DE BENEDETTI, Emilio
Luciano Segreto
Nacque a Cherasco (Cuneo) il 20luglio 1873 da Giacomo e Celeste De Benedetti. Le buone condizioni economiche della famiglia - il padre si occupava della riscossione [...] dei regime fascista nei confronti del problema ebraico, fino all'emanazione, nel novembre del 1938 , ibid. 1926, pp. 3, 11, 75, 119. Alcuni necrologi furono pubblicati il 21 giugno 1956 da La Stampa, La Gazzetta del popolo e dal Corriere della sera. ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Nomadi e sedentari nella regione del medio Eufrate
Nicla De Zorzi
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, Antichità, edizione in 75 ebook
Il periodo paleobabilonese rappresenta una fase privilegiata [...] lingua d’origine, un dialetto semitico occidentale vicino all’ebraico, al fenicio, all’ugaritico e all’aramaico, si e testimoniano l’importante ruolo svolto da questa parte della popolazione sia da un punto di vista politico che economico.
La ...
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Mesopotamia
Pietro Mander
La terra fra due fiumi dove iniziò la storia
Se si prende la nascita della scrittura come punto di riferimento per separare la storia dalla preistoria, allora i popoli che [...] che parlavano una lingua semitica, della stessa famiglia dell’ebraico e dell’arabo odierni. Questa lingua si chiama mesopotamica, nei suoi inizi, sia frutto della cultura di due popoli dalle lingue così diverse, che trovarono il modo di fondersi tra ...
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JEROCADES, Antonio
Maria Luisa Perna
Nacque il 1° sett. 1738 a Parghelia, piccolo centro nei pressi di Tropea in Calabria, da Andrea, pescatore e mercante, e dalla sua seconda moglie, Antonia Pietropaolo. [...] posto, dove, oltre a insegnare latino, italiano, greco, ebraico e francese, teneva un corso di filosofia e uno di di altri testi classici perché convinto che "i primi maestri de' popoli sono stati i poeti e gli storici, la prima scuola il tempio ...
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Chaplin, Charles Spencer (detto Charlie)
Guido Fink
Regista e attore cinematografico inglese, nato a Londra il 16 aprile 1889 e morto a Vevey (Svizzera) il 25 dicembre 1977. Fra gli artisti più geniali [...] avrebbero spinto alla fuga e alla ricerca di un rifugio impossibile varie popolazioni del globo.
Più volte definito espressione quintessenziale dell'humour ebraico, e perfetta personificazione dello shlemiel, il perdente per antonomasia che ricorre ...
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GUADAGNINI, Giovanni Battista
Guido Gregorio Fagioli Vercellone
Nacque a Esine, in Valcamonica, il 22 ott. 1723, primogenito dell'unione tra Oberto, agrimensore, e la di lui seconda moglie Antonia Zanotti. [...] autodidatta il greco, il francese e il tedesco, mentre nell'ebraico rimase ai rudimenti, a causa della distanza dai centri di Roma, opera inedita… scritta a tranquillizzare la coscienza del popolo, con prefazione di S. W., in cui ravvisava negli ...
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GIUDICI, Battista dei
Diego Quaglioni
Figlio di Lorenzo, di cospicua e nobile famiglia intemelia, nacque a Finale, nel Marchesato ligure dei Del Carretto, tra il 1428 e il 1429 (il suo epitaffio, dettato [...] correnti giuridiche di ambito civilistico verso il mondo ebraico, e uno dei migliori documenti di quel predicare solennemente, in S. Pietro e in S. Maria del Popolo, alle esequie del condottiero Roberto Malatesta e dell'arcivescovo di Salerno, ...
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ZOTTOLI, Angelo Andrea
Antonio De Caro
ZOTTOLI, Angelo Andrea (Chao Deli). – Nacque ad Acerno il 21 giugno 1826, da Francesco e da Carolina Tisi, una facoltosa famiglia della provincia di Salerno.
Prese [...] in latino con annotazioni in francese, italiano ed ebraico, è denso di riferimenti alle dottrine tomiste, soprattutto ? Credo che no; giacché difatti quanto è buono il popolo cinese, specialmente nelle campagne, sobrio oltre ogni credere, laborioso ...
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Vedi CAPITOLIUM dell'anno: 1959 - 1994
CAPITOLIUM
F. Castagnoli
Dal nome di uno dei monti di Roma, Capitolium, oggi Campidoglio, prendeva nome il tempio di Giove, Giunone, Minerva, innalzato sulla sommità [...] città e dello Stato, e divenne il culto nazionale del popolo romano. Con tale funzione esso fu diffuso nelle città romane, da Adriano dopo l'istituzione della colonia nel 137 sul tempio ebraico, rappresentato in monete a tre celle (Cohen, Monn. Emp., ...
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GLIUBICH (Ljubić), Simeone (Šime)
Rita Tolomeo
Nacque a Cittavecchia (Starigrad) nell'isola di Lesina (Hvar) il 24 maggio 1822 da Pietro e da Apollonia Scutteri, una francese originaria di Marsiglia.
In [...] zaratino M. Karaman, il G. apprese tra l'altro l'ebraico e l'antico slavo ecclesiastico. In quegli anni entrò pure in i književnost srpskog naroda (Miscellanea di storia, lingua e letteratura del popolo serbo), XXVI (1964), pp. 22 s.; I. Pederin, ...
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sionismo
s. m. [der. di Siòn o Sìon (ebr. Siyyōn, gr. Σιών, lat. Sion), nome di una collina di Gerusalemme e, per estens., di Gerusalemme stessa; la parola è stata coniata, nella forma Zionismus, dallo scrittore ted. N. Birnbaum nel 1882]....
maledetto
maledétto (ant. o tosc. maladétto) agg. [part. pass. di maledire]. – 1. a. Colpito da maledizione: un uomo m. da Dio (cui spesso si aggiunge: e dagli uomini); le anime m. dell’Inferno; anche come sost.: andate via da me, maledetti,...