CANOVA, Antonio
Massimiliano Pavan
Figlio di Pietro e di Angela Zardo "Fantolin" di Crespano, nacque a Possagno (Treviso) il 1º nov. 1757. Il padre, "lavoratore in pietra e architetto" (Bassano, Museo [...] Catal., 1972, p. 203).
Tra il 1794 e il 1795 il C. porta a termine l'Adone che si congeda da Venere per il marchese F. M loro composizione il C. studiò le Trachinie di Euripide, nonché l'Ercole di Seneca e le Metamorfosi di Ovidio. Ad un solo anno di ...
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Greca, Arte
R. Bianchi Bandinelli
Le principali opere d'arte della civiltà greca si trovano menzionate in questa Enciclopedia sotto gli esponenti dei nomi di luogo dove esse si trovano conservate o [...] (quadretti a naìskos da Ercolano, Napoli, Museo Naz., inv. 9019, 9020, 9021, 9022), portano a stabilire come tipico nel 167 a. C. per volere dei Romani, che ne fanno un porto franco e il principale centro di traffico degli Italici, sia per le merci, ...
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CONTARINI, Gasparo
Gigliola Fragnito
Primogenito di Alvise di Federico dei Contarini del ramo della Madonna dell'Orto e di Pofissena di Tommaso Malipiero, nacque a Venezia il 16 ott. 1483 in una famiglia [...] durante il primo mese del suo soggiorno, il C. portò avanti con successo i delicati negoziati con i duchi di Baviera 1959], pp. 391-396); De iustificazione, a messer Angelo, teologo di Ercole Gonzaga, 25 maggio 1541 (ed. critica in F. Hünermann, op. ...
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COPTI
L. D'Adamo
Il termine C. indica gli Egiziani di religione cristiana, gli unici tra gli abitanti dell'od. Egitto che possono essere considerati a buon diritto i discendenti degli antichi Egizi. [...] narrano il mito di Leda e il cigno. Le fatiche di Ercole venivano illustrate da due scene: il combattimento con il leone nemeo dell'11° e il 12° secolo. Da menzionare sono anche le porte della chiesa al-Adra al Dayr al-Suryān, incrostate d'avorio e ...
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BRESCIA
G. Panazza
(lat. Brixia; Brisia, Bressa nei docc. medievali)
Città della Lombardia, capoluogo di prov. e diocesi vescovile, situata tra i fiumi Oglio e Chiese allo sbocco della val Trompia.Di [...] mura scendevano dal Castello per l'od. via Brigida Avogadro fino a porta S. Andrea, che perse d'importanza o fu chiusa, perché le (Ugoni, Camignoni, Poncarali, Maggi, Palazzi o d'Ercole) le attestano di tipo uguale a quelle pubbliche.Nell' ...
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MANTEGNA, Andrea
Michele Di Monte
Nacque, molto probabilmente nel 1431 - o al massimo alla fine del 1430 - a Isola di Carturo, o Insula de supra, come era allora designata nei documenti, oggi ribattezzata [...] III, che intanto premeva affinché il pittore si recasse a Mantova portandosi dietro, se necessario, la pala stessa. Tra la fine solo abbozzato, se le tele potevano essere mostrate al duca Ercole d’Este in visita presso la corte gonzaghesca. Un paio ...
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RAVENNA
R. Farioli Campanati
Città dell'Emilia-Romagna, situata nella bassa pianura padana, nell'area meridionale del delta del Po, a poca distanza dal litorale adriatico.In epoca tardoantica R. fu [...] segue un andamento 'a sigma', collegandosi a E con il porto-canale.R. e il suo suburbio, con l'intermedia questi monumenti emerge la lastra in marmo greco fine, raffigurante Ercole e la cerva di Cerinea, opera costantinopolitana della metà del ...
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BRAMANTE, Donato (Donnino o Donino, come lo chiamavano i suoi genitori e Leonardo da Vinci)
Arnaldo Bruschi
Figlio di Angelo di Antonio di Renzo da Farneta e di Vittoria di Pascuccio da Monte Asdrualdo, [...] ebbe verosimilmente rapporti diretti o mediati con l'ambiente ferrarese (Ercole De' Roberti) e quasi certamente studiò le opere dell gli fu dato da dipingere a S. Giovanni Laterano, sopra la porta santa che si apre per il Giubileo, un'arme di papa ...
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CARTOGRAFIA
A. Caruso
La c. ha per oggetto la rappresentazione ridotta della superficie terrestre, in cui si riflettono, nelle varie poche, le diverse concezioni del mondo. Sebbene i documenti geografici [...] solitario sciapodo, costretto a giacere supino e a farsi ombra portando l'unico piede sopra la testa, è scelto significativamente sullo stesso piano: si raffiguravano Roma, le colonne d'Ercole, Troia e Alessandria, rappresentata dal suo faro. Né si ...
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GIULIO Romano (Iulius de Pippis, de Ianutiis; Giulio Pippi, Giannuzzi)
Enrico Parlato
Figlio di Pietro de Pippis de Ianutiis, nacque a Roma nel rione Monti, a macel de' Corvi, vicino alla colonna Traiana, [...] si erano assicurati l'esecuzione della sala di Costantino, portando così a termine il progetto appena iniziato dal loro maestro P. Piva, Un intervento inedito dell'équipe giuliesca: le stanze di Ercole Gonzaga in vescovato, ibid., I (1985), 2, pp. 9- ...
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presidio
presìdio s. m. [dal lat. praesidium, propr. «posto avanzato», der. di praesidere: v. presiedere]. – 1. a. Guarnigione militare, contingente di truppe che è di stanza, abitualmente o temporaneamente, in un luogo, al fine di esercitarvi...
idra
s. f. [dal lat. hydra, gr. ὕδρα, der. di ὕδωρ «acqua»]. – 1. a. Mostruoso serpente mitologico (propr. Idra di Lerna) con molte teste (da tre a nove e più, secondo le varie leggende), le quali rinascevano se tagliate; generato da Tifone...