Sociologo e critico letterario (Mescovok 1842 - Pietroburgo 1904), il più notevole rappresentante del populismo nel campo della critica. Nei suoi saggi su Tolstoj e Dostoevskij (Žestokij talant "Un ingegno [...] crudele", 1882) M. seppe fondere le sue dottrine sociologiche con una buona comprensione dell'arte. Importanti ancora oggi sono i suoi studî su Turgenev, G. Uspenskij, Saltykov-Ščedrin, V. M. Garšin e ...
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Poeta statunitense (Yonkers, New York, 1919 - San Francisco 2021). La sua poesia, che si ricollega al surrealismo francese degli anni Trenta, a Whitman e al populismo americano, ed è quasi sempre dedicata [...] alla protesta contro la guerra e la violenza, non è priva d'uno schietto lirismo oltre che, nei numerosi brani satirici, di un vivace umorismo.
Vita e opere
Fondò a San Francisco la libreria e casa editrice ...
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Critico e scrittore italiano (n. San Salvaro d'Urbana, Padova, 1935). Dopo due notevoli raccolte di interviste a scrittori italiani (Il mestiere di poeta, 1965, 2a ed. ampliata 1982; La moglie del tiranno, [...] scrittore, 1973), precisò gli oggetti privilegiati della sua ricerca in Letteratura e classi subalterne (1974). A un populismo viscerale, complicato da una raffinata mitologia contadina non troppo lontana da quella di Pasolini, può essere ricondotta ...
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VERESAEV, V. (pseudonimo di Vikentij Vikent′evič Smidovič)
Ettore Lo Gatto
Scrittore russo, nato a Tula nel 1867, vive nell'U.R.S.S. Di professione medico, acquistò larga rinomanza con Zapiski vrača [...] un fondamento spirituale però più ottimista che pessimista, più attivo che scettico. Politicamente e socialmente passò dal populismo (narodničestvo) al marxismo e perciò accolse dapprima con simpatia la rivoluzione bolscevica. Ne rimase però poi un ...
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STEINBECK, John Ernst (App. II, 11, p. 907)
Biancamaria Tedeschini Lalli
Scrittore americano, morto a New York il 20 dicembre 1968; è il terzo premio Nobel (gli fu assegnato nel 1962) uscito dalla generazione [...] alla sua opera temi e sentimenti dei drammi che vi si svolgono, e, come si accennava, lo stesso sincero fervore del suo populismo. Il premio Nobel premiava, peraltro, oltre a tutto ciò qualcosa di più, vale a dire la presenza culturale di S. in ...
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Diplomatico e scrittore italiano (n. Cagliari 1927). Laureato in Legge (1949) e Scienze politiche (1953), nel 1955 ha intrapreso la carriera diplomatica. Dopo anni in servizio a Le Havre, Rio de Janeiro, [...] le sue pubblicazioni si ricordano L’era di Kissinger (1975), I caudillos - Biografia di un continente (1994), Fascismo, populismo, modernizzazione (1999) e i più recenti Il grande esodo - Storia delle migrazioni italiane nel mondo (2003) e I ragazzi ...
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Scurati, Antonio. – Scrittore italiano (n. Napoli 1969). Ricercatore presso la Libera univ. di lingue e comunicazione (IULM), ha affiancato all’attività accademica la scrittura letteraria. Tra le sue pubblicazioni [...] Enea (2021); Guerra. Il grande racconto delle armi da Omero ai giorni nostri (2022). Editorialista de La Stampa e di Internazionale, della sua produzione più recente si citano Fascismo e populismo. Mussolini oggi (2023) e M. L'ora del destino (2024). ...
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Scrittore e sceneggiatore italiano (Firenze 1913 - Roma 1991). Considerato uno dei maggiori scrittori italiani del secondo Novecento, alcuni dei racconti e romanzi di P., rappresentano il momento migliore [...] senz'altro fra le sue migliori (come in Cronaca familiare), l'altro, quello realistico-sociale, indulgendo talora a un populismo di maniera, di rado si sottrasse ai pericoli di un'immediatezza affettiva e oratoria. Finché in Metello (1955), primo ...
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NEOAVANGUARDIA
Alessandra Briganti
. Il movimento definito complessivamente con il termine "neoavanguardia" ha le sue origini nella situazione sociale e culturale che caratterizza la seconda metà degli [...] al sistema della comunicazione letteraria articolata nelle due versioni correnti dell'elitismo di matrice ermetica e del populismo neo-realistico. La n., al di là delle diverse tendenze rintracciabili al suo interno, partirà invece proprio ...
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Russia Il più vasto Stato del mondo, esteso dall’Europa orientale all’Estremo Oriente.
Il nome R. designa lo Stato consolidatosi a partire dal 16° sec. attorno al Principato di Moscovia ed esteso al momento [...] .
Negli anni successivi continuò l’espansione soprattutto a E della R., dove crebbe un significativo movimento di opposizione, il populismo, che con il tempo diede luogo a forme di lotta politica di tipo terroristico. Lo stesso Alessandro II cadde ...
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populismo
s. m. [dall’ingl. populism (der. di populist: v. populista), per traduz. del russo narodničestvo]. – 1. Movimento culturale e politico sviluppatosi in Russia tra l’ultimo quarto del sec. 19° e gli inizî del sec. 20°; si proponeva...
populista
agg. e s. m. e f. [dall’ingl. populist (der. del lat. pŏpŭlus «popolo1»), traduz. del russo narodnik, der. di narod «popolo1»] (pl. m. -i). – 1. agg. Del populismo, che è proprio del populismo: il movimento p. russo; arte p.; scrittore...