VITORIA (A. T., 41-42)
Giuseppe CARACI
José F. RAFOLS
José A. DE LUCA
Città della Spagna, capoluogo della provincia di Álava (Biscaglia). Il centro abitato, che sorge sul punto di convergenza nella [...] latina con tre navate nella parte anteriore, due nel transetto e deambulatorio a cappelle. Le vòlte sono ogivali semplici. Il portico è a vòlte stellate, ed ha un triplice portale ornato tutto di sculture di evidenlissima influenza francese (sec. XIV ...
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LIRONI, Giuseppe
Francesca Sinagra
Non è noto il luogo e non è certa la data di nascita del L., forse figlio di un Giovan Pietro comasco (De Angelis, p. 341), proveniente da una famiglia di artisti [...] in St. Peter's, in The Journal of the Warburg Institute, II (1938), 1, p. 80; U. Donati, La "Prudenza" di G. L. nel portico di S. Pietro, in L'Urbe, VII (1942), 5, pp. 4 s.; R. Wittkower, Art and architecture in Italy. 1600 to 1750, London 1958, pp ...
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LAGHI, Antonio Maria (Bonaventura)
Davide Righini
Del L., figlio del capomastro Francesco, non si conosce il luogo di nascita, avvenuta attorno al 1676. Visse a Bologna, dove ancora giovanissimo, tra [...] con altri architetti, eseguì un progetto di livellazione per costruire l'andamento degli archi in salita per il portico di S. Luca. Sempre come collaboratore di Torri, fu contemporaneamente impegnato nel programma di rinnovamento architettonico nel ...
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IPOSTILA, Sala
L. Crema
IPOSTILA, Sala (dal gr. υ½ποᾒστυλος da υ¾ποᾒ "sotto" e στυᾒλος "colonna"). − Si chiama i. una sala avente la copertura piana sorretta da colonne o pilastri, particolarmente quando [...] una sala i. mancante di una parete, può anche considerarsi il pronao dei templi, quando si staccava dagli altri lati del portico che circondava il cortile, alzandosi sul livello di questo e approfondendosi in varie file di colonne; così a Luxor, dove ...
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ASPERTINI, Guido
Augusta Ghidiglia Quintavalle
Figlio primogenito del pittore Giovanni Antonio, e fratello di Amico, nacque a Bologna verso il 1467; nel 1496 era già chiamato maestro ed assumeva opere [...] che dice le figure "ragionevoli" a Pietro Lamo che la definisce t opera rara e bella", a Cherubino Ghirardacci. Purtroppo il portico fu demolito nel 1605 e dell'opera dell'A. rimarrebbero, secondo il Ricci, due testine d'angeli e la testa di Gesù ...
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ANTIPHILOS (᾿Αντίϕιλος, Antiphëlus)
F. Magi
2°. - Pittore greco. Da Plinio era classificato assai vicino ai migliori pittori del suo tempo (Nat. hist., xxxv, 138). Nato in Egitto, fu scolaro di Ktesidemos [...] in quello di Pompeo (Plin., ibid.). Questo ultimo quadro aveva certo tanta celebrità che il suo nome sostituiva, a volte, quello del portico (Mart., ii, 14,3 - currit ad Europen). Il tipo del satiro ἀποσκοπεύων ci è noto da opere della statuaria.
Una ...
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BIGARELLI
V. Ascani
Famiglia di scultori originari di Arogno (Canton Ticino), attivi in Toscana e in Trentino nel 13° secolo.Lanfranco, noto dai documenti come padre di Guidobono B., è da identificare [...] della facciata di S. Martino a Lucca con Storie di s. Regolo (Salmi, 1928), alle Storie di s. Martino nel portico della stessa cattedrale (Lazzareschi, 1931; Kopp, 1981) e ad alcuni capitelli del battistero di Pisa (Baracchini, Caleca, 1973), spesso ...
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DAL RE, Marcantonio
Clelia Alberici
Figlio di Ludovico e di Antonia De Mariani, nacque a Bologna il 18 dic. 1697 e fu battezzato il 24 dicembre: ebbe per padrino Francesco Bonfili e per madrina la marchesa [...] raccolta di ville, con lo stesso titolo (mutate solo le dediche e l'indicazione editoriale: "Alla Piazza de' Mercanti nel Portico superiore delle Scuole Palatine MDCCXLIII"), in due volumi dei sei annunciati.
In realtà si tratta di una nuova opera ...
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Vedi LUCUS FERONIAE dell'anno: 1961 - 1973 - 1995
LUCUS FERONIAE (v. vol. iv, p. 725-726)
M. Torelli
Gli scavi, iniziati nel 1952, proseguono tuttora e vanno sempre meglio rivelando la struttura urbanistica [...] ricostruzione successiva al sacco annibalico. L'altare sembra invece da identificare nel grande basamento quadrangolare in asse con il portico d'ingresso sul Foro; un ulteriore ingresso sembra dislocato più a N sulla via Tiberina, dove sono anche le ...
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Architetto (Vignola 1507 - Roma 1573). È stato forse l'architetto più noto e più rappresentativo del tardo Rinascimento. Figura centrale nella fase manieristica dell'architettura, V. si caratterizzò per [...] con certezza cosa fece), e (1543-50) a Bologna, occupato in lavori di carattere tecnico e dove fece, fra l'altro, il portico dei Banchi. Di nuovo a Roma (1550), vi ebbe inizio per il V. un periodo di prosperità e di successi, attraverso la vasta ...
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portico
pòrtico s. m. [dal lat. portĭcus -us (femm.), affine a porta «porta1» e a portus -us «porto3»] (pl. -ci, ant. -chi). – 1. Ambiente limitato, in almeno uno dei suoi lati, da una serie di colonne o pilastri, e lungo gli altri lati da...