrazia" e simili, denota, come l'etimo indica [...] stretto l'indagine storica ed etnologica non ci offrono che pochi e rari esempî. Il più cospicuo è probabilmente quello offerto dal popoloebraico, p. es., con i giudici quali ci sono raffigurati nei libri biblici e più ancora con l'autorità politica ...
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LUCA, santo
Leone Tondelli
, È, secondo l'unanime tradizione cristiana, l'autore del terzo Vangelo canonico, e anche degli Atti degli Apostoli (v.).
Il nome greco Λουκᾶς è probabile abbreviazione di [...] di Gesù sino a Davide e Abramo, cui erano state rivolte le promesse messianiche e che erano i massimi rappresentanti del popoloebraico, L. farà risalire la genealogia sino ad Adamo, anzi sino a Dio. Il Cristo cioè interessa tutte le genti, tutti i ...
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Israeliana, letteratura
Elena Loewenthal
La l. i. è da considerarsi una letteratura nazionale, strettamente legata alla realtà dello Stato d'Israele, nato nel 1948. Ma prima di avviare una rassegna, [...] lingua che, a partire dalla Bibbia, è caratterizzata da una sorprendente continuità storica, mai esaurita nei millenni di vita del popoloebraico. La l. i. è a buon diritto l'erede diretta di questa lunga e ininterrotta tradizione di scrittura che ...
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sionismo
s. m. [der. di Siòn o Sìon (ebr. Siyyōn, gr. Σιών, lat. Sion), nome di una collina di Gerusalemme e, per estens., di Gerusalemme stessa; la parola è stata coniata, nella forma Zionismus, dallo scrittore ted. N. Birnbaum nel 1882]....
maledetto
maledétto (ant. o tosc. maladétto) agg. [part. pass. di maledire]. – 1. a. Colpito da maledizione: un uomo m. da Dio (cui spesso si aggiunge: e dagli uomini); le anime m. dell’Inferno; anche come sost.: andate via da me, maledetti,...