Scultore e architetto (Gotha 1725 - Schönbrunn 1806). Esordì come pittore a Parigi: a Roma (1751) conobbe J. J. Winckelmann, e si avviò alla scultura sotto la guida di F. Della Valle. Lavorò poi per la [...] manifattura di porcellane di Ludwigsburg; a Vienna diresse i lavori di decorazione plastica del parco di Schönbrunn (1773-80), suo capolavoro. ...
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Pittore, disegnatore, litografo e incisore (Monaco di Baviera 1806 - ivi 1882). Scolaro del padre Ludwig, di W. Kobell e di P. Cornelius, soggiornò a Parigi (1830) e a Roma (1836-37). Fu direttore artistico [...] (1847-56) della manifattura di porcellane di Nymphenburg e prof. (1868-76) nella scuola delle arti applicate di Monaco. È il più notevole esponente dell'illustrazione romantica tedesca (illustrò il Götz von Berlichingen di Goethe, il Cid di Herder, ...
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Architetto (Stoccarda 1788 - Copenaghen 1864), figlio di Philipp Fr.; attivo soprattutto in Danimarca, a fianco di C. F. Hanse. Sue opere principali sono la sinagoga (1833) e la chiesa cattolica (1842) [...] a Copenaghen. Diede pure numerosi disegni per mobili, argenterie, porcellane della manifattura reale, della quale fu direttore (1828-1857). ...
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DE FABRIS, Giuseppe
Livia Alberton Vinco Da Sesso
Figlio di Gioacchino, bassanese, e di Domenica Moretti, trevigiana, nacque alle Nove (Vicenza) il 19 ag. 1790. Il padre, che era allora direttore della [...] fabbrica di terraglie e porcellane Antonibon, ravvisò presto nel figlio, che fin da fanciullo si dedicava spesso a modellare in creta, la buona inclinazione all'arte.
L'ambiente delle fabbriche ceramiste novesi fu la prima scuola di plastica per il ...
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COZZI, Geminiano Francesco Antonio
Chiara Garyza Romano
Nacque in Modena, secondo di sette figli, il 7 febbr. 1728, da Giuseppe e Caterina Zoccolari, allora dimoranti in Borgo di Sant'Agnese (parrocchia [...] de Gheltof, Studi intorno alla ceramica venez., Venezia 1876, pp. 67 ss.; G. Campori, Notizie stor. e art. della maiolica e della porcellana di Ferrara nei sec. XV e XVI, Pesaro 1879, p. 108; G. Corona, La ceramica, Milano-Napoli-Pisa 1885, pp. 364 s ...
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Scultore (Fogliano di Cascia 1745 - Napoli 1809). Formatosi a Roma (Il Faraone riceve Giacobbe e Giuseppe, 1766, Roma, Galleria dell'Accademia di San Luca), a Vienna divenne poi modellatore della fabbrica [...] imperiale di ceramiche. A Napoli dal 1781, rinnovò la fabbrica di porcellane di Capodimonte, introducendo l'uso del biscuit e le forme neoclassiche (Trionfo di Bacco e Sileno; Amore e Psiche; L'Aurora, 1806 circa; tutti a Napoli, Museo nazionale di ...
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(sved. Helsingfors) Città capitale della Finlandia (1.279.096 ab. nel 2018). È situata su una penisoletta della costa settentrionale del Golfo di Finlandia, circondata da piccole isole. Ospita impianti [...] meccanici, elettrotecnici, chimici, tessili, alimentari, del legno, della carta e delle porcellane e numerosi cantieri navali. Nel settore secondario, ha assunto sempre più rilievo il comparto dell’elettronica e delle telecomunicazioni (in ...
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Pittore (Napoli 1701 - ivi 1770), allievo di G. Lopez; dipinse soprattutto nature morte e paesaggi. Opere nel Palazzo Reale di Caserta, al Prado di Madrid, nel Museo comunale di Magonza, nel convento di [...] Einsiedeln (Svizzera). Decorò anche, con nature morte di fiori e frutta, alcune porcellane della Real Fabbrica di Capodimonte. ...
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Filantropo e collezionista greco (Sira 1843 - Cefisa, Atene, 1929), vissuto a lungo in Egitto (1866-1910). Tornato in patria, oltre a varie opere filantropiche, costituì una ricca collezione (oggetti d'arte [...] greco-bizantina, post-bizantina, moderna e folcloristica e di arte islamica; ricordi storici della guerra d'indipendenza, porcellane cinesi), che venne donata (1929) dagli eredi allo stato assieme alla biblioteca e ai fondi necessarî perché l'intera ...
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WALTERS, Henry
Seymour de Ricci
Finanziere e collezionista americano, nato a Baltimora il 26 settembre 1848, morto ivi il 30 novembre 1931. Figlio di William Thompson W. (nato il 23 maggio 1820, morto [...] 1894), il valente costruttore della ferrovia Atlantic Coast Line, che già aveva raccolto grandi collezioni di quadri e di porcellane, Henry W. continuò tutta la sua vita ad accrescere le raccolte paterne, lasciandole poi alla città di Baltimora, dove ...
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porcellana1
porcellana1 s. f. [der. del lat. porcus «porco» o porcellus «porcello», sulla base di un’analogia per noi poco chiara; il sign. 2 (documentato, come il sign. 1, già in Marco Polo) è dovuto prob. alla somiglianza di colore, brillantezza...
porcellana2
porcellana2 s. f. [lat. pop. *porcellago -agĭnis, der. del lat. porcillaca che a sua volta è alteraz. di portulaca (v. portulaca)]. – In botanica, altro nome dell’erba porcacchia e di varie altre piante: p. lattaria, la calenzuola...