. Il nome "breviario" (lat. breviarium) significa compendio" e, in senso derivato, "estratto, catalogo, inventario". Già usato nel linguaggio teologico (per esempio, breviarium fidei), amministrativo (breviarium [...] le più nominate anche negli usi civili. Nel culto ebraico v'erano due sacrifici: mattutino e vespertino, con recita testo piuttosto breve e diviso in due o più sezioni; il popolo lo ripeteva; il cantore aggiungeva uno o più versetti e finalmente ...
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. Definizione e limiti. - Si dà il nome di assiriologia a una scienza che studia la storia e la cultura di due antichi paesi dell'Asia occidentale: l'Assiria e la Babilonia. A tale soggetto possono riunirsi [...] non sono né persiani, né armeni, né arabi, né ebraici". Il Figueroa analogamente: "né caldei, né greci, né arabi Lehmann-Haupt vuol chiamar chaldica la lingua e Chaldoi (non Chaldaioi) i popoli che la parlarono, i quali, nel IX sec. avanti l'era ...
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Città della Siria, posta a 36°18′ di long. E. e a 33°30′ di lat. N., a 691 m. s. m., al margine del deserto siro arabico, in una pianura limitata a O. e a N. dai contrafforti del Libano e dell'Antilibano, [...] moschea degli Ommiadi e dalla cittadella, il quartiere cristiano ed ebraico si trovano all'estremità E. La Via Recta (ad-darb Damasco 164.000 abitanti e nella città 154.000. Nel 1915 la popolazione della città era di 50-300.000 ab., per 7/8 musulmani ...
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TOLEDO (A. T., 37-38, 39-40)
Giuseppe CARACI
José F. RAFOLS
José A. DE LUCA
Mario NICCOLI
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Capoluogo dell'omonima provincia, e una delle città spagnole più celebri per la sua storia e la ricchezza [...] stucco, intramezzati da stemmi di Castiglia e versetti in lingua ebraica. Il palazzo municipale, edificato al tempo dei Re Cattolici giudaismo, accusato anche di ostilità verso "la patria e il popolo" (canone 8 del concilio XVII), e il paganesimo. Un ...
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. Uno dei grandi gruppi etnici e linguistici in cui si divide la razza dei Semiti (v.).
Il loro nome, che è attestato in documenti cuneiformi fino dal sec. XI a. C. (v. oltre, Storia), si trova altresì [...] d'altra parte l'ebraico stesso è probabilmente la risultante di una mescolanza della lingua parlata dagli Ebrei nel periodo del nomadismo (forse molto più vicina all'aramaico che non appaia ora) con quella della popolazione cananea. E finalmente è ...
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RENAN, Joseph-Ernest
Alberto Pincherle
Nacque il 27 febbraio 1823, a Tréguier in Bretagna, da un capitano marittimo, Philibert, che lo lasciò orfano in età di 5 anni; sicché crebbe sotto l'influsso [...] Saint-Sulpice a Parigi, il R. si dedicò allo studio dell'ebraico e di altre lingue semitiche, insegnategli dal "dotto e santo" Le e il 1867; più di 60 fino al 1920; oltre all'edizione popolare, del 1864, di cui si contano 130 ristampe al 1921 e ...
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SALONICCO (gr. Θεσσαλονίκη; lat. Thessalonica; turco Selanik; A. T., 82-83)
Aldo SESTINI
Roberto PARIBENI
Angelo PERNICE
Pio VITI
Anastasios K. ORLANDOS
Città della Grecia, la più importante dopo [...] piogge scarse (545 mm. l'anno), cadono pure nei mesi estivi.
La popolazione, di 157.889 nel 1913, era salita a 170.321 nel 1920; in Ebrei spagnoli e portoghesi. Salonicco divenne una città ebraico-turca. Questa immigrazione di un elemento attivo giovò ...
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– Ebraismo e Stato d’Israele. Ebraismo e antisemitismo. Identità culturale e politica. Gli studi sulla Qabbālāh. Dalla Gĕnīzāh del Cairo alla Gĕnīzāh europea. L’estensione della ricerca in Europa e il [...] cultura occidentale –, come anche dell’islam. Il problema dell’identità ebraica è per l’e. molto più legato all’appartenenza a . Per alcuni, compresi diversi ebrei, i membri di questo popolo, di questa cultura e di questa civiltà, dopo 1800 anni ...
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Il vocabolo è venuto dagli Arabi di Spagna, presso i quali al-manākh designava tavole astronomiche che davano il modo di determinare il giorno della settimana, di trasformare una data qualsiasi di un'èra [...] quindi le tavole astronomiche composte in ebraico verso il 1300 da Profazio Giudeo (in ebraico Iacob ben Machir, morto nel primo La Rivoluzione comprese l'importanza che poteva avere tra il popolo l'almanacco e ne affidò la redazione ad un apposito ...
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E il terzo, in ordine di tempo, dei Profeti maggiori. Fu contemporaneo di Geremia (v.), essendo nato nell'anno 627 a. C., se col Kugler ed altri esegeti si computi il trentesimo anno dell'indicazione cronologica [...] di Ezechiele ha molto sofferto, come provano le divergenze dell'ebraico dal greco. Il Kraetzschmar le ha spiegate con l' poi a fiume impetuoso scendendo verso il Mar Morto che sarà popolato di pesci come il Mar Grande. La nuova capitale, costruita ...
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sionismo
s. m. [der. di Siòn o Sìon (ebr. Siyyōn, gr. Σιών, lat. Sion), nome di una collina di Gerusalemme e, per estens., di Gerusalemme stessa; la parola è stata coniata, nella forma Zionismus, dallo scrittore ted. N. Birnbaum nel 1882]....
maledetto
maledétto (ant. o tosc. maladétto) agg. [part. pass. di maledire]. – 1. a. Colpito da maledizione: un uomo m. da Dio (cui spesso si aggiunge: e dagli uomini); le anime m. dell’Inferno; anche come sost.: andate via da me, maledetti,...