Poeta (Milano 1776 - ivi 1821). Anticlassicista, P. rappresenta, insieme con G. G. Belli, un momento essenziale, e artisticamente dei più alti, del primo Romanticismo italiano. Egli ha saputo descrivere [...] 'adunanza di amici letterati (L. Rossari, G. Torti, T. Grossi), e partecipò alle polemiche anticlassicistiche del suo tempo; portato a esse, peraltro, più dal suo equilibrato buon senso che da convincimenti teorici meditati e severi.
Opere. S
pirito ...
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Pseudonimo del poeta Leo Paolazzi (Vicenza 1935 - Roma 1989). Attivo nell'editoria, redattore di riviste (Il Verri, Quindici) legate all'area della neoavanguardia e membro del Gruppo 63, fu presto noto come uno dei novissimi, inclusi da A. Giuliani nell'antologia omonima (1961). La sua poesia, distintasi per l'iniziale oltranza innovatrice (La palpebra rovesciata, 1960; Zero, 1963, poesie visive; Aprire, ...
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Pittore (Milano 1656 - ivi 1723). Autore di quadri di soggetto sacro (Battista, 1708, Melegnano, chiesa di S. Giovanni; Teodolinda consegna il tesoro ai canonici del duomo, 1710 circa, Monza, Duomo), fu soprattutto abile ritrattista (ritratti di benefattori, Milano, Ospedale Maggiore; Autoritratto, 1710 circa, Brera, Pinacoteca). Negli ultimi anni della sua vita insegnò all'accademia di Milano. n Suo ...
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Filosofo e medico (Napoli 1496 - ivi 1554); studiò all'univ. di Pisa, dove poi insegnò (1520-25). Fu probabilmente scolaro di Agostino Nifo (1519-21) e si manifesta seguace di Pomponazzi nella maggiore delle sue opere, il De humana mente disputatio (1551): in essa P. segue l'alessandrismo del maestro e, grazie alla conoscenza del greco, chiarisce il testo aristotelico e in modo particolare il concetto ...
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Chirurgo (Pavia 1800 - ivi 1875), prof. di anatomia, clinica chirurgica e operazioni, poi di clinica chirurgica nell'università di Pavia. A lui si devono fondamentali acquisizioni sullo sviluppo del circolo [...] collaterale dopo legatura delle arterie e sulla cicatrizzazione delle loro ferite. Portò notevoli innovazioni nella tecnica chirurgica e in particolare nel trattamento operatorio del gozzo. ...
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Compositore (Cremona 1525 circa - Padova 1601); studiò con A. Willaert; maestro di coro a Osimo e di cappella alle cattedrali di Padova, Ravenna, Loreto, e di nuovo Padova. Compose chiare ed euritmiche polifonie sacre e profane di grande importanza storica (pubbl. 1555-1602) ...
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Scienziato, filosofo e letterato (n. probab. Napoli 1535 - m. ivi 1615), dotato di ingegno bizzarro, acquistò fama europea con i Magiae naturalis libri IV.
Opere
Nei Magiae naturalis libri IV (1558; ampliata, 1589) si esplica una visione del cosmo come complesso nodo di forze vitali che si espandono in fenomeni meravigliosi e di cui la magia cerca di sciogliere il mistero; nel De humana physiognomonia ...
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Architetto e scultore (Porlezza 1532 - Roma 1602). Allievo di Michelangelo, poi, indirettamente, del Vignola, svolse la sua attività quasi sempre a Roma, ove fu il principale architetto nell'ultimo venticinquennio del XVI secolo. La sua produzione, specie nelle facciate di chiese, di cui trasmise gli schemi definitivi a due ordini sovrapposti e a risalti ritmici, rivela spesso un'audace ricerca tecnica, ...
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Scultore (Porlezza 1500 circa - Roma 1577). Nipote di Giovanni Giacomo, a Genova aiutò Perin del Vaga in palazzo Doria, poi collaborò con lo zio alle sedici statue di profeti nei plinti del ciborio della cappella di S. Giovanni nel duomo. Sua opera personale è la S. Caterina (Accademia Ligustica). Trasferitosi dopo il 1537 a Roma, avvicinò Michelangelo che gli fece ottenere l'ufficio, già ricoperto ...
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Mineralogista italiano (Siena 1833 - Bologna 1903); prof. per oltre 40 anni nell'univ. di Bologna, dove fondò un grande museo mineralogico. Tra le sue numerose opere si ricordano: Nuovi studi sulla poligenesi dei minerali (2 voll., 1880-81); Ricordi di geologia e fisica terrestre (2 voll., 1880-85) e varie memorie scientifiche sui minerali dell'Appennino Emiliano, sulle solfare di Sicilia, delle Marche ...
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porta-
pòrta-. – Primo elemento, tratto dal tema di portare, di parole composte che indicano persone incaricate di portare qualche cosa (come portabagagli, portalettere, portaordini), oppure oggetti destinati a sostenere, contenere, custodire...
porta1
pòrta1 s. f. [lat. pŏrta, affine a pŏrtus -us «porto3»] (pl. -e; pop. ant. le pòrti). – 1. a. Vano aperto in un muro o altra struttura per crearvi un passaggio costituito da un elemento orizzontale (soglia) posto a livello del pavimento,...