CENTOFANTI, Silvestro
Piero Treves
Nacque a Calci (Pisa) l'8 dic. 1794 da Giuseppe e Rosalia Zucchini, in una modesta famiglia di fattori del senatore Orlandini, che era, tuttavia, sufficientemente [...] . quel Cesare Malanima che gl'insegnò il greco e l'ebraico, dopo i primi rudimenti presso i sacerdoti Giuliano Giusti, V di traduttore dei tragici greci, essere, od estrinsecarsi, in teatro di popolo. E nel '42 così ne ragionava (forse remoto, ma non ...
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EVOLA, Giulio Cesare Andrea (Julius)
Luca Lo Bianco
Nacque a Roma il 19 maggio 1898 da Vincenzo e da Concetta Frangipane, in una famiglia aristocratica e cattolica, di lontana ascendenza spagnola. Adolescente, [...] Mircea Eliade. In Italia continuò a pubblicare sul Roma, Il Popolo d'Italia, La Stampa, Il Mattino, Educazione fascista, Logos divenire del mondo, Roma 1926; Tre aspetti del problema ebraico, ibid. 1936; Ilmistero del Graal e la tradizione ghibellina ...
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CURCI, Carlo Maria
Giacomo Martina
Nato a Napoli il 4 sett. 1810 da Vincenzo e Costanza De Ferrante, entrò nella Compagnia di Gesù il 13 sett. 1826, e fu ordinato sacerdote il 1° nov. 1836. Il carattere [...] venne richiamato a Napoli dove alternò l'insegnamento dell'ebraico e della Scrittura con la predicazione, svolta con . C. a Pio IX, Roma 1877 (estratto dal giornale Il Popolo romano); Le virtù domestiche ossia Il libro di Tobia esposto in 18lezioni ...
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LUBICH, Chiara
Paolo Marangon
Fondatrice del movimento dei Focolari, nacque a Trento il 22 gennaio 1920 da Luigi Lubich e Luigia Marinconz, secondogenita di quattro figli: Gino, il maggiore, Liliana [...] successivo, a Buenos Aires, Lubich incontrò le comunità ebraiche di Argentina e Uruguay, evidenziando i punti comuni . Moramarco, Milano 2000; E. Fondi - M. Zanzucchi, Un popolo nato dal Vangelo. Chiara Lubich e i Focolari, Cinisello Balsamo 2003; ...
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GREGORIO (Gregorio Giovanni Gaspare Barbarigo) Barbarigo, santo
Gino Benzoni
Primogenito di Gianfrancesco (1600-87, del ramo di S. Maria del Giglio) di Gregorio e di Lucrezia di Pietro Lion, nacque [...] del clero che sta in cima ai suoi pensieri. Per "far buono il popolo" necessita un ottimo clero. E questo lo produca il seminario. Poca cosa Girolamo Casanate, dispone di caratteri greci, arabi, ebraici. E, forse, sua benemerenza più significativa l' ...
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CIBO, Caterina
Franca Petrucci
Quintogenita di Francesco detto Franceschetto, figlio naturale di Innocenzo VIII, e di Maddalena, figlia di Lorenzo de' Medici, nacque a Ponzano vicino Firenze il 13 sett. [...] che adulta la C. conosceva il latino, il greco e l'ebraico, era versata nelle "humane lettere", nella sacra teologia e nella filosofia del 1527 si prodigarono nel lenire le sofferenze della popolazione. Con un intervento diretto la C. otteneva l' ...
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MAGLIABECHI, Antonio
Massimiliano Albanese
Nacque a Firenze il 28 ott. 1633 da Marco d'Antonio, cuoiaio, e da Ginevra di Iacopo Baldoriotti; il fratello Iacopo fu un celebre avvocato.
Rimasto orfano [...] nazionale, 22.A.5.I). Un catalogo dei manoscritti ebraici, arabi, turchi e persiani della Biblioteca Laurenziana da lui compilato varia de Erasmo Roterodamo (IX.702), Catalogo dei capitani del popolo del Comune di Firenze dal 1429 al 1484 (XXVI.57), ...
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BRUCIOLI (del Bruciolo), Antonio
RR. N. Lear
Figlio di Francesco, nacque a Firenze nel popolo di S. Niccolò in data incerta nell'ultimo decennio del sec. XV (forse 1498). La condizione civile dei Brucioli, [...] stava approntando la pubblicazione della Veteris et Novi Testamenti nova translatio (1527), e che abbia intrapreso lo studio dell'ebraico in Francia sotto la guida dello stesso Pagnini.
In data imprecisata, ma successiva al gennaio 1525, il B. partì ...
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BARTOLETTI, Enrico
Bruna Bocchini
Nacque il 7 ottobre 1916 a San Donato di Calenzano, in provincia di Firenze, da Gino, fabbro, e Albertina Donnini. Enrico era il secondogenito di quattro figli: Sandro, [...] Montughi; dallo stesso anno insegnò Sacra Scrittura, ebraico e greco biblico nel corsi di teologia del della figura del prete, come uomo del sacro, rispetto al popolo fedele, e si richiamavano costantemente le cosiddette virtù passive, la ...
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APORTI, Ferrante Abele
Angiolo Gambaro
Nacque a S. Martino dall'Argine (Mantova) il 20 nov. 1791 da Giuseppe, colto avvocato e repubblicano convinto, che ebbe a soffrire qualche iattura nelle vicende [...] e di esegesi biblica, con annesso l'insegnamento dell'ebraico, nel seminario teologico. Quando poi il governo austriaco, pp. 46 e 129-130) quale mezzo di emancipazione del popolo, mirando anche oltre la classe sociale donde venivano i seminaristi e ...
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sionismo
s. m. [der. di Siòn o Sìon (ebr. Siyyōn, gr. Σιών, lat. Sion), nome di una collina di Gerusalemme e, per estens., di Gerusalemme stessa; la parola è stata coniata, nella forma Zionismus, dallo scrittore ted. N. Birnbaum nel 1882]....
maledetto
maledétto (ant. o tosc. maladétto) agg. [part. pass. di maledire]. – 1. a. Colpito da maledizione: un uomo m. da Dio (cui spesso si aggiunge: e dagli uomini); le anime m. dell’Inferno; anche come sost.: andate via da me, maledetti,...