POLLONE, Eugenio
Guido Montanari
POLLONE, Eugenio. – Nacque a Torino il 4 maggio 1849 da Giovanni Giacomo, appartenente a una famiglia di proprietari terrieri, e da Emilia Vandero.
Studiò materie economiche [...] di Pollone nel 1920.
La sua ascesa sociale a Torino lo portò ad assumere già dagli anni Novanta un ruolo attivo nei riguardi , ratificata il 25 marzo 1933. Fu questo il momento finaledel trapasso da banca mista a banca di credito ordinario della ...
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FORTICHIARI, Bruno
Giuseppe Sircana
Nacque a Luzzara, in provincia di Reggio Emilia, l'8 febbr. 1892 da Antonio, un macellaio di idee socialiste, e da Cleonice Marchesi. Dopo aver frequentato tre classi [...] al gruppo riformista capeggiato da F. Turati, portando la federazione socialista milanese sulle posizioni di estrema sinistra l'inevitabile scontro finale con il nemico di classe, il F. cercò di collegarsi con quei settori del PCI che contrastavano ...
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CIONE, Domenico Edmondo
Gennaro Incarnato
Nato a Napoli il 7 giugno 1908 da Stefano, avvocato di origine pugliese inurbatosi di recente e artefice della sua fortuna, ed Emilia Faraone, figlia di commercianti [...] Marzio che gli aprì le portedel Meridiano di Roma nel '37 e gli evitò guai peggiori. Erano gli anni del "consenso" al regime; e momenti della vita meridionale del Paradiso dei diavoli, Milano 1949, Il suoconcetto finale dell'esistenza si può cogliere ...
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GIUSSO, Girolamo
Giovanni Brancaccio
Nacque a Napoli il 25 maggio 1843 nel palazzo Filomarino della Torre da Luigi e Maria Teresa Giusso, una lontana parente sposata in seconde nozze dal padre. Discendeva [...] Lavori pubblici si era occupato dell'ammodernamento delle infrastrutture delporto di Genova e della rete ferroviaria meridionale e aveva dato dei contadini meridionali, firmò nel 1911 la relazione finale, in cui, oltre ai problemi di rimboschimento ...
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GRA, Giulio
Gianluca Ficorilli
Nacque a Roma il 18 dic. 1900 da Luigi e da Elena Mansueti. Ultimo di dieci figli, si iscrisse alla Scuola di applicazione per gli ingegneri di Roma, dove si laureò nel [...] giustificate da esigenze funzionali o tecniche, mentre nella parte finale si legge che "è parso giusto e necessario un incarico nell'amministrazione pubblica che lo portò poi a lavorare alla realizzazione del Grande raccordo anulare di Roma (GRA), ...
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ESTE, Alessandro d'
Paolo Portone
Figlio naturale legittimato di Alfonso d'Este (a sua volta figlio naturale legittimato del duca Alfonso I), marchese di Montecchio, e di Violante Segni - successivamente [...] de' Medici (Leone XI). Così pure nel conclave che portò all'elezione di Paolo V egli si prodigò con tutti i impedì a questo di prendere parte alla votazione finale. Proclamato pontefice Maffeo Barberini, il 29 sett. del 1623 spettò all'E. l'onore di ...
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PACI, Enzo
Emilio Renzi
PACI, Enzo. – Nacque a Monterado (Ancona) il 18 settembre 1911, da Corrado, veterinario, e da Maria Sbriscia, ambedue di Senigallia.
Frequentò il liceo a Cuneo, dove il padre [...] Gobetti e prima ancora della democrazia parlamentare lo portò a condividere una visione della civiltà italica quale . Una riconsiderazione del ‘negativo’ e un riordinamento del suo intero lavoro filosofico con un rimando finale all’utopia come ...
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DORIA, Giovanni Battista
Maristella Cavanna Ciappina
Nacque a Genova tra il 1530 e il 1540 da Domenico (uomo politico messosi in luce durante la repressione della congiura dei Fieschi) e da Maria Doria [...] il D., dopo aver partecipato alla seduta del 5 genn. 1576 nel Finale (nella quale si decisero i criteri di Madrid fino all'arrivo del nuovo incaricato, Gian Giacomo Grimaldi, residente dall'ottobre 1581.
Un più delicato incarico portò il D. a Milano ...
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PINTOR, Luigi
Monica Pacini
PINTOR, Luigi. – Nacque a Roma il 18 settembre 1925, terzo dei quattro figli (Giaime, Silvia, Antonietta) di Giuseppe, funzionario al ministero dei Lavori pubblici, e di [...] del padre al Provveditorato alle opere pubbliche della Sardegna portò la famiglia, di origini sarde, a trasferirsi a Cagliari nel novembre del «dal momento illusorio dell’ascesa al disastro finale» con la partecipazione alla guerra in Kosovo ...
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GERACE, Vincenzo
Carlo D'Alessio
Nacque a Cittanova (Reggio di Calabria) il 29 giugno 1876, primogenito di otto figli, da Giovambattista e Maria Angiola Giovinazzo.
Negli anni della prima giovinezza [...] può riconoscere la fisionomia morale del G. - in preda a una profonda crisi di valori che lo porta a interrogarsi con inquietudine toni cupi della morte e del nulla, in piena evidenza nel componimento finale della sezione, L'indivisibile compagno ...
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finale
agg. e s. m. e f. [dal lat. tardo finalis, der. del sost. finis «fine2» e «fine3»]. – 1. agg. a. Della fine, che viene alla fine, cioè al termine di qualche cosa, quindi ultimo, conclusivo: pezzo, scena f.; esito f.; prova, esame f.;...
porta1
pòrta1 s. f. [lat. pŏrta, affine a pŏrtus -us «porto3»] (pl. -e; pop. ant. le pòrti). – 1. a. Vano aperto in un muro o altra struttura per crearvi un passaggio costituito da un elemento orizzontale (soglia) posto a livello del pavimento,...