RICHARD
Monika Poettinger
– La famiglia Richard, ugonotta e di conseguenza riparata dalla Francia in Svizzera dopo la revoca dell’editto di Nantes (1685), partecipò alle migrazioni imprenditoriali legate [...] del 1862 e di Vienna del 1873. Da ricordare come egli fosse anche riuscito ad ampliare il mercato dei prodotti in porcellana verso usi industriali, nel tradizionale e ricchissimo settore lombardo della seta con le nuove tavelle e i ganci a uso della ...
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GRES (fr. grès; sp. gres; ted. Steingut; ingl. stoneware)
Gaetano BALLARDINI
Ezio PARIBELLI
Gaetano BALLARDINI
Genere di ceramica (v.) intermedio fra la faenza e la porcellana, essendo a pasta opaca [...] applicazione (che va notata a sé perché, attraverso l'opera del Böttger, è in qualche modo connessa con la scoperta della porcellana caolinica in Europa) va detto che i Cinesi, sottili maestri in ogni tempo dell'arte del vasaio, iniziarono ben presto ...
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Scrittore e giornalista polacco (Błażkowa, Galizia orientale, 1873 - Milanówek, Varsavia, 1944). Nei suoi saggi critici (Słoń wśród porcelany "L'elefante in mezzo alla porcellana", 1934), nel romanzo Pałuba [...] ("Tronco incavato", 1907) e nei racconti (Nowele, 1906), è animato da un atteggiamento polemico contro l'irrazionalismo e il decadentismo nella vita e nell'arte della Polonia contemporanea. L'opera Walka ...
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Chimico (Torino 1729 - Vinovo 1815); noto per interessanti lavori analitici su minerali e acque minerali. Il suo nome è legato alla attività di direttore nella fabbrica di porcellana di Vinovo (1780-1815), [...] ove ottenne con materiali indigeni bellissime paste di porcellana dura. Autore di ricerche scientifiche varie e di pubblicazioni, tra cui: Analisi delle acque minerali in Val d'Aosta (1779). ...
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Scultore (Monaco di Baviera 1802 - ivi 1848); figlio di Franz, scultore (Ried 1760 - Monaco di Baviera 1820), autore di modelli per la fabbrica di porcellana di Nymphenburg. Formatosi all'accademia di [...] Monaco, dove poi insegnò (dal 1835), soggiornò in Italia (1826-27; 1832-34). Massimo esponente del classicismo, eseguì, tra l'altro, i rilievi dei frontoni del Valhalla presso Ratisbona; le sculture per ...
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orticaria
Reazione cutanea infiammatoria. È una dermatosi molto comune caratterizzata dalla comparsa improvvisa di ponfi di colorito roseo, la cui parte centrale può essere bianco porcellana, a limiti [...] ) che appaiono tumefatte tanto da impedire, per es., l’apertura della rima palpebrale, la quale assume un colorito bianco porcellana. Il ponfo si forma per liberazione da parte dei mastociti e dei granulociti basofili di sostanze vasoattive (istamina ...
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Processo di stampa a colori (detto anche calcomania), in cui la pellicola d’inchiostri formante l’impronta stampata viene riportata su un supporto definitivo (carta, vetro, legno, porcellana ecc.) dopo [...] essa è stata impressa, con metodi tradizionali, su carta speciale che serve da supporto intermediario; anche l’impronta stampata. Il processo è usato quando non è possibile la stampa diretta (vetrine di negozi, porcellane, autoveicoli, mobili ecc.). ...
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Recipiente di forma cilindrica, ovale o tronco-conica, usato per fondere metalli, vetri ecc., nonché per analisi di laboratorio. I c. sono fatti di materiali refrattari argillosi, magnesiaci, di porcellana, [...] un materiale filtrante; il c. di Rose, che serve per ridurre a caldo ossidi metallici, è un c. per lo più di porcellana munito di coperchio con foro al centro dove passa un tubicino che permette di introdurre un gas riducente (idrogeno ecc.); il c ...
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Maiolicari (sec. 16º) provenienti da Casteldurante, attivi a Urbino, alla corte di Ferrara e a Firenze, dove è probabile che Camillo (m. 1567) guidasse i primi tentativi della porcellana medicea. ...
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Chimico (Parigi 1718 - ivi 1784); prof. di chimica (1771) al Jardin du Roi, lavorò come consigliere nella fabbrica di porcellane di Sèvres, collaborando alla produzione della prima porcellana francese [...] (1769). Ebbe in Francia un ruolo di primo piano nell'opera di sistematizzazione delle conoscenze chimiche nella seconda metà del 18º sec.: in partic. contribuì alla affermazione del concetto di affinità ...
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porcellana1
porcellana1 s. f. [der. del lat. porcus «porco» o porcellus «porcello», sulla base di un’analogia per noi poco chiara; il sign. 2 (documentato, come il sign. 1, già in Marco Polo) è dovuto prob. alla somiglianza di colore, brillantezza...
porcellana2
porcellana2 s. f. [lat. pop. *porcellago -agĭnis, der. del lat. porcillaca che a sua volta è alteraz. di portulaca (v. portulaca)]. – In botanica, altro nome dell’erba porcacchia e di varie altre piante: p. lattaria, la calenzuola...