Croce e il concetto di progresso
Carlo Altini
Il pensiero filosofico di Benedetto Croce costituisce una delle poche testimonianze a favore di un’interpretazione positiva dell’idea di progresso durante [...] » (Teoria e storia della storiografia, cit., pp. 57 e segg.; Logica come scienza del concetto puro, 1909, a cura di C. Farnetti, 1996 che Croce chiama progresso, che coincide con la «positività» della storia. Qui il giudizio pratico coincide con ...
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La polemica di Croce con Francesco De Sarlo
Cristiano Sabino
In una lettera del 22 aprile 1907, Croce informa l’amico e collaboratore Giuseppe Lombardo-Radice della sua decisione di «non dare tregua [...] e promotore:
Si usciva, allora, da mezzo secolo di naturalismo e positivismo e si era accumulata la materia di innumeri problemi che la logica naturalistica e l’agnosticismo positivistico non avevano, non che affrontati, neppure sospettati ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Elisabetta Bartoli
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Le detective story nascono nella seconda metà dell’Ottocento nei primi tre stati nazioni [...] i campi del sapere. Sotto il fenomeno denominato positivismo si assiste a un fiorire di ricerche (storiche, caso dell’unico tipo di storia a cui le stretti leggi della logica sono applicabili, nessuno si prende la briga di applicarle, o addirittura ...
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Croce e il neokantismo
Massimo Ferrari
Croce e Cassirer
Nel 1943 Benedetto Croce scriveva una recensione del volume Zur Logik der Kulturwissenschaften di Ernst Cassirer, pubblicato nell’esilio svedese [...] come scienza del concetto puro, 19649, pp. 140-46). Del resto, proprio nella Logica Croce dichiarava senza mezzi termini che neocriticismo e positivismo potevano in sostanza considerarsi identici, condividendo entrambi lo spirito antispeculativo e l ...
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Augusto Cerri
Abstract
La ragionevolezza è criterio di valutazione delle decisioni umane alla stregua di principi comunemente consentiti e di una metodologia pur essa condivisa. Nel diritto i principi [...] giuridico si insinua fin anche nell’epistemologia (cfr. Dewey, J., Metodo logico e diritto, 1924-25; S. Toulmin, The uses of Argument, in Diritto romano attuale, 2001, 21 ss.). Lo stesso positivismo, nei suoi sviluppi più attenti, non lo ha mai ...
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Gli sviluppi della scuola di Gentile: da Armando Carlini a Ugo Spirito
Alessandra Tarquini
La prima generazione attualista
Dopo aver insegnato in diversi licei italiani, nell’ottobre 1906 Giovanni Gentile [...] e a manifestazioni di indiscutibile valore», non aveva capito il positivismo e la scienza e non aveva avuto «occhi per tutte nel 1952 tradusse e curò l’edizione italiana di Il pensiero logico e l’anno successivo Che cos’è la metafisica?. Da questo ...
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Antonello Ciervo
Abstract
Viene esaminato l’istituto giuridico del diritto di resistenza in una prospettiva costituzionalistica che tenga conto anche della più generale riflessione giusfilosofica sull’argomento. [...] “autorità” e “violenza” non è soltanto un problema di logica giuridica o di grammatica, ma una questione di prospettiva storica (così governanti un valore più radicale e vincolante, la cui “positività”, tuttavia, nell’atto in cui è negata dalla ...
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Croce e la critica stilistica
Alfredo Stussi
Stilistica e linguistica
Tra la fine dell’Otto e l’inizio del Novecento la stilistica come educazione al bello stile viene riproposta in forme notevolmente [...] su base non solo sintattica uno stile analitico-logico e uno stile sintetico-artistico, categorie che utilizza e lo stile hanno preso forma nuova e ben più matura in Positivismo e idealismo nella scienza del linguaggio […] (Problemi di estetica, 1° ...
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Gentile e Spaventa
Jonathan Salina
Nell’operazione, culturale e teorica, messa a punto da Giovanni Gentile a partire dal secondo decennio del Novecento, l’importanza rivestita dalla dottrina di Bertrando [...] di Georg Wilhelm Friedrich Hegel, tra la fenomenologia e la logica. Vale a dire: tra la conoscenza operata dal singolo forte (1874) – prenda l’aspetto di un confronto con positivismo, empirismo e persino con la psicologia fisiologica del tempo; un ...
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DE FRANCISCI, Pietro
Carlo Lanza
Nacque a Roma il 18 dic. 1883 da Virginio, ispettore presso il ministero di Agricoltura, Industria e Commercio, di antica ascendenza altoatesina, e da Ester Calegari.
Morto [...] sistemazione che ricongiunga le sue diverse parti e le ordini in logica ed armonica unità; sia per una ragione pratica, in precedenti, ispirati "alle dottrine dell'evoluzionismo e del positivismo giuridico", e la nuova fase portata sull'analisi dei ...
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positivismo
poṡitivismo s. m. [dal fr. positivisme, der. di positif «positivo»]. – 1. Complesso orientamento filosofico, sorto in Francia nella prima metà del 19° secolo e poi diffusosi in tutta Europa assumendo caratteristiche diverse in...
empirismo
s. m. [der. di empirico]. – 1. a. L’essere empirico, privo cioè di validi fondamenti scientifici: l’e. di certi sistemi, di certi metodi. b. Pratica medica di persone non qualificate, che si fonda soltanto sull’esperienza comune...