GIOACCHINO NAPOLEONE Murat, re di Napoli
Silvio de Majo
Joachim nacque il 25 marzo 1767 a Labastide-Fortunière (ora Labastide Murat) nel Quercy, sesto figlio di Pierre e di Jeanne Loubières, proprietari [...] Wertingen e Haslach (8 e 15 ottobre) e in quella finale di Austerlitz (2 dicembre), dove comandò l'intera ala sinistra cavalleria fu decisivo, seguita dall'inseguimento del nemico fino a Tilsit. Se le trattative di pace non portarono a G. il trono di ...
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CADORNA, Carlo
Nicola Raponi
Fratello maggiore del generale Raffaele, il C. nacque a Pallanza sul Lago Maggiore l'8 dicembre del 1809. Pallanza era in territorio piemontese, ma i suoi abitanti avevano [...] apportate dal Senato, egli giustificò, nella relazione finaledel 28 maggio 1855 le ragioni di convenienza che della Destra (1866-1874), Torino 1954; G. Spadolini, L'opposizione cattolica da Porta Pia al '98, Firenze 1955, pp. 721, 723; A. C. Iemolo ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Michele Amari
Giuseppe Giarrizzo
Storico acclamato della Sicilia aragonese e musulmana, fu politico ‘nazionale’ e figura simbolo della lotta antitirannica e liberale.
La vita
Nato a Palermo il 7 luglio [...] mano e osserva con tanta religione i legami del sangue, porta necessariamente la nobiltà ereditaria. […] La forma di che suppongono un popolo incivilito e avvezzo alla libertà; o finalmente occupazione militare a nome dello stato, ch’è propria de ...
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BIXIO, Nino
Fiorella Bartoccini
Nacque a Genova il 2 ott. 1821 da Tommaso, impiegato all'Ufficio del marchio, e da Colomba Caffarelli, ultimo di otto figli, e fu battezzato con il nome di Girolamo. [...] e della scuola, in lunghi vagabondaggi per le strade e il porto della città natale. Per questo, il padre lo fece imbarcare come dal Parlamento per la questione del brigantaggio: non ne approvò completamente la relazione finale, e nelle sue lettere ...
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FILONARDI, Ennio
Rotraud Becker
Nacque nel 1466 nel borgo di Bauco (oggi Boville Ernica, prov. Frosinone).
Nel 1484, sotto Sisto IV, entrò nella Curia romana. Solo sotto Alessandro VI fu nominato vescovo [...] al F. solo in settembre. Quando, tra dubbi e diffidenze, finalmente gli Svizzeri il 16 luglio 1515 si decisero, il corpo di la sua richiesta fu rinviata. Le Assemblee del 5 e del 15 agosto non portarono a decisioni sebbene il F. tentasse di ...
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FERRARI, Giuseppe
Franco Della Peruta
Nato a Milano il 7 marzo 1811 da Giovanni, di professione medico, e da Rosalinda, fece i suoi studi nel ginnasio-liceo "S. Alessandro" (ora "Cesare Beccaria") dal [...] tendente alla realizzazione finale dell'"umanità", con civile, con un'ispirazione coerente che lo portò a difendere, nell'ultimo dei suoi Lovett, Europa e Cina nell'opera di G. F., in Rass. stor. del Risorg., LIX (1972), pp. 398-401; Id., G. F. e la ...
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Nato a Milano il 19 febbr. 1821 da Claudio, un piccolo imprenditore originario di Monza, e da Giuseppina Della Volta, fece i primi studi presso i padri barnabiti di Monza e poi nelle scuole di Milano. [...] da ora tanto quanto il raccolto già fatto".
Nella fase finaledel Secondo Impero il C. manifestò un più diretto impegno 'armée française à Rome, Capolago 1850); Discours (al Club de la Porte-Saint-Martin, 27 ott. 1870), Paris 1870; Or et argent, ...
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BURLAMACCHI, Francesco
Michele Luzzati
Nato a Lucca nel 1498 (fu battezzato il 18 settembre nella chiesa di S. Giovanni) da Michele di Pietro e da Caterina Balbani; nulla si conosce di preciso della [...] meglio dire, se è vero che "il punto d'arrivo finale della congiura" era "la pace cristiana" (Berengo), è possibile , decise la fuga dando ordine di aprirgli le porte della città la notte del 26 agosto. Nel frattempo, tuttavia, uno degli esuli ...
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COSENZ, Enrico
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Gaeta il 12 genn. 1820 da Luigi e da Antonia Piria.
Il padre, figlio di François Cousin, un francese stabilitosi a Napoli verso la metà del 1700, dopo aver [...] agli ordini di G. Pepe, partì il 4 maggio del '48 per portare il contributo dell'esercito borbonico nella guerra contro l' 106), preferì lasciare a Garibaldi la responsabilità della decisione finale, cui si adeguò imbarcandosi con 1.240 uomini sul ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Sacchi, Bartolomeo detto il Platina
Francesco Tateo
Bartolomeo Sacchi, detto il Platina
Sia nell’ambito dell’Umanesimo romano, sia in quello dell’intero Umanesimo italiano ed europeo, il Platina assume [...] a tutti, si aggiunge quella della storia, giustamente e finalmente riconosciuta come altrettanto utile alla felicità:
Bisognava trovare – , ed egli lo portò a termine dopo la morte del re (1534), ma concludendola con la narrazione del suo regno.
Fu ...
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finale
agg. e s. m. e f. [dal lat. tardo finalis, der. del sost. finis «fine2» e «fine3»]. – 1. agg. a. Della fine, che viene alla fine, cioè al termine di qualche cosa, quindi ultimo, conclusivo: pezzo, scena f.; esito f.; prova, esame f.;...
porta1
pòrta1 s. f. [lat. pŏrta, affine a pŏrtus -us «porto3»] (pl. -e; pop. ant. le pòrti). – 1. a. Vano aperto in un muro o altra struttura per crearvi un passaggio costituito da un elemento orizzontale (soglia) posto a livello del pavimento,...