Chimica
Lega metallica di cui uno dei componenti è il mercurio. Fra i metodi di preparazione, si utilizza spesso quello consistente nell’alligazione al mercurio di argento, oro, piombo, zinco, sodio, potassio [...] la proprietà di indurire rapidamente. Un a. di rame o di rame e cadmio forma un mastice metallico per riparare oggetti di porcellana. A. d’oro e d’argento si usano per doratura e argentatura a fuoco; l’a. cosiddetto da specchi, contenente stagno, non ...
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Anatomia
S. dentario Tessuto che ricopre la corona del dente come un cappuccio; negli organismi superiori, è il tessuto più duro e più mineralizzato. Deriva dagli ameloblasti dell’organo dello s., formazione [...] e trovano impiego nel rivestimento di apparecchi idraulico-sanitari in porcellana, terraglia e gres; isolatori elettrici in porcellana; piatti, vasi, oggetti decorativi in porcellana, terraglia e maiolica.
Anche gli s. per metalli hanno diversi ...
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Chimica
Elemento chimico del gruppo dei metalli alcalino-terrosi; simbolo Ca, numero atomico 20, peso atomico 40,08, di cui sono noti diversi isotopi stabili: 4020Ca, 4220Ca, 4320Ca, 4420Ca, 4620Ca, 4820Ca. [...] di acciaio al nichel-cromo a temperatura sui 1200 °C, sotto vuoto. L’elettrolisi si compie di solito in crogioli di porcellana o di grafite; sono utilizzati anodi di carbone di storta e catodi di ferro e il bagno elettrolitico è costituito da una ...
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In chimica, aggregato (detto anche miscuglio) di due o più sostanze (componenti della m.) mescolate tra loro, la cui composizione può variare in un intervallo ampio e nel quale ogni componente conserva [...] e acido solforico concentrato, dotata di energiche proprietà ossidanti; si usa nei laboratori per la pulizia dei recipienti di vetro, di porcellana ecc.
M. frigorifere (o frigorigene) M. di due o più sostanze che mescolandosi danno luogo a un effetto ...
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MALAGUTI, Faustino (Faustino Giovita Mariano)
Aldo Gaudiano
Nacque il 15 febbr. 1802 a Pragatto, presso Bologna, da Giuseppe Valerio, farmacista, e da Anna Medici. Dopo aver frequentato le scuole dei [...] L. Gay-Lussac all'École polytechnique. Nel 1835 fu nominato chimiste attaché nel laboratorio ricerche della R. Manifattura di porcellane di Sèvres, diretta da A. Brongniart.
Brongniart consentì al M. di compiere ricerche di chimica anche non connesse ...
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SILICONI
Adolfo QUILICO
. Derivati organici macromolecolari del silicio che, per quanto di recente introduzione, hanno già trovato importanti applicazioni in svariati campi della tecnica e dell'industria [...] e non è più igroscopica, ciò che ha speciale importanza ad es. per i grandi isolatori di vetro o di porcellana delle linee elettriche e dei trasformatori, impedendo la formazione di un film di umidità alla superficie. Per quanto i siliconi siano ...
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sodio Elemento chimico del gruppo dei metalli alcalini, scoperto nei sali da A.S. Marggraf nel 1758 e isolato come metallo da H. Davy nel 1807. Simbolo Na, numero atomico 11, peso atomico 22,9898; del [...] si sviluppano all’anodo di raggiungere il catodo, su cui si scarica il s.; il cloro è inviato attraverso la cappa di porcellana f all’impianto di liquefazione; il s. metallico fuso che si libera al catodo galleggia sul bagno e salendo attraverso il ...
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(o radium) Elemento chimico, radioattivo, simbolo Ra, numero atomico 88, peso atomico 226,025. Appartiene al 2° gruppo del sistema periodico degli elementi (metalli alcalino-terrosi) e come elemento radioattivo [...] rosso, di modificare il punto di fusione dello zolfo, di alterare sostanze organiche. Recipienti di vetro o di porcellana che contengono r. o suoi derivati assumono colore diverso: bruno, violetto, giallo, blu, in relazione alle diverse impurezze ...
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Chimica
Mezzo di illuminazione costituito da un cilindro di cera, stearina, paraffina, sego, o miscela di tali sostanze, contenente un lucignolo che, acceso, dà fiamma e luce.
Anticamente le c. si preparavano [...] cui si forma la scintilla di accensione della miscela carburante (v. fig.). È costituita essenzialmente da un isolatore tronco-conico di porcellana dura o di steatite (nucleo isolante, a in fig.), montato su un corpo metallico di acciaio a vite (b) e ...
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. Composto noto fin dagli inizî del 1800, fu preparata infatti la prima volta da A. Thenard nel 1818; trovò molto più tardi impiego come sbiancante e disinfettante, ma ha assunto importanza industriale [...] ed idrolizzate liberano acqua ossigenata. Nel caso si parta da una soluzione di solfato ammonico questa viene elettrolizzata in celle di porcellana con anodi di platino o di platino-tantalio e catodi di grafite, alla temperatura di 30-40 °C, con ...
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porcellana1
porcellana1 s. f. [der. del lat. porcus «porco» o porcellus «porcello», sulla base di un’analogia per noi poco chiara; il sign. 2 (documentato, come il sign. 1, già in Marco Polo) è dovuto prob. alla somiglianza di colore, brillantezza...
porcellana2
porcellana2 s. f. [lat. pop. *porcellago -agĭnis, der. del lat. porcillaca che a sua volta è alteraz. di portulaca (v. portulaca)]. – In botanica, altro nome dell’erba porcacchia e di varie altre piante: p. lattaria, la calenzuola...