Lanza, Giovanni
Uomo politico (Casale Monferrato 1810 - Roma 1882). Di famiglia modesta, si laureò in medicina (1832) e chirurgia (1833) a Torino. Le difficoltà di accesso alla carriera accademica lo [...] dell’Associazione e sul «Messaggiere torinese» lo portò a occuparsi di statistica, credito agrario, piccola agli Esteri, si pronunciò per la neutralità durante il conflitto franco-prussiano e proseguì nella riduzione delle spese in un regime ...
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Figlia (Vienna 1717 - ivi 1780) dell'imperatore Carlo VI e della principessa Elisabetta Cristina di Brunswick-Wolfenbüttel, secondogenita e prima delle figlie femmine, divenne erede al trono in virtù della [...] Della grande coalizione del 1741 le rimasero di fronte solo la Francia e la Spagna: la guerra si protrasse fino al 1748, , a fianco di M. T., anche la zarina Elisabetta, non portò al risultato sperato: la Slesia rimase a Federico II (pace di ...
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Uomo politico austriaco (Coblenza 1773 - Vienna 1859). Frequentò dal 1788 l'università di Strasburgo e, dal 1790 al 1792, quella di Magonza. Gli anni successivi li trascorse a Bruxelles; quindi, dopo un [...] di Napoleone di tornare alle frontiere francesi del 1792 portò alla ripresa delle ostilità e alla sua sconfitta. Nel nel 1817, aderirà alla Quadruplice Alleanza anche la Francia). Approfittando dell'agitazione liberale universitaria e dell'assassinio ...
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Compositore italiano (n. Roma 1945). La sua attività è caratterizzata da un continuo processo di ricerca e rinnovamento, animato da un proficuo confronto con le tematiche sociali e filosofiche proprie [...] oratori e musica da camera.
Vita
Figlio del filosofo Franco, ha studiato musicologia, composizione e pianoforte a Vienna felice, 1985, Sisyphos III, 1989); il requiem Nel tuo porto quiete (1984); Yedid Nefesh (1996, canti della diaspora ebraica). ...
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Generale e uomo politico spagnolo (Reus, Catalogna, 1814 - Madrid 1870); combatté nella prima guerra carlista (1833-39) coi costituzionali. Schieratosi (1840) col partito progressista, esule in Francia [...] ostile al governo Narváez, P. servì come governatore di Porto Rico (1847-53); rientrato in Spagna nel 1854, Leopoldo di Hohenzollern-Sigmaringen, che fornì il pretesto per la guerra franco-prussiana del 1870; dopo il ritiro di tale candidatura, P ...
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Economista francese (Losanna 1874 - Versailles 1955), prof. nelle univ. di Montpellier (1899) e di Parigi (1913), socio straniero dei Lincei (1933); redattore capo della Revue d'économie politique (dal [...] nella stabilizzazione del franco del 1928. Sul terreno monetario difese il regime aureo e criticò il crescente intervento dello stato e le nuove teorie keynesiane; il suo liberismo non era tuttavia insensibile ai problemi sociali e lo portò verso un ...
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Diplomatico francese (n. 1672 - m. Parigi 1738). Nel 1711 fu inviato straordinario di Luigi XIV in Spagna, dove ottenne l'adesione di Filippo V alle trattative di pace franco-inglesi; ambasciatore a Costantinopoli [...] dal 1716, vi portò a felice conclusione le negoziazioni, ormai trentennali, per ottenere dal sultano la ricostruzione del S. Sepolcro a Gerusalemme e provocò l'invio alla corte di Versailles della prima ambasceria turca (1724). I suoi successi ...
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Figlio (m. Pavia 1525) di Roberto; dal 1487 capitano generale dell'esercito sforzesco, col quale si distinse nella battaglia di Fornovo (1495). L'anno seguente sposò Bianca, figlia naturale di Ludovico [...] il Moro, la quale gli portò in dote Voghera. Ebbe poi parte in tutte le azioni militari nelle quali fu implicato il ducato di Milano durante le guerre franco-spagnole; passato infine al servizio francese come gran scudiero di Francesco I, morì alla ...
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Diplomatico inglese (Wytham Abbey, Berkshire, 1844 - Londra 1919). Ambasciatore a Roma (1903) donde passò (1905) a Parigi: in tale veste, apertasi la questione del Marocco, tracciò le linee principali [...] della politica che portò alla conferenza di Algeciras (1906). Negli anni che seguirono tese a neutralizzare gli sforzi tedeschi di rompere l'entente franco- inglese, e quando scoppiò la crisi di Agadir (luglio 1911) seppe mantenere fermezza e ...
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Industriale italiano (Milano 1850 - Legnano 1898). Portò a notevole sviluppo la fabbrica di caldaie e macchine a vapore Cantoni, Krumm e Co. di Legnano, di cui era diventato direttore (1876) e quindi socio [...] nel 1882, anno in cui la fabbrica cambiò la denominazione in Officine Franco Tosi e Co.; nel 1894 ne divenne poi esclusivo proprietario. I figli Gianfranco ed Eugenio proseguirono l'opera paterna e impiantarono a Taranto un grande cantiere navale. ...
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franco2
franco2 agg. [dal prec.: propr. «uomo libero del popolo dei Franchi»] (pl. m. -chi). – 1. ant. o letter. Ardimentoso, intrepido: affrontò f. il pericolo; la Persia e il fato assai men forte Fu di poch’alme f. e generose (Leopardi);...
porto3
pòrto3 s. m. [lat. pŏrtus -us (della stessa radice di porta); propr. «passaggio, ingresso»]. – 1. Specchio d’acqua, per lo più marina, adiacente alla costa, più o meno ampio e protetto, di norma attrezzato con impianti fissi e mobili...