Psicologia
Luciano Mecacci
La prospettiva generale, accettata da una larga schiera di ricercatori e professionisti, secondo la quale si considera la p. degli albori del 21° sec., è quella di una scienza [...] scarica elettrica di singoli neuroni al livello molare rappresentato dal comportamento integrato dell'individuo. Questo o militare, dove le scelte hanno effetti di rilevante portata sul piano politico, economico e sociale oltre che su quello ...
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NEOCOMPORTAMENTISMO
Nino Dazzi
. Per n. (o neobehaviorismo) s'intende quel movimento psicologico statunitense che, preso l'avvio all'inizio degli anni Trenta, ha conosciuto nel decennio 1930-40 il suo [...] a rigore, alle altre scienze. Questo programma è portato avanti in maniera assai differenziata dai vari neocomportamentisti, ghiandole e nervi, come in Watson), ma quello molare, inteso come livello comportamentale complesso, caratterizzato da ...
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PSICOFISIOLOGIA
Mario Bertini
. Una profonda trasformazione di contenuti e metodi ha caratterizzato il progresso della p. in questo dopoguerra, sicché oggi essa appare ritagliata entro un quadro di [...] e dev'essere per un certo tempo, una teoria molare", aggiungeva che "questo è perché la neuroanatomia e la progresso della neuroanatomia e della biochimica genetica sta portando un grosso contributo allo sviluppo delle conoscenze psicofisiologiche ...
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tipo
s. m. [dal lat. typus, gr. τύπος «impronta; carattere, figura, modello», dal tema di τύπτω «battere»]. – 1. Con il sign. originario di impronta, fatta battendo o premendo, si conserva in due accezioni specifiche: a. In numismatica, figurazione...
morto
mòrto agg. e s. m. [part. pass. di morire; lat. mŏrtuus, part. pass. di mŏri «morire»]. – 1. agg. a. Di persona o di animale, che ha cessato di vivere: lo trovarono m.; seppellire i soldati m.; rimase m. sul terreno; Gesù m. o Cristo...