Chimica e tecnica
Con la denominazione di prodotti ceramici si intende una vasta gamma di manufatti, diversi per composizione, struttura, proprietà, impiego ecc., aventi in comune il processo tecnologico [...] caolino in Sassonia, si ebbero i primi saggi nel 18° sec., con J.F. Böttger (Dresda, 1710). Fabbriche di porcellane sorsero allora ovunque (Dresda, Meissen, Capodimonte, Chelsea ecc.) e produssero, oltre a vasellame di vario tipo, spesso d’imitazione ...
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Recipiente di metallo, pietra dura, marmo, vetro, porcellana, usato nei laboratori chimici, in farmacia e spesso anche in cucina, nel quale si tritano, mediante un pestello, azionato a mano o anche con [...] dispositivi meccanici, sostanze che si vogliono ridurre in polvere o in poltiglia (v. fig.).
Anatomia
M. tibioperoneo (o tibio-fibulare) Il piano articolare della gamba nell’articolazione tibiotarsica, ...
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Denominazione assunta nel 2020 dall'industria Richard Ginori 1735, presente nel settore della porcellana artistica e dell'arredamento, che trae origine dalla fusione avvenuta nel 1896 tra la manifattura [...] toscana per la porcellana della famiglia Ginori, sorta nel 1735, e la fabbrica milanese per la produzione di ceramiche della famiglia Richard. Ha consolidato la sua posizione sui mercati nazionale ed estero affidando il design a grandi artisti quali ...
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Industriale (Werl 1855 - Bonn 1937). Nel 1879 fondò a Erkersreuth, nell'Alta Franconia, la fabbrica di porcellana Porzellanfabrik Ph. Rosenthal & Co (➔ Rosenthal). ...
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Recipiente di forma cilindrica, ovale o tronco-conica, usato per fondere metalli, vetri ecc., nonché per analisi di laboratorio. I c. sono fatti di materiali refrattari argillosi, magnesiaci, di porcellana, [...] un materiale filtrante; il c. di Rose, che serve per ridurre a caldo ossidi metallici, è un c. per lo più di porcellana munito di coperchio con foro al centro dove passa un tubicino che permette di introdurre un gas riducente (idrogeno ecc.); il c ...
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Arnese di forma conica, terminante a cannello, usato per travasare liquidi in bottiglie o altri recipienti a bocca stretta, o anche per filtrare.
Chimica
Nei laboratori chimici gli i. vengono impiegati [...] o polveri e per filtrare. Per la filtrazione a pressione ordinaria si impiegano generalmente i. di vetro o di resina o di porcellana, sui quali si dispongono filtri di carta lisci o a pieghe. Gli i. possono essere di vario tipo, a gambo corto o ...
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GINORI LISCI, Lorenzo
Zeffiro Ciuffoletti
Nacque a Firenze il 23 maggio 1823 dal marchese Leopoldo Carlo, che ebbe grande merito nello sviluppo della manifattura delle porcellane di Doccia, e da Marianna [...] proprio la fabbrica di Milano con le sue produzioni di servizi da tavola e di oggetti di uso industriale, invece di porcellane e maioliche artistiche, come a Doccia, si rivolgeva a un mercato sempre più vasto, come quello che si stava aprendo con ...
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Nelle arti grafiche, procedimento di stampa, litografico, che prevede l’uso di lastre metalliche in zinco o alluminio in sostituzione della pietra.
Le lastre per m., che hanno uno spessore di 0,4-0,6 mm, [...] ’acqua di bagnatura; la granitura può ottenersi, con processo artigianale, facendo ruotare e oscillare piccole biglie di vetro, porcellana, o acciaio sulla superficie della lastra fissata in un’apposita vasca e ricoperta da una poltiglia di smeriglio ...
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FERNIANI (Farignani, Frignani)
Pietro Marsilli
Famiglia di imprenditori della ceramica attiva a Faenza, in provincia di Ravenna.
I F. si distinsero nel Modenese e in particolare nella zona di Frignano, [...] pp. 257-259; U. Gobbi, Rose faentine a terzo fuoco, in Faenza, LXXIII (1987), pp. 36-40; M. T. Ferniani, Le porcellane orientali alla base della rinascita faentina nel '700, in Ceramica antica, I (1991), 2, pp. 1924; Id., Il decoro "alla rosa" nella ...
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Sostanza minerale che, impastata con acqua, dà una massa formabile e adatta a mantenere forma e coesione dopo essiccamento.
L’a. è una roccia sedimentaria clastica, costituita da granuli detritici, di [...] esclusivamente, o quasi, di caolinite, o di altro minerale del suo gruppo, comunemente chiamate caolini o a. da porcellana, hanno un’elevata temperatura di fusione (circa 1700 °C), una notevole plasticità e un relativamente modesto ritiro; per ...
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porcellana1
porcellana1 s. f. [der. del lat. porcus «porco» o porcellus «porcello», sulla base di un’analogia per noi poco chiara; il sign. 2 (documentato, come il sign. 1, già in Marco Polo) è dovuto prob. alla somiglianza di colore, brillantezza...
porcellana2
porcellana2 s. f. [lat. pop. *porcellago -agĭnis, der. del lat. porcillaca che a sua volta è alteraz. di portulaca (v. portulaca)]. – In botanica, altro nome dell’erba porcacchia e di varie altre piante: p. lattaria, la calenzuola...