Voce biblica, indicante una cosa profeticamente raffigurata da un avvenimento anteriore, detto con termine correlativo tipo. Per sé "tipo" (gr. τύπος, da τύπτειν) sarebbe l'impronta che lascia un corpo [...] figura della persona, o della dottrina, o delle istituzioni, di Gesù Cristo, anticipata da Dio nella storia sacra del popoloebraico. Quindi per antitipo si suole intendere una circostanza della vita di Gesù o una caratteristica della sua Chiesa in ...
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LASKER-SCHÜLER, Else
Lavinia Mazzucchetti
Poetessa tedesca, nata a Eberfeld l'11 febbraio 1876. Essa stessa ha detto in uno schizzo autobiografico di sentirsi orientale, benché nata in Renania, e di [...] sincera vocazione lirica, appare ispirata, piuttosto che da modelli letterarî del tempo, dalla tradizione del suo popoloebraico (Hebräische Balladen, 1913). La sua poesia ha carattere prevalentemente musicale, irrazionale. Le prose, che comparvero ...
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Nato presso Kiev il 18 agosto 1856, morto a Tel Aviv [Abīb] (Palestina) il 2 gennaio 1927, è uno dei massimi scrittori della letteratura ebraica moderna. A Odessa cominciò la sua attività sionistica, fondando [...] ; l'aspetto fondamentale del Sionismo sta per lui nell'affermazione dell'entità spirituale del popoloebraico.
Bibl.: ‛Al Pārāshat Derākīm, Odessa 1895. Trad. italiana, frammentaria (Al bivio), di D. Lattes e M. Beilinson; Klausner, St. della lett ...
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Ebraista, nato il 1° settembre 1874 in Schildberg (Posnania), insegnante dal 1900 al 1902 nel Collegio rabbinico italiano a Firenze, e quindi nella Lehranstalt (poi Hochschule) für die Wissenschaft des [...] Judentums in Berlino, professore dal 1919. Si debbono a lui numerose opere sulla storia del popoloebraico e della liturgia ebraica; importante Derjüdische Gottesdienst in seiner gesch. Entwicklung, 3ª ediz., Francoforte s. M. 1931. È alla testa ...
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Patriota e uomo politico (Pizzo di Calabria 1809 - ivi 1885), figlio di Domenico; fondò a Napoli, con L. Settembrini, la setta dei Figliuoli della Giovine Italia, e fu perciò arrestato (1839) e trattenuto [...] . Deputato (1861-80) e senatore (1881), si occupò specialmente di politica estera. Scrisse La rivoluzione del 1848 nelle Calabrie (post., 1903) e Gierusalemme ed il popoloebraico (pubbl. 1948) in cui propugnava la creazione di uno stato nazionale ...
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Gli appartenenti alla Chiesa di Gesù Cristo dei santi dell’ultimo giorno, fondata da Joseph Smith iunior e diffusa negli USA.
In un ambiente di risveglio (revival) e di entusiasmo religioso, Smith nel [...] un arcangelo in una serie di visioni. Sul libro, che narra la storia dei popoli d’America, collegata fantasiosamente con la storia del popoloebraico, e su altre rivelazioni si fonda la dottrina mormonica, che è una interpretazione del cristianesimo ...
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Ufficiale delle SS (Solingen 1906 - prigione di Ramleh, Tel Aviv, 1962); uno dei responsabili dell'esecuzione del piano di sterminio degli Ebrei di 18 paesi europei (piano noto col nome di "soluzione finale"). [...] in Israele e sottoposto a giudizio di fronte a una speciale corte che gli contestò 15 diversi reati (crimini contro il popoloebraico, contro l'umanità, crimini di guerra e appartenenza a organizzazioni criminali) fu condannato a morte e giustiziato. ...
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(ebr. Yiśrā’ēl) Nome nazionale dell’insieme di tribù costituenti il popoloebraico. La tradizione biblica lega questa denominazione al patriarca Giacobbe, il quale, a seguito della lotta sostenuta con [...] uno sconosciuto, riceve da questo appunto il nome I. (Genesi 32, 24-29). La spiegazione più comune del nome è «Egli lotta con Dio», intendendosi che lo sconosciuto, il quale infine benedice Giacobbe, sia ...
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Il primo libro della Bibbia, chiamato così nella versione dei Settanta ma detto dagli Ebrei Bĕrē’shīth, «in principio». Narra la storia delle origini del mondo, come la spiegavano gli antichi Ebrei, e [...] di quelle del popoloebraico, inquadrato in 10 genealogie di patriarchi e di popoli. Il contenuto può essere diviso in 3 parti: le origini del genere umano (cap. 1-11), i 3 patriarchi (Abramo, Isacco e Giacobbe-Israele, cap. 12-36), la discesa in ...
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Diritto
Diritto costituzionale
In via generale, l’atto di un organo (monocratico o collegiale) investito della cosiddetta funzione legislativa. A differenza della consuetudine, che nasce spontaneamente [...] ’Antico Testamento, il concetto di l. ha un significato essenzialmente religioso, come insieme delle norme rivelate direttamente da Dio al popoloebraico; in particolare in esso è dato il nome di Tōrāh o l. al Pentateuco (➔), nel quale è contenuta la ...
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sionismo
s. m. [der. di Siòn o Sìon (ebr. Siyyōn, gr. Σιών, lat. Sion), nome di una collina di Gerusalemme e, per estens., di Gerusalemme stessa; la parola è stata coniata, nella forma Zionismus, dallo scrittore ted. N. Birnbaum nel 1882]....
maledetto
maledétto (ant. o tosc. maladétto) agg. [part. pass. di maledire]. – 1. a. Colpito da maledizione: un uomo m. da Dio (cui spesso si aggiunge: e dagli uomini); le anime m. dell’Inferno; anche come sost.: andate via da me, maledetti,...