Vedi TARANTO dell'anno: 1966 - 1997
TARANTO (v. vol. vii, p. 603)
E. Lippolis
I risultati conseguiti dalla ricerca negli ultimi anni si fondano sia sulle informazioni fornite dalle nuove scoperte archeologiche, [...] L. Costamagna, Taranto: indagini archeologiche nell'area di piazza Garibaldi, ibid., III, 1983, pp. 101-123; A Taranto, in Klearchos, VIII, 1966, pp. 81-87; F. G. Lo Porto, Scene teatrali e soggetti caricaturali su nuovi vasi apuli di Taranto, in BdA, ...
Leggi Tutto
Orientali d'Italia. Da minoranza regionale a seconda religione d'Italia
Frederick Lauritzen
La questione orientale è centrale nello sviluppo dell’Italia unificata. Da minoranza frammentaria e spesso [...] e dei riti bizantini dell’Italia meridionale. Dopo la breccia di Porta Pia anche Leone XIII si distinse per l’interesse per i esilio dal Regno delle Due Sicilie era in contatto con Garibaldi, il quale, quando arrivò in Sicilia, fece una donazione ...
Leggi Tutto
L’illusione di sapere
Massimo Piattelli Palmarini
È compito tradizionale della filosofia della conoscenza e dell’epistemologia cercare di rispondere alla do-manda: com’è possibile conoscere? Molteplici [...] «The time has flown»; un madornale errore, in quanto in inglese si deve dire «Time has flown». A Milano, vicino a PortaGaribaldi, c’era un bar che si chiamava La petite Paris; altro errore madornale, in quanto in francese Paris è maschile, e dunque ...
Leggi Tutto
CARANTI, Biagio
Giuseppe Pignatelli
Nacque a Sezzè Monferrato, oggi Sezzadio (prov. di Alessandria), nel 1839 da Giuseppe, magistrato, e da Emilia Groppello. Dopo aver compiuto i primi studi a Castelnuovo [...] avrebbe potuto svolgere in favore della spedizione dei Mille (Garibaldi gli aveva scritto il 5 maggio 1860 da Genova: per 2.667.988,99 con il residuo del fondo di riserva e portando a nuovo nel conto profitti e perdite le rimanenti 1.047.055,44). ...
Leggi Tutto
VALADIER, Giuseppe
Elisa Debenedetti
– Nacque il 14 aprile 1762 a Roma da Luigi, maestro argentiere, fonditore, disegnatore, restauratore e forse anche scultore, e da Caterina della Valle, romana e [...] di Rieti, ma anche un palazzetto nell’attuale via Garibaldi. Sempre a Rieti sistemò poi all’interno la dimora rifarne quasi ex novo l’interno. Nello stesso anno eresse il faro del porto di Ripagrande per volontà di Pio VII.
Nel 1820 toccò a lui ...
Leggi Tutto
MASSARI, Giuseppe
Giuseppe Monsagrati
– Nacque a Taranto l’11 ag. 1821 da Marino, barese, e dalla tarantina Maria Saveria Fedele.
Aveva solo sette anni quando il padre, ingegnere civile e ispettore [...] lui un futuro da uomo di scienza, nell’ottobre del 1829 lo portò con sé a «percorrere in un battello per 844 metri l’antico eventi, il M. aveva dedicato uno spazio ridottissimo; perfino Garibaldi, lì visto come un’incognita di cui fidarsi poco, qui ...
Leggi Tutto
NATHAN, Ernesto
Fulvio Conti
– Nacque a Londra il 5 ottobre 1845 da Moses Meyer e da Sara Levi.
Il padre, nato il 22 aprile 1799 a Rodelheim, presso Francoforte sul Meno, era un agiato mercante e agente [...] esito fortunato (a Caprera ebbe anche modo di incontrare Garibaldi, convalescente per le ferite riportate ad Aspromonte). Alla fine la polemica che ne seguì indusse Ferrari alle dimissioni e portò nel novembre 1917 all’elezione di Nathan a gran ...
Leggi Tutto
ORLANDO
Michele Lungonelli
– Famiglia di imprenditori di origine siciliana, trapiantata in Toscana nella seconda metà dell’Ottocento, legò le sue sorti, per più generazioni, allo sviluppo della cantieristica [...] di chiusura. Fu grazie a un prestito personale di Garibaldi nel 1873 e, dopo l’avvento della Sinistra Bari 1950, p. 273; G. Mori, Linee e momenti dello sviluppo della città, del porto e dei traffici di Livorno, in La Regione, 3 (1956), 12, pp. 3-44; ...
Leggi Tutto
CIRONI, Piero
Ernesto Sestan
Nacque a Prato l'11 genn. 1819 da Clemente, archivista del comune, e da Giuseppa Conti, nativa di Coiano vicino a Prato, in una famiglia mediocremente agiata, che possedeva [...] , Noterelle, p. 413).
Il soggiorno a Zurigo lo portò ad essere implicato nella fuga di F. Orsini dal castello ott. 1855; cfr. Orsini, Lettere, p. 273) e insierne con Garibaldi cercò di convincere il banchiere Colombo a dare 5.000 franchi; ma invano. ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Rosario Romeo
Guido Pescosolido
Rosario Romeo è stato uno dei maggiori esponenti della storiografia italiana del Novecento. Il suo prestigio è legato soprattutto ai suoi studi sul Risorgimento, sulla [...] gruppi disomogenei in lotta tra loro. Il caso di Origgio portò invece Romeo ad avvalorare più la tesi di Salvemini e divergenza, che nel momento cruciale del 1860 divenne contrasto, tra Garibaldi e Mazzini.
Cavour e il suo tempo è dunque assai ...
Leggi Tutto
cacciatore
cacciatóre s. m. (f. -trice) [der. di cacciare]. – 1. a. Chi va a caccia di selvaggina o di uccelli, e anche chi ha esperienza e abilità nella caccia: un gruppo di cacciatori; essere un buon c., un bravo c.; c. di frodo, che caccia...
sbarcare1
sbarcare1 v. tr. e intr. [der. di barca1, col pref. s- (nel sign. 3), in contrapp. a imbarcare] (io sbarco, tu sbarchi, ecc.). – 1. tr. a. Scaricare da un’imbarcazione o da una nave le merci o i materiali imbarcati: s. parte del...