PARABOLA (gr. παραβολή "collocazione di una cosa accanto a un'altra", quindi "comparazione", "similitudine")
Nicola Turchi
Per essa un argomento per sé difficile e astruso viene chiarificato ravvicinandolo [...] originale dell'insegnamento di Gesù e da essa appunto il popolo coglieva la differenza che separava detto insegnamento da quello degli Esso è pertanto un genere didascalico tipicamente ebraico (con qualche precedente, forse, nella letteratura ...
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Nome di parecchi personaggi israeliti, di cui i più celebri sono:
1. Eleazaro, terzo figlio di Aronne (Esodo, VI, 23). Consacrato sacerdote dalle mani di Mosè, venne posto a capo dei custodi del santuario. [...] sortita E., scorgendo un elefante più riccamente bardato, credette che fosse montato dal re. Nell'intento di liberare il suo popolo, E. si fece varco combattendo attraverso i nemici e colpì l'animale con la spada; ma la bestia cadendo lo schiacciò ...
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Nome di molti personaggi della Bíbbia, di cui i principali sono i seguenti:
1. Il re di Giuda, figlio di Amasia: è chiamato A. in IV [II] Re, XIV, 21; XV, 1-27; I Cronache, XII, 12; ma è più noto sotto [...] Asa (v.; cfr. Esdra, VII, 3).
4. A. figlio di Osaia, che accusò di menzogna il profeta Geremia, ed esortò il popolo superstite alla catastrofe di Gerusalemme a non tener conto dei suoi consigli di non emigrare in Egitto (Geremia, XLIII, 2-3; tuttavia ...
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Economista, nato a Torino l'11 giugno 1875. Ha insegnato nelle università di Macerata (1915-24), Parma (1925), Genova (1926) e dal 1927 ha la cattedra di economia a Roma; è socio nazionale dei Lincei, [...] indagini sulla storia e la vita economica del popolo d'Israele. opere principali: Le fluttuazioni Simone Luzzatto e sulla storia economica e sociale della Diaspora ebraica, in ebraico, Gerusalemme 1948; Israele disperso e ricomposto, Torino 1948 ...
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Nato a Danzica il 6 aprile 1812, morto a Berlino il 12 iebbraio 1884. Di famiglia ebrea, educato in una famosa scuola talmudica, si trasferì nel 1832 a Berlino, dove si diede a studî molteplici di storia, [...] Stern e il rabbino Holdheim la prima comunità ebraica riformata di Germania (Berliner jüdische Reformgemeinde). Nel ebbe costantemente di mira l'istruzione e l'educazione del popolo. Con uno stile perspicuo di volgarizzatore nato, seppe parlare ai ...
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VACHTANGOV, Evgenij Bogrationovič
Ettore Lo Gatto
Attore, regista e teorico del teatro russo. Nato a Vladikavkaz il 1° ebbraio 1883, morto a Mosca il 29 maggio 1922. Cominciò la sua carriera teatrale [...] ; poi creò un proprio studio, il cosiddetto "Studio drammatico" partecipò allo studio ebraico "Habima". Scoppiata la Rivoluzione prese parte all'organizzazione di un teatro del popolo. Nel 1921 lo Studio drammatico, da lui diretto come 3° studio del ...
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Figlia di Achab re d'Israele, e di Jezabel: quindi moglie di Ioram re di Giuda, e madre di Ochozia. È anche chiamata (IV [II] Re, VIII, 26; II Cronache, XXII, 2) figlia di Amri (v.), ma in senso di "discendente", [...] Ioiada (IV [II] Re, XI, 1-3). Quando il fanciullo toccò i sette anni, Ioiada, accordatosi segretamente con i maggiorenti del popolo, lo fece proclamare, con grande apparato, re nel Tempio (XI, 4-12). Atalia, accorsa, fu arrestata e condotta fuori del ...
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Re della Giudea (103-76 a. C.), fratello e successore di Aristobulo I (104-103), che successe a Giovanni Ircano, fu principe bellicoso ed ebbe regno agitatissimo. Coinvolto nelle lotte fra Tolomeo e Cleopatra [...] tra Farisei e Sadducei, che determinarono gravi sollevazioni del popolo, seguace dei primi, contro di lui, e sanguinose fortezza nella Transgiordania. Si hanno di lui monete col nome ebraico Yōnātān.
Bibl.: Schürer, Geschichte des jüdischen Volkes, 3 ...
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Profetessa, eroina e giudice d'Israele. Ai responsi del suo ministero profetico accorreva il popolo sotto la quercia che da essa ebbe il nome, sui monti di Efraim tra Rama di Beniamino (oggi er-Rām) e [...] che - pur presentando notevoli difficoltà alla critica testuale - è giustamente considerato come uno dei gioielli della letteratura ebraica. Secondo la critica estremista, il cantico verrebbe anzi a essere il più antico fra i documenti biblici. Vedi ...
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Re di Giuda, figlio e successore di Manasse (v.). Salì al trono in età di 22 anni, e regnò solo due anni (641-639 a. C.). Seguendo le norme osservate durante il lunghissimo regno di suo padre, fu anch'egli [...] buon fondamento, che il suo nome stesso sia un'allusione al dio egiziano Amon. Una congiura di palazzo lo uccise; ma il popolo, ch'era educato ai principî idolatrici di Manasse e doveva vedere di buon occhio suo figlio A., uccise i congiurati e pose ...
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sionismo
s. m. [der. di Siòn o Sìon (ebr. Siyyōn, gr. Σιών, lat. Sion), nome di una collina di Gerusalemme e, per estens., di Gerusalemme stessa; la parola è stata coniata, nella forma Zionismus, dallo scrittore ted. N. Birnbaum nel 1882]....
maledetto
maledétto (ant. o tosc. maladétto) agg. [part. pass. di maledire]. – 1. a. Colpito da maledizione: un uomo m. da Dio (cui spesso si aggiunge: e dagli uomini); le anime m. dell’Inferno; anche come sost.: andate via da me, maledetti,...