Principe di Piombino (n. 1539 - m. 1585). Figlio di Iacopo V, nel 1548 dovette abbandonare il suo stato, venduto da Carlo V a Cosimo de' Medici. Lo riebbe, mutilato di Portoferraio e di altre terre, nel [...] 1559. Dopo una ribellione dei Piombinesi, causata dal suo dispotismo, dalla miseria e dalla malaria (1562), lasciò il potere ad Alessandro, suo figlio illegittimo, e assunse il comando delle armate medicee ...
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CERBONI, Giuseppe
Riccardo Faucci
Nacquea Marciana Marina, nell'isola d'Elba, il 24 dic. 1827, da Spirito, impiegato nel commissariato della Guerra del governo granducale presso il comando di Portoferraio, [...] e da Luisa Catalani. Il 22 apr. 1847, dopo un quadriennio di apprendistato, entrava nei ruoli della sezione del materiale e della contabilità del ministero della Guerra, da poco istituito. Dopoaver partecipato ...
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Bandi, Giuseppe
Scrittore e patriota (Gavorrano, Grosseto, 1834 - Livorno 1894). Mazziniano, fu arrestato nel 1857 per aver cercato di far scoppiare una rivolta in Toscana in coincidenza con la spedizione [...] di Pisacane. Liberato e nuovamente arrestato nel 1858, fu condannato a un anno di reclusione nella fortezza di Portoferraio. Nel 1859 entrò nell’esercito piemontese che abbandonò l’anno successivo per partecipare alla spedizione dei Mille. Rientrato ...
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CAMERINI (Camerino), Giovanni
Giuseppe M. Battaglini
Architetto militare attivo nel Granducato di Toscana nei primi tre quarti del sec. XVI.
Di lui non si conoscono né la data né il luogo di nascita; [...] dal '64 al '68 a Castrocaro. Appena rientrato da uno dei suoi frequenti spostamenti di lavoro, il C. morì nella sua casa di Portoferraio nella notte tra il 5 e il 6 maggio 1570.
Fonti e Bibl.: G. B. Adriani, Istoria dei suoitempi, Firenze 1583, VI ...
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Letterato (Livorno 1806 - Carrara 1842), fu tra i fondatori dell'Indicatore livornese; amico fraterno del Mazzini, che dettò una commossa prefazione ai suoi scritti (pubbl. post., 1843), fu un temperamento [...] lo aveva avviato. Il Manoscritto di un prigioniero, opera paradossale, ricca di digressioni filosofiche (fu scritta a Portoferraio dove il B. fu carcerato politico nel 1833), chiarisce la fisionomia del romanticismo del Bini, oscillante fra ironia ...
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BORGHESI, Diomede
Gian Luigi Beccaria
Nacque a Siena intorno al 1540. Poco sappiamo degli anni della giovinezza: che fu scolaro a Siena di Lodovico Meneghini, docente nello Studio, e che - come ci informa [...] la fortuna sua ed incontrò in diversi errori", per cui venne bandito dalla patria e confinato per due anni a Portoferraio; di qui, rotto il bando, riparò a Mantova, dove ottenne la protezione del cardinale Federico Gonzaga; dopo la morte di ...
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FEROCI, Corrado (in Tailandia Silpa Bhirasri)
Michael Smithies
Nacque a Firenze il 15 sett. 1892 da Arturo e da Santa Papini. Studiò all'Accademia di belle arti di Firenze, dove si diplomò nel 1914 e [...] della scultura nazionale: tra le sue prime opere si ricorda il monumento ai Caduti (gruppo bronzeo), realizzato nel 1922 a Portoferraio, nell'isola d'Elba.
Nello stesso anno partecipò ad un concorso bandito dal governo del Siam, aperto ad artisti in ...
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DORIA, Antonio Alessandro
Vincenzo Fannini
Nacque a Genova il 16 ag. 1851 da Nicola. Dopo aver ottenuto il 15 luglio 1867 il diploma del corso amministrativo commerciale presso l'Istituto tecnico di [...] fu nominato applicato nel 1870.
Nel 1875 il D., in quel momento impiegato presso il bagno penale di Portoferraio, pubblicava sulle pagine della Rivista di discipline carcerarie - fondata e diretta dall'allora direttore generale delle carceri italiane ...
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BOLZON, Pio
Valerio Giacomini
Nacque ad Asolo (Treviso) il 20 luglio 1867 da Antonio e Chiara Fietta; iscrittosi nel 1885 alla facoltà di scienze dell'università di Padova, fu per due anni allievo di [...] del fiore delle Rosacee, sotto la guida di F. Delpino. Si dedicò all'insegnamento secondario nella scuola tecnica di Portoferraio, poi in quella di Carrara, tornò quindi a Padova come insegnante nel seminario vescovile e assistente, per la durata ...
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DEL BORRO, Alessandro
Gino Benzoni
Nacque il 25 apr. 1600 ad Arezzo, in una famiglia di lontana ascendenza milanese, quivi riparata, dopo varie vicissitudini connesse col suo proclamato ghibellinismo, [...] arme d'un certo credito (combatté al soldo dell'Impero in Ungheria divenendo capitano; in Toscana ebbe incarichi di sovrintendenza a Portoferraio, nella fortezza del Belvedere, e in altre località) e dilettante di poesia. Suo vanto l'invenzione d'uno ...
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