Religione del popoloebraico e insieme della sua cultura. Il termine è usato dagli studiosi per definire l'ebraismo a partire dal 6° sec. a.C., cioè dal tempo dell'esilio babilonese e della restaurazione [...] , non si trovano immagini né di Dio stesso né delle sue creature.
La legge e il culto
La legge religiosa del popoloebraico è la Torah, ossia l'insieme degli insegnamenti e prescrizioni rivelati da Dio attraverso Mosè e raccolti nei cinque libri del ...
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comunita ebraica
comunità ebraica
Il popoloebraico ha conosciuto con la il momento di passaggio da una organizzazione e da una conseguente identità basata sul territorio ad un’organizzazione di tipo [...] c.e. è organizzata e scandita secondo i tempi religiosi (il riposo settimanale del sabato e le principali festività del calendario ebraico), secondo il ritmo della vita dell’ebreo (dalla nascita alla morte passando per i riti della maturità e del ...
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Ecclesiastico, scrittore e oratore (Digione 1627 - Meaux 1704). Arcidiacono di Sarrebourg presso la cattedrale di Metz, nel 1659 pronunciò a Parigi la prima delle sue grandi orazioni funebri, tra cui si [...] (1681), vigoroso quadro della storia, retta dalla tradizione e dalla Provvidenza, raccolta tutta intorno alle vicende del popoloebraico per l'antichità e del cattolicesimo europeo per il Medioevo e l'età moderna. Il principio della tradizione ...
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Denominazione (propriamente «appartenente alla tribù di Giuda») con cui sono stati indicati gli Ebrei rimasti in Palestina dopo la distruzione del regno d’Israele (722 a.C.), quando l’intero popoloebraico [...] fu ridotto alla sola tribù di Giuda. Con il termine giudaismo si indicano la religione del popoloebraico e l’insieme della sua cultura, quali vennero definendosi da quel tempo in poi o, secondo altri, a partire dalla distruzione del secondo Tempio ...
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Cristianesimo
Bruno Forte
Sommario: 1. Introduzione. 2. Il Nord del mondo: la crisi della modernità occidentale e la teologia come riserva di senso: a) Europa: verso la sintesi teologica e i ‛sistemi [...] l'Islam, nato in Arabia non senza continuità con la tradizione ebraico-cristiana, e teso sin dalle origini a una missione universale; solo di classi o gruppi sociali, ma di interi popoli (come è evidente nella questione del debito internazionale). D ...
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Pio X, santo
Maurilio Guasco
Giuseppe Melchiorre Sarto nacque a Riese (Treviso) il 2 giugno 1835, secondogenito tra dieci fratelli e sorelle, da Giovanni Battista e Margherita Sanson. Battezzato il [...] di equivoci: attento e sensibile nei rapporti personali, intransigente e fedele ai principi sui rapporti istituzionali. Il suo giudizio sul popoloebraico restò sempre molto prudente, per non dire negativo: non si potevano fare concessioni al ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Cesare Baronio
Vincenzo Lavenia
«Formidabile […] autore di un’opera che è presente in tutte o quasi tutte le […] biblioteche» (Cantimori 1975, p. 272), campione di una ricostruzione del passato priva [...] ° sec., e drammatizzano la vicenda degli apostoli contrapponendo a Pietro Simon Mago (che aizza l’odio di Nerone) e a Paolo un popoloebraico intento a complottare contro i cristiani. Le biografie si chiudono con la storia dei corpi dei santi e con l ...
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antisemitismo
Francesco Tuccari
Le forme dell'odio verso il popoloebraico
L'antisemitismo ha costituito e costituisce tuttora una delle più significative espressioni del razzismo nella storia dell'umanità. [...] e sociale, che determinarono per secoli, presso i popoli ospitanti, un senso di profonda estraneità culturale e Affaire Dreyfus, dal nome di un ufficiale francese di origine ebraica, Alfred Dreyfus, ingiustamente accusato di spionaggio e di collusioni ...
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Breve storia dell'unionismo e dell'ecumenismo
Riccardo Burigana
Introduzione
Le vicende storiche dell’ecumenismo in Italia sono poco note1 mentre, paradossalmente, sono più conosciuti i progetti di [...] allora presidente del Segretariato, fa nascere l’idea di rendere permanente un momento di riflessione nei confronti del popoloebraico da parte della Chiesa cattolica in Italia come segno di un rapporto che i cattolici considerano fondamentale, anche ...
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sionismo
s. m. [der. di Siòn o Sìon (ebr. Siyyōn, gr. Σιών, lat. Sion), nome di una collina di Gerusalemme e, per estens., di Gerusalemme stessa; la parola è stata coniata, nella forma Zionismus, dallo scrittore ted. N. Birnbaum nel 1882]....
maledetto
maledétto (ant. o tosc. maladétto) agg. [part. pass. di maledire]. – 1. a. Colpito da maledizione: un uomo m. da Dio (cui spesso si aggiunge: e dagli uomini); le anime m. dell’Inferno; anche come sost.: andate via da me, maledetti,...