CAVOUR, Camillo Benso conte di
Ettore Passerin d'Entrèves
Nacque a Torino il 10 ag. 1810, secondogenito di Michele e Adele de Sellon, nell'avito palazzo nel quale convissero a lungo quattro famiglie [...] nel dibattito sulla riforma generale delle tariffe doganali. Si approvarono pure, in tal periodo, vari trattati commerciali, e l'abolizione del portofranco di Nizza. Più lunghe e ardue le negoziazioni per, una convenzione addizionale con la ...
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FATTORI, Giovanni
Dario Durbè
Nacque a Livorno il 6 sett. 1825 (non il 25 di quel mese, come l'artista ebbe una volta a dichiarare, o nel 1828, come egli stesso ripeté due volte, anche se esitante). [...] di artigiani e commercianti che, legati per i loro interessi ai grossi uomini d'affari gravitanti intorno al portofranco, avevano fatto fortuna negli ultimi decenni venendo a costituire in città quella sorta di "plebe grassa" tipicamente livornese ...
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FERDINANDO III di Asburgo Lorena, granduca di Toscana
Nidia Danelon Vasoli
Nacque a Firenze, il 6 maggio 1769, secondogenito maschio di Pietro Leopoldo, granduca di Toscana e di Maria Luisa di Borbone, [...] della Toscana". La neutralità doveva, quindi, essere rigorosamente osservata in tutto il Granducato e, particolarmente, nel portofranco di Livorno, uno dei maggiori centri del commercio granario mediterraneo, alle cui franchigie erano ampiamente ...
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BADALONI, Nicola
Giuliano Campioni
Nacque a Livorno, il 21 dicembre 1924, da Roberto e Alma Baquis. La famiglia, ebraica dal lato materno, soffrì di forte isolamento dopo le leggi razziali del 1938, [...] sua attività politica e culturale degli anni Cinquanta. La Livorno che gli apparteneva era la città nata come «portofranco»: città di immigrazione e di tolleranza (la costituzione del 1593 concedeva libertà di residenza anche agli ebrei), città ...
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COSIMO III de' Medici, granduca di Toscana
Elena Fasano Guarini
Nacque a Firenze il 14 agosto 1642 dal granduca Ferdinando II e da Vittoria Della Rovere figlia di Federico Ubaldo duca di Urbino. Se [...] mercantile livornese, abolendo ogni gabella, salvo un lieve diritto di stallaggio, sulle merci introdotte nel porto e nella città e istituendo quindi il portofranco (1676). Nel 1692, nel contesto della guerra della lega d'Augusta, fu confermato il ...
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CICOGNARA, Francesco Leopoldo
Gian Domenico Romanelli
Nato il 26 nov. 1767 a Ferrara dal conte Filippo e da Luigia Gaddi di Forlì, studiò inizialmente a Modena - fra il 1776 e il 1785 - presso il Collegio [...] sulla scena culturale: partecipò al dibattito su un monumento a Francesco I per la erezione di Venezia a portofranco, mantenne intensi rapporti epistolari, redasse articoli per l'Antologia, ricevette studiosi e letterati. Nel '31 pubblicò uno studio ...
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CLEMENTE XII, papa
Alberto Caracciolo
Lorenzo Corsini nacque a Firenze il 7 apr. 1652 da Bartolomeo, marchese di Sismano, Casigliano, Civitella, Laiatico e Orciatico, Castagnetolo, Tresana e Giovagallo, [...] cariche di merci in transito, o di manufatti industriali provenienti da piazze anche lontane. Le magistrature preposte al portofranco ottennero di finanziare la costruzione di un nuovo grande lazzaretto, disegnato dal Vanvitelli, e di un braccio di ...
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GUERRAZZI, Francesco Domenico
Zeffiro Ciuffoletti
Figlio di Francesco Donato, intagliatore in legno, e di Teresa Ramponi, nacque in un quartiere popolare della vecchia Livorno il 12 ag. 1804, proprio [...] come Livorno, con un proletariato e una borghesia commerciale e finanziaria legati agli affari e ai lavori del portofranco, la sua strategia poteva sembrare del tutto realistica, ma il grande corpo della Toscana mezzadrile era saldamente tenuto ...
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VIVALDI, Antonio (Lucio). – Nacque a Venezia il 4 marzo 1678, secondogenito di Giovanni Battista (1655 ca.-1736)
Michael Talbot
e da Camilla Calicchio.
Morta infante la prima figlia, degli altri otto [...] Nel settembre del 1728 l’imperatore venne a ispezionare il nuovo portofranco di Trieste e in viaggio attraverso l’Austria Interiore, a Corelli. All’apice della sua popolarità musicale, il Mercure de France (1725, p. 1418) vide in lui «le plus habile ...
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ZURLO, Giuseppe.
Anna Maria Rao
– Nacque a Baranello (Molise) il 6 novembre 1757, da Nicola e da Ermenegilda Iacampo, in una famiglia di media borghesia provinciale. Insieme al fratello Biase, studiò [...] la sua casa in via S. Giuseppe dei nudi e lo portò in arresto al castello del Carmine. Liberato il 22 gennaio, dopo istituzione del portofranco inviata a John Acton il 29 gennaio 1800, Zurlo suggerì di ricorrere al portofranco per sviluppare ...
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franco2
franco2 agg. [dal prec.: propr. «uomo libero del popolo dei Franchi»] (pl. m. -chi). – 1. ant. o letter. Ardimentoso, intrepido: affrontò f. il pericolo; la Persia e il fato assai men forte Fu di poch’alme f. e generose (Leopardi);...
porto3
pòrto3 s. m. [lat. pŏrtus -us (della stessa radice di porta); propr. «passaggio, ingresso»]. – 1. Specchio d’acqua, per lo più marina, adiacente alla costa, più o meno ampio e protetto, di norma attrezzato con impianti fissi e mobili...