FRANCESCO di Meyronnes (de Mayronis)
Francescano scotista, nato a Meyronnes (Provenza), dottore in teologia a Parigi nel 1323, morto a Piacenza il 26 luglio 1327. Ai suoi tempi fu chiamato doctor illuminatus [...] abstractionum.
Fra i suoi scritti sono da ricordare, oltre a commenti alle Categorie aristoteliche, all'Isagoge di Porfirio e alle Sentenze del Lombardo (Venezia 1504-07)): Quodlibeta (Venezia 1507), De primo principio, Explanationes divinorum ...
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È ricordato come un Iperboreo da Pindaro (fr. 270) e da Erodoto (IV, 36); in séguito da numerosi altri scrittori che gli attribuiscono guarigioni miracolose di pestilenze, operate in Grecia, oracoli, e [...] varî. Così la sua leggenda si accrebbe di numerosi elementi, finché i neo-pitagorici dell'epoca imperiale Giamblico e Porfirio, nelle loro Vite di Pitagora, ne fecero un precursore di questo. Parallelamente a questa, si nota anche la tendenza ...
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(Delitto e castigo) Romanzo dello scrittore russo F.M. Dostoevskij (1821-1881), pubblicato a puntate nel Russkij Vestnik dal 1866.
Raskolnikov, uno studente povero, uccide una vecchia usuraia, mosso [...] . Ma l'insanità del suo atto lo spinge, dapprima incoscientemente e poi sotto l'incalzante inquisizione del giudice Porfirio, a confessare il suo delitto. Condannato alla deportazione, egli intraprende una vita nuova, sorretto dallo spirito di ...
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Giurista e uomo politico messicano (Jalapa 1825 - New York 1889). Membro della Corte suprema (1855-57), ministro degli Esteri (1857), deputato liberale (1861-63), fu al fianco di B. P. Juárez (1863-67) [...] della Corte suprema (1867-72), vicepresidente della Repubblica, fu presidente provvisorio alla morte di Juárez (1872) e presidente eletto (1872-76). Rieletto presidente (1876), fu deposto da Porfirio Díaz; si stabilì allora negli Stati Uniti. ...
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Domenicano (n. forse Chiavari 1250 circa - m. Anagni 1300); studiò a Parigi, fu lettore a Montpellier e venne eletto maestro generale su proposta di Bonifacio VIII. Si trovò in una situazione delicata [...] , per domenicani e francescani, l'indipendenza di cui godevano di fronte al clero diocesano quanto alla predicazione, alle confessioni e alle sepolture. Gli si attribuiscono, senza alcuna certezza, commenti ad Aristotele, a Porfirio, alle Sentenze. ...
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Filosofo e teologo scotista (seconda metà sec. 15º), rettore dell'univ. di Parigi (1490). Tra i primi grandi commentatori di Duns Scoto, esercitò notevole influsso sullo sviluppo della scuola scotista [...] aristotelica (Commentationes in libros totius Logicae Aristotelis), che fu varie volte ristampato, una Expositio in Summulas Petri Hispani e commentarî a opere di Aristotele e di Duns Scoto, alle Sentenze di Pietro Lombardo, all'Isagoge di Porfirio. ...
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GONZÁLEZ, Manuel
Mario Menghini
Presidente della repubblica del Messico, nato a Matamores il 18 giugno 1833, morto a Chapingo l'8 maggio 1893. Fattosi soldato a diciassette anni, prese parte ad alcuni [...] e fu uno dei principali cooperatori della rivoluzione del 1876. Ministro della guerra e della marina nel Gabinetto di Porfirio Diaz il 28 aprile 1878, fu eletto presidente della repubblica il i° dicembre 1880. Dovette fronteggiare una grave crisi ...
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Storico italiano delle religioni e della filosofia (Stigliano 1903 - Napoli 1980); prof. univ. dal 1964, ha insegnato religioni del mondo classico e per incarico storia della filosofia medievale all'univ. [...] critico delle Enneadi (4 voll., 1947-48, rist. 1973), cui è anche premessa la traduzione della Vita di Plotino di Porfirio, e il volume Saggi su Plotino (1973). Tra le altre sue opere: Comprensione della religione antica (1967); Paideia antignostica ...
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ARISTOTELISMO
C. Gentili
Di un'influenza aristotelica nelle concezioni medievali dell'arte non si può parlare prima del sec. 13°, quando ha grande rilievo - in rapporto al modo di concepire l'opera [...] minima, dai risultati tuttavia filosoficamente significativi: accanto a due commenti e a una ritraduzione dell'Isagoge di Porfirio (il commento che il filosofo neoplatonico aveva redatto delle Categoriae di Aristotele), gli si devono una traduzione ...
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accidente
Giorgio Stabile
. Termine della filosofia aristotelico-scolastica (latino accidens, greco (συμβεβηκός) che, opposto o correlato a sostanza, indica tutto ciò che ‛ sopravviene ' a un soggetto [...] 14-15 " Accidens dicitur quod inest alicui, et quod verum est dicere, non tamen neque necessarium, nec utplurimum "; Porfirio Isagoge tr. Boezio 12 25 " Accidens vero est quod adest et abest praeter subiecti corruptionem... Definitur autem sic quoque ...
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porfira
pòrfira s. f. [lat. scient. Porphyra, dal gr. πορϕύρα «porpora», per il colore del tallo]. – Genere di alghe rodoficee della famiglia bangiacee, con 25 specie distribuite in tutti i mari, di cui 2 in Italia caratterizzate da un tallo...
porfiria
porfirìa s. f. [der. di porfir(ina)]. – Malattia primitiva determinata da alterato metabolismo dell’eme e connessa a fattori genetici o a cause tossiche, di cui esistono diverse forme cliniche (p. eritropoietica, p. epatica, ecc.)...