LEVI, Alessandro
Alberto Cavaglion
Nacque a Venezia il 19 nov. 1881 da Giacomo, direttore delle Assicurazioni generali e da Irene Levi-Civita, sorella di Giacomo, già segretario di G. Garibaldi a Bezzecca, [...] a Firenze a una temeraria cerimonia al monumento di Garibaldi e per questo venne arrestato e rinchiuso nel carcere L. trasse profitto dalla segregazione forzata trovando il tempo per portare a termine articoli, che pubblicò sotto lo pseudonimo di A ...
Leggi Tutto
GALLI, Roberto
Renato Camurri
Nacque a Chioggia il 28 dic. 1840, da Pier Luigi, insegnante di letteratura nei ginnasi-licei di Chioggia, Belluno, Udine, e da Giovanna Witton Balbi.
Stimolato dall'ambiente [...] alto nell'agosto 1875 quando, insieme con G. Garibaldi, fu tra quanti si adoperarono fattivamente in favore del Veneto tra '800 e '900, Verona 1990, p. 159; V. Porto, Gli onorevoli del Veneto durante la XVII legislatura, Roma 1892; M. Missori, ...
Leggi Tutto
PILO, Rosolino
Silvio de Majo
PILO, Rosolino (Rosalino). – Nacque a Palermo l’11 luglio 1820 da Girolamo, conte di Capaci, e da Antonia Gioeni dei principi di Bologna e di Pretulla.
Fu registrato come [...] polizia e le lettere furono sequestrate. Restò in prigione fino al 25 settembre 1859, quando fu liberato per intervento di Garibaldi e portato in Svizzera. Dimorò a Lugano per circa tre mesi e poté tornare a Genova solo a dicembre. A Genova trovò ...
Leggi Tutto
LUCIANI, Tommaso
Rita Tolomeo
Nacque ad Albona d'Istria il 7 marzo 1818 da Vittorio, avvocato, e da Lucia Manzoni.
Dopo la morte del padre (1834), la madre ne affidò l'educazione al maestro Antonio [...] 1861 ebbe modo di incontrare a Torino G. Garibaldi, cui l'anno seguente fece dono di una Lettere del L. ad Alberto Cavalletto (Per la storia dell'emigrazione politica giuliana), in Porta orientale, XXIV (1954), 3-4, pp. 98-125; Id., Lettere del ...
Leggi Tutto
CIPRIANI, Emilio
Nidia Danelon Vasoli
Nacque a Firenze il 15 sett. 184 da Francesco e da Teresa Piattoli. Dedicatosi con passione allo studio della medicina, acquistò, in breve, grande esperienza e [...] a favore dell'ordine del giorno Mancini, la cui approvazione portò alla crisi del governo Ricasoli ed allo scioglimento della Camera, attiva ai lavori della Camera alta; parlò soltanto per commemorare Garibaldi, dopo la sua morte. Morì a Roma, il 16 ...
Leggi Tutto
FAVA, Francesco Saverio
Alessandra Cavaterra
Nacque a Salerno il 3 luglio 1832 da Francesco, nobile, patrizio di Amantea, e dalla bresciana Nicoletta Paoletta Profitti. Compì i suoi studi a Napoli, [...] questo amaro epilogo: esonerato dal servizio dal governo dittatoriale di Garibaldi l'11 ott. 1860, il 9 giugno 1861 venne al ministero. La progressiva conoscenza del paese lo portò a stendere alcune osservazioni sulla realtà industriale romena, ...
Leggi Tutto
MANTOVANI, Costantino
Marina Tesoro
Nacque a Melegnano, presso Milano, il 3 apr. 1844 da Virgilio, magistrato, e da Sofia Piccioni. Nella famiglia, di antiche radici pavesi, il patriottismo era alimentato [...] l'esempio del fratello Antonio, che con G. Garibaldi aveva combattuto nel 1859 e nel 1860. Proprio la 2 ag. 1874, Rimini 1974, pp. 83, 97, 104; B. Di Porto - L. Cecchini, Storia del patto di fratellanza. Movimento operaio e democrazia, prefaz. ...
Leggi Tutto
LACAVA, Pietro
Fulvio Conti
Nacque a Corleto Perticara, in Basilicata, il 21 ott. 1835 da Giuseppe Domenico e da Brigida Francolino. Il padre era un avvocato di idee liberali, che ebbe una parte di [...] 1860 e il 7 settembre entrò a Napoli al fianco di Garibaldi.
Dopo la costituzione del Regno d'Italia iniziò la carriera . Sella, capo della Destra. L'iniziativa, che non andò in porto, dimostrò la sua propensione a un accordo fra le varie anime dello ...
Leggi Tutto
PINTO y MENDOZA, Francesco
Francesca Caiazzo
PINTO y MENDOZA, Francesco. – Nacque a Napoli l’8 agosto 1788 da Pasquale, principe di Ischitella, e da Antonia Maria Loffredo, figlia di Carlo, principe [...] della situazione in Sicilia, ad agosto propose, inascoltato, in Consiglio di Stato di distruggere le navi di Garibaldi nel porto di Messina, e si scontrò duramente con il ministro degli Esteri Giacomo de Martino, non condividendo le trattative ...
Leggi Tutto
PAVONE, Carlo
Carmine Pinto
– Nacque a Torchiara (Salerno) il 30 giugno 1823 da Donato e Orsola Cagnano.
La famiglia Pavone fu un esempio di borghesia colta provinciale napoletana, caratterizzata dalla [...] moti liberali, come quelli del 1828 e del 1837, che portarono all’arresto in entrambi i casi dello zio Domenico.
All’inizio rivoluzionario del 1860, Salerno 2001, pp. 135, 166, 204; Garibaldi e garibaldini in provincia di Salerno, a cura di L. Rossi, ...
Leggi Tutto
cacciatore
cacciatóre s. m. (f. -trice) [der. di cacciare]. – 1. a. Chi va a caccia di selvaggina o di uccelli, e anche chi ha esperienza e abilità nella caccia: un gruppo di cacciatori; essere un buon c., un bravo c.; c. di frodo, che caccia...
sbarcare1
sbarcare1 v. tr. e intr. [der. di barca1, col pref. s- (nel sign. 3), in contrapp. a imbarcare] (io sbarco, tu sbarchi, ecc.). – 1. tr. a. Scaricare da un’imbarcazione o da una nave le merci o i materiali imbarcati: s. parte del...