OLPER, Virginia
Fiorenza Chiarot
OLPER (Olper Monis), Virginia. – Nacque nel ghetto ebraico di Venezia il 21 gennaio 1856, da Silvio e da Sofia Alpron.
Ancora in tenera età rimase orfana di madre e, [...] le costò l’esclusione dai registri ufficiali della comunità ebraica di Venezia, anche se non rinunciò mai al proprio chiara ispirazione mazziniana, come la necessità di istruire il popolo, di educarlo alla cooperazione e alla solidarietà, di ...
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CONSOLO, Federico (Federigo)
Dario Ascarelli
Nacque da Beniamino e da Regina Piazza ad Ancona l'8 apr. 1841, da una di quelle famiglie della media borghesia ebraica che aveva conservato integra la grande [...] Geremia, (ibid. 1875), Il Salterio 0Canti nazionali del Popolo d'Israele. Lamentazione di un Italiano in morte del in Italia, Torino 1963, p. 388; E. Piattelli, Canti liturgici ebraici di rito ital., Roma 1967, pp. V ss.; Almanacco italiano, 1908 ...
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SEGRE, Vittorio Dan
Giovanni Scirocco
– Nacque a Rivoli (Torino) il 4 dicembre 1922 da Arturo e da Enrica Momigliano, detta Tina.
Come sappiamo dai suoi stessi libri autobiografici, Segre nacque in [...] razziali, Vittorio tornò a Torino per frequentare la scuola ebraica. Nel luglio del 1939 si imbarcò da Trieste alla senso», a causa dei suoi numerosi paradossi: «un popolo che rinasce all’indipendenza nazionale all’indomani della sua distruzione ...
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CAVALLI, Giacomo
Francesco Raco
Nato a Verona nel 1678 da famiglia ebrea, fu avviato dai genitori allo studio delle lettere ebraiche e latine, progredendo tanto rapidamente da venire incaricato, all'età [...] di Verona. Per approfondire la conoscenza della storia del popolo eletto il C. imparò in seguito anche la lingua 1721 monsignor D. A. Passionei, dopo aver iniziato lo studio dell'ebraico, trovò la sua grammatica tanto chiara che ne propose al papa la ...
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TEDESCHI, Mario
Giuseppe Parlato
– Nacque a Roma il 9 settembre 1924 da Achille, ingegnere civile, e da Antonietta De Angelis, casalinga.
A diciotto anni iniziò la propria esperienza politica nel settimanale [...] operava, contro Londra, per la creazione di uno Stato ebraico in Palestina, partecipò all’attentato all’ambasciata britannica a Roma ind.; A. Baldoni, Storia della Destra. Dal postfascismo al Popolo delle libertà, Roma 2009, ad ind.; E. Cassina Wolff ...
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ELIA da Ferrara
Elisabetta Putini
Nacque a Ferrara verso la fine del sec. XIV da famiglia ebraica. Nulla sappiamo dei suoi ascendenti che comunque dovettero dargli una buona formazione: E. infatti fu [...] il 24-25 maggio 1434 (il 26 Iyyar, secondo il calendario ebraico).
Queste ed altre notizie biografiche sul suo conto sono desumibili da la loro condizione generale in rapporto a quella del popolo arabo.
Nell'ultima parte della lettera E. fornisce ...
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COLOMBO, Samuele
Amedeo Tagliacozzo
Nacque a Pitigliano (Grosseto) il 17 genn. 1868 da famiglia ebraica osservante. La madre, Fortunata Coen, morì nel darlo alla luce. Il padre, David, modesto ciabattino, [...] trasferirsi a Livorno, dove era allora una fiorente comunità ebraica con insigni maestri e scuole famose in tutt'Italia.
Cantico dei Cantici (Livorno 1909); e infine La coscienza di un popolo (ibid. 1922).
Fonti e Bibl.: A. Pacifici, Interludio: ...
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sionismo
s. m. [der. di Siòn o Sìon (ebr. Siyyōn, gr. Σιών, lat. Sion), nome di una collina di Gerusalemme e, per estens., di Gerusalemme stessa; la parola è stata coniata, nella forma Zionismus, dallo scrittore ted. N. Birnbaum nel 1882]....
maledetto
maledétto (ant. o tosc. maladétto) agg. [part. pass. di maledire]. – 1. a. Colpito da maledizione: un uomo m. da Dio (cui spesso si aggiunge: e dagli uomini); le anime m. dell’Inferno; anche come sost.: andate via da me, maledetti,...