CAMBIASO, Domenico Pasquale
Franco Sborgi
Nacque a Genova il 5 febbr. 1811 da Bartolomeo e Maddalena (anch'essa una Cambiaso), entrambi di facoltosa famiglia patrizia.
Dopo aver studiato in un primo [...] e autore di apparati decorativi. Si trasferì quindi a Napoli, dove fa forse in contatto con la cosiddetta "scuola di Posillipo".
Tornato a Genova, si dedicò alla pittura vedutistica e saltuariamente a quella di paesaggio: scelta che sarà del resto ...
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Ingegnere e architetto romano dell'epoca di Augusto. Fu incaricato da Agrippa d'importanti lavori nel territorio di Pozzuoli. È opera sua la galleria, di un chilometro di percorso (la cosiddetta Grotta [...] passo di Strabone che ne parla) la galleria che unisce Napoli con Pozzuoli, lunga 689 metri: la cosiddetta Grotta vecchia di Posillipo. Un'iscrizione di Pozzuoli (corp: Inscr. Lat., X, 1614) ne riferisce il nome al completo: L. Cocceius L. C. Postumi ...
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Pittore paesista e litografo, nato a Massa Lombarda il 20 febbraio 1784, morto a Roma il 5 luglio 1852. Scolaro a Bologna di Vincenzo Martinelli, dallo studio dei paesisti fiamminghi passò a quello della [...] pittoreschi dell'Umbria e del Lazio (Cascate delle Marmore, Castel Gandolfo, Lago d'Albano) o della Campania (Grotte di Posillipo), si dedicò anche al paesaggio d'invenzione, come nella Maledizione di Caino e nella Morte di Pia dei Tolomei, ispirata ...
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Poeta latino (n. 25 d. C. - m. 101 d. C.). Secondo Plinio il Giovane, S. I. avrebbe fatto il delatore sotto Nerone, che (68) lo fece console; ma si riabilitò, fu amico di Vitellio e proconsole d'Asia sotto [...] lasciò morire di fame. Aveva un cospicuo patrimonio e molte ville, fra cui una che era stata di Cicerone e una a Posillipo (che comprendeva il sepolcro di Virgilio). Ci è pervenuto intero il poema epico Punica, in 17 libri, che egli compose dopo il ...
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Poligrafo e poeta. Nato a Rimini nel 1753, a sedici anni vestì l'abito di monaco olivetano, ma poco dopo scappò in Ungheria e si fece militare. Rientrato in patria e nell'ordine, fu mandato lettore a Montoliveto [...] Napoli, dove fu professore di storia nell'Accademia di Marina, gl'ispirò le rime più belle, specialmente il famoso Addio a Posillipo. Dopo un decennio circa, recatosi a Vienna, ottenne di svestire l'abito monastico, e divenne abate, e come il Frugoni ...
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CARELLI, Raffaele
Oreste Ferrari
Quintogenito del pittore Gabriele Settimio Carella, nacque a Monopoli il 24 sett. 1795, e fu il primo, della famiglia ad avere veramente notevole statura artistica. [...] pittura in Napoli e Sicilia, dalla fine del 1600 a noi, Napoli 1859, pp. 233 s.; S. Ortolani, La scuola di Posillipo, Bergamo 1934, pp. n.n.; S. Ortolani-F. De Filippis, Ilpaesaggio nella pittura napoletana dell'Ottocento (catal.), Napoli 1936, pp ...
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VERTUNNI, Achille
Palma Bucarelli
Pittore, nato a Napoli il 27 marzo 1826, morto a Roma il 20 giugno 1897. Studiò all'Accademia napoletana dapprima col Fergola, poi col Bonolis. Partecipò con ardente [...] già l'arte a Napoli, col Palizzi e il gruppo dei giovani che con a capo G. Gigante formarono la scuola di Posillipo, esprimeva un nuovo sentimento del paesaggio. A questi si unì il V., sensibile alla poesia e alla bellezza della natura. Il trapasso ...
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DE FRANCESCO, Beniamino
Stefano Marconi
Nato a Barletta intorno al 1815, secondo i cronisti dell'epoca si recò in giovane età a studiare pittura a Napoli. Dai documenti dell'archivio allievi dell'accademia [...] romantica nella Toscana granducale..., a cura di G. Marchini-S. Pinto, Firenze 1972, pp. 102, 194 s.; R. Causa, La Scuola di Posillipo, in Storia di Napoli, IX, Napoli 1972, pp. 783, 819; P. Ricci, Arte e artisti a Napoli (1800-1943), Napoli 1981, pp ...
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PRATELLAI, Attilio
Alfonso De Romanis
Pittore, nato a Lugo (Ravenna) il 10 aprile 1856, vivente a Napoli, ove si recò fin dalla prima giovinezza, esclusivamente dedito a pittura di paesaggio. La sua [...] carattere dei piccoli preziosi paesaggi dipinti occasionalmente da Antonio Mancini giovane, che alle locali tradizioni della scuola di Posillipo. Tutto ciò che il P. fece di meglio in seguito, senza fretta o stanchezza, senza preoccupazioni pratiche ...
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Le arti figurative
Paolo Serafini
A pochi anni dall’unificazione la realtà delle arti figurative si rivela articolata e complessa. Si iniziano a distinguere, infatti, i segnali di rinnovamento in più [...] del 1861 e acquistata da Vittorio Emanuele II.
Negli anni Cinquanta manteneva intatto vigore, ancorché epigonale, la scuola di Posillipo. Iniziata nel 1816, con l’arrivo dell’olandese Anton Sminck Pitloo a Napoli, sarebbe terminata con la fine della ...
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verismo
s. m. [der. di vero]. – 1. Tendenza e corrente letteraria italiana dell’ultimo Ottocento e del primo Novecento caratterizzata, nella tematica, dalla rigorosa rispondenza alla realtà effettiva delle situazioni e dei fatti, degli ambienti...
verso2
vèrso2 (tronc. poet. vèr o vèr’) prep. [lat. vĕrsus o vĕrsum]. – Si unisce direttamente al sostantivo o pronome (v. il monte, v. tutti), ma ha per lo più dopo di sé la prep. di davanti a pronome personale (v. di me) e spesso anche dimostrativo...