Chimica e tecnica
Con la denominazione di prodotti ceramici si intende una vasta gamma di manufatti, diversi per composizione, struttura, proprietà, impiego ecc., aventi in comune il processo tecnologico [...] caolino in Sassonia, si ebbero i primi saggi nel 18° sec., con J.F. Böttger (Dresda, 1710). Fabbriche di porcellane sorsero allora ovunque (Dresda, Meissen, Capodimonte, Chelsea ecc.) e produssero, oltre a vasellame di vario tipo, spesso d’imitazione ...
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Pittore e litografo (Pontypool, Monmouthshire, 1769 - Bath 1847). Le sue prime opere mostrano influenze olandesi e, dopo un soggiorno a Roma, italiane. In seguito si accostò allo stile di T. Gainsborough. [...] Più che per i quadri storici e i ritratti è noto per le sue scene di genere, ripetute in terracotte, porcellane e arazzi. ...
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Nome assunto a Parigi dal pittore e incisore J. E. Zeissig (Gross-Schönau, Sassonia, 1737 - Dresda 1806). Formatosi dapprima a Dresda, poi a Parigi, ebbe successo con dipinti di genere ispirati a J.-B. [...] S. Chardin. Tornato a Dresda, diresse (dal 1796) l'Accademia di belle arti; fu attivo anche nella manifattura di porcellane di Meissen. Ricordiamo a Dresda, tra i suoi dipinti, Ritratto di famiglia dei principi di Sassonia (1770 circa, Gemäldegalerie ...
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DORTU
Silvana Pettenati
Famiglia di ceramisti operosi tra Germania, Svizzera e Italia nei secoli XVII-XIX (se non altrimenti specificato per le notizie sull'attività dei D. cfr. De Molin, 1904, e Brosio, [...] Torino nell'Ottocento, in Atti dell'Acc. delle scienze di Torino, CVI (1972), 1, pp. 243-269; Id., D., Tinelli, Richard. Porcellane e maioliche dell'Ottocento a Torino e Milano, Milano 1972, ad Indicem; Id., La céramique en Italie au XIX siècle. Les ...
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CASELLI, Giovanni
Ferdinando Arisi
Nacque da Giacomo e da Domenica Caselli nell'ottobre 1698 a Castagnola Val d'Aveto, una piccola località dell'Appennino piacentino (Fiori).
Il C. si era stabilito [...] lo chiamò a Napoli e se ne valse subito, con mansioni di fiducia, quando si trattò d'impiantare la fabbrica di porcellane, prima, nella fase sperimentale (1738), nei giardini del palazzo reale, e poi (1741) a Capodimonte.
Il C. è documentato a Napoli ...
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COCCORESE, Carlo
Angela Carola Perrotti
Di origine presumibilmente napoletana - a giudicare dal cognome - il giovane C. entrò nella Real Fabbrica della porcellana, aperta da Carlo di Borbone a Capodimonte, [...] libertà di macinare a molini di Sua Maestà detta robba e di cuocerla a sue fornaci di detta Real Fabbrica di Porcellana". Fece seguito la decisa risposta negativa del direttore Venuti, il quale affermava di essersi pure assicurato "d'aver egli nella ...
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Processo di stampa a colori (detto anche calcomania), in cui la pellicola d’inchiostri formante l’impronta stampata viene riportata su un supporto definitivo (carta, vetro, legno, porcellana ecc.) dopo [...] essa è stata impressa, con metodi tradizionali, su carta speciale che serve da supporto intermediario; anche l’impronta stampata. Il processo è usato quando non è possibile la stampa diretta (vetrine di negozi, porcellane, autoveicoli, mobili ecc.). ...
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Complesso museale fiorentino, sito nell'omonimo palazzo, che fu residenza dei granduchi di Toscana. P.P. comprende: la Galleria Palatina, che espone le opere delle collezioni d'arte dei Medici con capolavori [...] moda delle quadrerie antiche; il Museo degli Argenti, che conserva, tra l'altro, il cd. Tesoro dei Medici; il Museo delle Porcellane; la Galleria d'arte moderna; la Galleria del costume, fra i più importanti musei di storia della moda. P.P., iniziato ...
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Pittore e incisore (Dresda 1803 - Loschwitz, Dresda, 1884). Allievo del padre Karl August (1770-1848), incisore e paesaggista, insegnante all'accademia di Dresda (1814-34); R. viaggiò in Germania e in [...] in Italia e a Roma fu in contatto con i Nazareni, ma soprattutto con J. A. Koch. Insegnò disegno alla manifattura di porcellane di Meissen e dal 1834 all'accademia di Dresda. Ai motivi del paesaggio italiano (Valle presso Amalfi, 1826, Lipsia, Museen ...
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Pittore tedesco (Dresda 1905 - ivi 1974). Studiò a Lipsia con W. Geiger. Interessato alla libertà pittorica e agli studî psicologici di O. Kokoschka, mostrò anche un preciso impegno sociale; notevoli i [...] suoi ritratti del periodo 1925-32. In seguito viaggiò molto, particolarmente nei Paesi Bassi. All'arte olandese del 17º sec. deve il suo amore per l'architettura della città e per la rappresentazione di nature morte di oggetti (porcellane, ecc.). ...
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porcellana1
porcellana1 s. f. [der. del lat. porcus «porco» o porcellus «porcello», sulla base di un’analogia per noi poco chiara; il sign. 2 (documentato, come il sign. 1, già in Marco Polo) è dovuto prob. alla somiglianza di colore, brillantezza...
porcellana2
porcellana2 s. f. [lat. pop. *porcellago -agĭnis, der. del lat. porcillaca che a sua volta è alteraz. di portulaca (v. portulaca)]. – In botanica, altro nome dell’erba porcacchia e di varie altre piante: p. lattaria, la calenzuola...