GERUSALEMME (A. T., 88-89)
Roberto ALMAGIA
Donato BALDI
Francesco COGNASSO
Luigi GRAMATICA
Città della Palestina, situata a circa 31°48′ lat. e 35° 11′ long. E., sull'altipiano centrale, e anzi [...] la città con massacri dell'elemento musulmano, ed anche, pare, dell'elemento ebraico. Le chiese furono restaurate, le moschee trasformate in chiese; la popolazione cristiana aumentò rapidamente per l'immigrazione dall'Europa. Ma già nel 1187 ...
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GIUBILEO
Vincenzo CAVALLA
Pietro PISANI
. Il giubileo o anno giubilare era per il popoloebraico ogni cinquantesimo anno, santificato in particolar modo, quasi come l'anno sabbatico (ogni 7 anni), [...] se l'aveva alienata; e ogni schiavo di origine ebraica tornava in libertà. La legge così provvedeva al ritorno periodico continuo, in tutto l'anno durante, aveva in Roma, oltre al popolo romano. Fra quei pellegrini vi furono pure Giotto e Dante: dei ...
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SCUOLA
Giovanni CALO'
Carlo ROCCATELLI
Alberto BALDINI
Agenore BERTOCCHI
Ugo FISCHETTI
Giulio COSTANZI
Michele VOCINO
. Secondo l'etimologia (gr. σχολή), significa libero e piacevole uso delle [...] . In senso diverso, accenna a svincolarsi da quel carattere, non ostante il suo profondo senso religioso, il popoloebraico. Le sinagoghe, che sorsero dopo la cattività babilonese, per l'insegnamento della Thorah da parte degli scribi, accolsero ...
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LEBBRA (lat. lepra; fr. lèpre, ladrerie; sp. mal de San Lázaro; ted. Aussatz; ingl. leprosy)
Jader CAPPELLI
Cesare SIBILLA
Malattia infettiva, trasmissibile, a decorso cronico con esito generalmente [...] diverse, ma descrizioni attendibili della malattia si hanno da fonte cinese, indiana, egizia ed ebraica. Non è possibile decidere se il popoloebraico avesse contratto o importato la lebbra in Egitto, se lo Zaraath della Bibbia debba identificarsi ...
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SINAGOGA
Umberto CASSUTO
Bruno FUNARO
Il vocabolo greco συναγωγή "riunione", "assemblea" fu frequentemente adoperato dal giudaismo ellenistico per designare le proprie riunioni e organizzazioni cultuali. [...] stilistici, è la grande semplicità di pianta.
La storia della architettura delle sinagoghe è strettamente legata a quella del popoloebraico e rispecchia le sue vicende più fortunate e più tristi. Essa si può dividere in due fasi principali: 1 ...
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Nome assunto da Joseph Ratzinger dopo la sua elezione papale. Nato a Marktl am Inn (Baviera) il 16 aprile 1927 da una famiglia di origini contadine e artigiane, terzo figlio di un commissario della gendarmeria, [...] cattolici, ai cristiani non cattolici, ai "fratelli del popoloebraico, cui siamo legati da un grande patrimonio spirituale della gioventù, incontrando nella sinagoga della città la comunità ebraica, B. xvi ha formulato l'invito, senza precedenti, ...
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È il vescovo d'Ippona, il più illustre dei quattro grandi dottori della Chiesa occidentale, figura gigantesca di pensatore e di scrittore.
La vita. - Sino alla conversione (354-386). - Agostino, a cui [...] è degnato di assumere l'umana natura (Enchiridion, 36: "Christus una persona, Verbum et homo"); fu preannunziato non solo dai profeti del popoloebraico (cfr. Ep., 137, 4, 13), ma anche dagli oracoli dei Gentili (cfr. Ep., 258, 5; De civ. Dei, 18, 47 ...
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RELIGIONE
Enrico ROSA
Raffaele PETTAZZONI
Giovanni CESCONI
Concetto cattolico. - Il concetto cattolico di "religione", raccoglie in sintesi, integra e chiarisce gli elementi di verità che si possano [...] , 1725-30), che mantenne bensì l'esistenza di una religione rivelata, ma soltanto presso il popoloebraico, e alla religione presso tutti gli altri popoli attribuì una origine umana, facendola nascere dal timore e dall'ignoranza, e intendendo il mito ...
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In senso generale questo termine, secondo l'etimologia, significa l'arte e la scienza della giustificazione e della difesa. E dell'arte l'apologetica tiene certamente, per l'intento pratico che si propone, [...] in 5 volumi Christus und Moses, e nel 1845 il Bauer provava l'origine del cristianesimo dalle vicende del popoloebraico. Però, generalmente parlando, nel sec. XIX gli scritti rivolti direttamente contro il giudaismo diminuirono di numero. E inoltre ...
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Per divorzio comunemente s'intende il sistema legale con cui si attua lo scioglimento del matrimonio durante la vita dei coniugi; sistema che si connette al principio generale della perpetuità del vincolo [...] sposa all'antico sposo (Isaia, L,1; Ger., III,1). Ma insieme quanto tal concessione, dovuta al facile mimetismo del popoloebraico riguardo alle razze vicine, fosse mal tollerata da Dio, lo si segnala in Mal., II, 14-16.
La prassi giudaica, segnata ...
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sionismo
s. m. [der. di Siòn o Sìon (ebr. Siyyōn, gr. Σιών, lat. Sion), nome di una collina di Gerusalemme e, per estens., di Gerusalemme stessa; la parola è stata coniata, nella forma Zionismus, dallo scrittore ted. N. Birnbaum nel 1882]....
maledetto
maledétto (ant. o tosc. maladétto) agg. [part. pass. di maledire]. – 1. a. Colpito da maledizione: un uomo m. da Dio (cui spesso si aggiunge: e dagli uomini); le anime m. dell’Inferno; anche come sost.: andate via da me, maledetti,...