SERRATURA (gr. κλεῖϑρον; lat. sera, claustrum; fr. serrure; sp. cerradura; ted. Schloss; ingl. lock)
Giulio PELA
Emilio MAGALDI
Filippo ROSSI
La serratura, intesa come elementare mezzo meccanico di [...] serrature erano fissate all'esterno dei mobili o delle porte e formavano quindi un elemento della loro decorazione.
Serrature lamine diferro traforate secondo un disegno regolare, in modo da lasciare apparire il fondo rivestito di stoffa o di carta ...
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SILO
Bruno FUNARO
*
Costantino GORINI
Sono particolari costruzioni destinate alla conservazione dei foraggi, dei grani e di prodotti chimici e minerali deteriorabili.
Silo da foraggi. - I silo per [...] sono ormai figure essenziali nel quadro dei grandi porti. La superficie esterna, palesando la forma di forma e volume, talora trasportabili, come grosse botti, recinti di legno, cilindri di lamiera diferro, e soprattutto bacini di muratura o di ...
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Città del Piemonte, con oltre 10.000 ab., capoluogo di provincia e dell'ampia valle alpina a cui dà il nome e che già costituì il ducato di Aosta. Situata in una piana abbastanza vasta, sulla sinistra [...] d'armi: una delle più belle e più grandiose porte romane finora note. La porta decumana, ad occidente, è stata invece distrutta durante ed ai suoi monti e alla vicinanza delle miniere diferrodi Cogne, si è sviluppata l'industria elettrosiderurgica ( ...
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TRAPANI (gr. Δρέπανον e Δρέπανα; lat. Drepănum; A. T., 2728-29)
Vincenzo EPIFANIO
Enrico BRUNELLI
Guido LIBERTINI
Guido ALMAGIA
Vincenzo EPIFANIO
Vittorio Viale
Città capoluogo della provincia omonima, [...] ecc.), nella Congregazione di carità, nel Museo Pepoli restano documenti del loro antico splendore.
Bibl.: G. M. diFerro, Guida per gli il dominio normanno.
Dal sec. XII al XIV il portodi Trapani fu molto frequentato da Genovesi e da Pisani. La ...
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REIMS (A. T., 32-33-34)
Luchino FRANCIOSA
Léopold Albert CONSTANS
Pierre LAVEDAN
Guido BONOLIS
Città della Francia settentrionale, nel dipartimento della Marna, capoluogo del circondario omonimo, [...] , che ha portato alla creazione di nuove fabbriche e di nuovi sobborghi, sorti numerosi oltre i bastioni della città: i più importanti sono Pommery e Céres. Minore importanza hanno le industrie di prodotti chimici, le fonderie diferro, le fabbriche ...
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(fr. baton; sp. bastión; ted. Stock; ingl. stick). L'uso del bastone è stato ed è assai vario presso i differenti popoli e a seconda del loro grado di civiltà. Possono qui esserne ricordati, anche nel [...] il bastone fu usato come arma, e da tale suo uso derivarono poi i bastoni ferrati (che i cavalieri portavano appesi all'arcione) e le mazze. In seguito si ebbero diverse forme di bastoni armati. Tra queste, il b. animato, o armato, è un bastone nell ...
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TEBE
Giulio Farina
. La più grande e famosa città dell'antico Egitto (long. 32°,6, lat. 25°,7), da Θῆβαι secondo la chiamarono i Greci. La città sorgeva sulle due rive del Nilo in corrispondenza della [...] . Nel periodo della dominazione romana alcuni obelischi vennero portati via per ornare Roma. La città perdette la avvoltoio venerato presso il lago in foggia diferrodi cavallo, Ješrew, ed era divenuta la moglie di Amôn. La si era pure identificata ...
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Il termine cucina deriva da una forma lat. coquina da coquo (come culina da *cocslina) e sta a indicare il luogo proprio del focolare; così anche secondo un'etimologia varroniana culinam veteres coquinam [...] era formata da iripodi e graticole diferro (craticulae), caldaie diferro e di bronzo (cucumae), casseruole, nonché da stanza di soggiorno per la famiglia; e nella cucina si aprono le porte delle altre stanze, e spesso anche la porta d'ingresso ...
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Città della provincia di Forlì a 40 m. s. m., con 15.943 ab. Il fiume Savio scorre a O.; da presso si elevano dolci colline, fino alle quali giunge la città. Il Colle Garampo, estremità di un contrafforte, [...] dell'intonaco al legno dei cinquantotto banchi a leggio, ai quali i codici sono ancora fissati da catene diferro, dalla porta (v. biblioteca, figura a pag. 953) ai ricorrenti emblemi malatestiani, dà a questa severa elegantissima architettura. Pur ...
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Apparecchio destinato alla traslazione verticale di persone o di cose (assumendo in quest'ultimo caso più esattamente il nome di montacarico) fra i varî piani di un edificio.
Gli ascensori e i montacarichi [...] di pozzi profondi da 100 a 140 m. e per portatedi 4000 kg. con m. 0,40 per secondo di velocità, è rappresentato anche un meccanismo di in un telaio diferro contenente apparecchi di sicurezza. Ogni telaio diferro è composto di due traverse inferiori ...
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ferro
fèrro s. m. [lat. fĕrrum]. – 1. a. Elemento chimico, di simbolo Fe, numero atomico 26, peso atomico 55,85, appartenente all’ottavo gruppo del sistema periodico; è un metallo bianco-argenteo, lucente, tenace, duttile e malleabile, raramente...
porta1
pòrta1 s. f. [lat. pŏrta, affine a pŏrtus -us «porto3»] (pl. -e; pop. ant. le pòrti). – 1. a. Vano aperto in un muro o altra struttura per crearvi un passaggio costituito da un elemento orizzontale (soglia) posto a livello del pavimento,...