Chimico tedesco (Hirschberg 1762 - Berlino 1807).Tra i fondatori della stechiometria. Fondamentale, in quest'ambito, la sua legge dei pesi di combinazione o degli equivalenti, punto di approdo dei suoi [...] attività. Fu analista all'Ufficio delle miniere di Breslavia e chimico nel laboratorio dei coloranti della Reale fabbrica delle porcellane di Berlino. Nel corso delle sue ricerche R. aveva notato (1791) che per neutralizzare una certa quantità di uno ...
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In chimica, definisce composti contenenti oro trivalente.
Acido a. Nome dato all’idrato aurico Au(OH)3, polvere giallorossa; facendo reagire l’acido a. con un eccesso di KOH, si ottengono i suoi sali derivati, [...] della ceramica, per la colorazione dei vetri, in medicina, in fotografia ecc.
Ossido a. Au2O3, polvere bruna, sensibile alla luce; usata nella decorazione delle porcellane, nella doratura elettrolitica, e, in passato, nella terapia antitubercolare. ...
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Elemento chimico, appartenente al gruppo delle terre rare, simbolo Er, numero atomico 68, peso atomico 167,2, di cui si conoscono 6 isotopi stabili: l’80, 82, 84, 86, 87, e l’88; fu scoperto da C.G. Mosander [...] attaccabile dagli acidi minerali, e numerosi sali (acetato, nitrato, solfato ecc.), in genere solubili. Il metallo è usato in lega con il vanadio per aumentarne la lavorabilità. L’ossido è utilizzato come colorante rosa per vetri e porcellane. ...
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In senso ampio, sostanza particolare avente determinati caratteri; ha quindi significato vicino a quello di materia, ma mentre materia indica per lo più una sostanza omogenea, m. può indicare un insieme [...] a pasta porosa (laterizi, terrecotte, maioliche, faenze, terraglie tenere e terraglie forti) e a pasta compatta (gres, porcellane); i refrattari sono preparati utilizzando, oltre alle argille, anche molti ossidi (di calcio, magnesio, alluminio, cromo ...
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L'Eta dei Lumi: la fine della conoscenza naturale 1700-1770. Chimica macroscopica e chimica microscopica
Ferdinando Abbri
Frederic L. Holmes
Antonio Di Meo
Marco Beretta
Chimica macroscopica e chimica [...] soprattutto per comprendere e perfezionare la mineralogia, la metallurgia, l'arte della distillazione, la fabbricazione delle porcellane, del vetro e per molte altre attività manifatturiere e artigianali.
Nella Zymotechnia Stahl presentava una teoria ...
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La seconda rivoluzione scientifica: fisica e chimica. L'innovazione istituzionale
Kathryn Olesko
L'innovazione istituzionale
Fino agli anni Settanta del XIX sec. le principali sedi istituzionali della [...] intraprese le sue misurazioni di precisione, pubblicate tra il 1847 e il 1870, all'interno della fabbrica statale di porcellane di Sèvres, grazie al sostegno del ministro delle Opere pubbliche. Un altro esempio degno di nota è fornito dalla ...
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La Rivoluzione scientifica: luoghi e forme della conoscenza. Osservatori, laboratori e orti botanici
Mara Miniati
Alessandro Tosi
Osservatori, laboratori e orti botanici
Osservatori e laboratori
di [...] . Si producevano farmaci rari, si tentava di ricavare l'oro, si trattavano i metalli, si tingevano vetri e porcellane. In alcuni casi questi laboratori costituirono parte integrante di una riforma materiale, intellettuale e spirituale che accomunava ...
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porcellana1
porcellana1 s. f. [der. del lat. porcus «porco» o porcellus «porcello», sulla base di un’analogia per noi poco chiara; il sign. 2 (documentato, come il sign. 1, già in Marco Polo) è dovuto prob. alla somiglianza di colore, brillantezza...
porcellana2
porcellana2 s. f. [lat. pop. *porcellago -agĭnis, der. del lat. porcillaca che a sua volta è alteraz. di portulaca (v. portulaca)]. – In botanica, altro nome dell’erba porcacchia e di varie altre piante: p. lattaria, la calenzuola...