Città della Francia settentrionale, capoluogo del dipartimento dei Vosgi, con 26.850 ab. (1926). È posta sulle rive della Mosella, che si divide ivi in due bracci, cosicché la città è distinta in tre quartieri [...] floreale, una statua in pietra della Madonna del sec. XIV e un Sepolcro del XVI. Interessante la piazza dei Vosgi con portici di varie epoche e case del sec. XVI; il Palazzo comunale è del 1757. Il museo contiene alcune pitture notevoli (antica ...
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. Architetto, nato forse a Priene, vissuto tra la seconda metà del sec. III a. C. e la prima del II. Egli è da considerare come il rappresentante più famoso dell'ultimo periodo dell'architettura ionica; [...] " (III, 2,8) propugnata da Ermogene, e ci dice che appunto in seguito alla maggiore larghezza dei μεσοστύλιοι e dei portici, si fu costretti ad adoperare tutti epistilî in legno.
Il nuovo indirizzo architettonico voluto da E. si affermò anche a Roma ...
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VOLUBILI (Volubilis e Volubile)
Pietro Romanelli
Città della Mauretania Tingitana. Dalle fonti letterarie si sapeva fino ad ora ben poco di essa, ma gli scavi, iniziati metodicamente nel 1915, riconducendo [...] di Volubili occupano il pianoro di QaŞr Fir‛awn, a 65 km. a O. di Fez. Nel mezzo all'incirca è il foro, circondato da portici, del tempo di Antonino Pio; a N. si leva l'arco onorario di Caracalla (del 217), dal quale il decumano massimo, lungo circa ...
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Vedi ARCO ONORARIO e TRIONFALE dell'anno: 1958 - 1994
ARCO ONORARIO e TRIONFALE (v. vol. I, p. 588)
S. De Maria
All'archeologia dei primi decenni del Novecento era parso naturale affrontare il problema [...] . Il monumento più tardo per ora noto nella penisola è l'a. suburbano di Milano, costruito a conclusione di una via porticata lunga c.a 600 m fuori dalla porta meridionale della cinta. Secondo i dati suggeriti da scavi recenti, che ne hanno rimesso ...
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ROMA - Scultura
A. Melucco Vaccaro
A.M. D'Achille
Dal 6° secolo alla prima metà del 12°. - La produzione superstite del periodo compreso tra il sec. 6° e la metà del 12° si limita, quasi senza eccezioni, [...] Cosmedin e S. Cosimato.Un'importante serie di chiese romane si ampliò e si rimodellò anche all'esterno con l'aggiunta di portici; questi sono sostenuti da colonne di spoglio e da capitelli ionici, in parte antichi anch'essi, ma in parte scolpiti per ...
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La genesi e lo sviluppo della civilta greca. Dodecaneso
Luigi Caliò
Enzo Lippolis
Antonino Di Vita
Charis Kantzia
Dario Palermo
Dodecaneso
di Luigi Caliò
Arcipelago situato nell’Egeo sud-orientale, [...] Italiani. Era disposto su tre livelli collegati da monumentali scalinate; le terrazze più alte e più basse erano cinte da portici da cui si accedeva agli alloggiamenti posti sul retro. Sulla terrazza mediana si trovavano il tempio ionico e l’altare ...
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Adriano I
Ottorino Bertolini
D'illustre famiglia dell'aristocrazia militare di Roma, orfano in tenera età del padre Teodoro e perduta poi anche la madre, fu accolto ed allevato dallo zio paterno Teodoto, [...] cattedrale della cui esistenza non ci sono conferme. Nel patriarchio si costruì ex novo una "turrem" collegata ad un portico di cui rimane testimonianza solo nel Liber pontificalis (p. 503). Nei pressi del Laterano venne ristrutturata la basilica di ...
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I siti della Magna Grecia: un panorama esemplificativo. Le colonie doriche
Graziella Fiorentini
Laura Buccino
Gela
di Graziella Fiorentini
La fondazione della città greca (gr. Γέλα; lat. Gela) si [...] sec. d.C. Alla morte di Timoleonte fu eretto ad Acradina, intorno alla sua tomba, il Timoleontion, un ginnasio circondato da portici e munito di palestre.
Agatocle (317-289 a.C.) costruì a Ortigia un’enorme dimora, la cosiddetta Casa delle 60 Klinai ...
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Trasporti e comunicazioni
Stefano Maggi
Le vicende del Risorgimento furono accompagnate dal dibattito sulle strade ferrate. Dopo il 1830, infatti, si cominciò a discutere sempre di più sul ruolo del [...] nazionale: le strade ferrate
Il primo tronco ferroviario della penisola era stato aperto nell’ottobre 1839 fra Napoli e Portici. Successivamente fu il Regno di Sardegna a guidare la posa dei binari, avviando negli anni Cinquanta una moltitudine di ...
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Scienza greco-romana. Architettura
Andrew F. Stewart
Architettura
Le fonti dell’architettura greca e romana sono di tipo sia archeologico sia testuale; sebbene le evidenze archeologiche siano numerose, [...] e la greca. Nei secoli VI e V a.C., i Romani hanno adottato il tempio etrusco con il suo alto podio, il portico profondo, l’ordine toscano, nessun fregio, il tetto in aggetto, e acroteri a travi di colmo; inoltre, hanno ripreso la casa in stile ...
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porticato2
porticato2 s. m. [der. di portico]. – In genere, lo stesso che portico; in partic., portico lungo e spazioso, o complesso di portici distribuiti lungo il perimetro di una piazza, di un cortile, di un chiostro, ecc.