Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
La cultura economica (1850-1950)
Riccardo Faucci
Questi cento anni segnano l’ascesa e il declino della scuola economica italiana: una scuola che presenta caratteristiche proprie pur all’interno di un [...] decennio di preparazione (1850-60), si apre il sessantennio dell’Italia liberale, che vide dapprima una prevalenza in economia del positivismo evoluzionistico, poi – dal 1890 al 1920 circa – i trent’anni d’oro del marginalismo, con i grandi nomi di ...
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GONELLA, Guido
Ugo LEONE
Mario BENDISCIOLI
Professore, giornalista e uomo politico, nato a Verona il 18 settembre 1905. Fin da studente fu attivo nel movimento cattolico. Laureato in giurisprudenza [...] diritto, che insegnò poi per incarico nelle università di Pavia e Bari, insistendo nella critica del positivismo giuridico e dell'idealismo hegeliano e nella rivendicazione del diritto naturale. Contemporaneamente svolgeva attività giornalistica nell ...
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DANDOLO, Giovanni
Patrizia Guarnieri
Nacque a Borgoricco (Padova) il 29 luglio 1861.
Fin dai primi studi fu amico fraterno di Luigi Friso, futuro rettore del collegio Ghislieri di Pavia ed esperto in [...] . 1908, in Atti della R. Acc. Peloritana, CLXXXIII-CLXXXIV (1909-1910), vol. XXIV, pp. 59-91, specie p. 81; L. Limentani, Il positivismo italiano, in Logos, VII (1924), pp. 1-38, Specie pp. 9 s.; Encicl. Italiana, Roma 1931, XII, ad vocem; G. Alliney ...
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Vienna, Circolo di (Wiener Kreis)
Vienna, Circolo di
(Wiener Kreis) Associazione di filosofi e scienziati che si riunirono attorno a Schlick, prof. di filosofia della natura presso l’univ. di Vienna, [...] dal 1924 sino al 1938. Il circolo di V. può essere considerato come il contesto storico-ambientale in cui si sviluppò il positivismo logico (➔). Nucleo del Circolo di V. furono le riunioni organizzate a partire dal 1907 da Hahn, P. Frank, von Mises e ...
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scienza Insieme delle discipline fondate essenzialmente sull’osservazione, l’esperienza, il calcolo, o che hanno per oggetto la natura e gli esseri viventi, e che si avvalgono di linguaggi formalizzati.
In [...] , e le s. naturali sono nuovamente assoggettate al primato della pura speculazione.
Nella seconda metà del 19° sec. il fondatore del positivismo A. Comte e il teorico della logica induttiva J.S. Mill sostennero la superiorità metodica delle s. esatte ...
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MALATESTA, Errico
Giampietro Berti
Nacque a Santa Maria Capua Vetere, in Terra di Lavoro, il 4 dic. 1853 da Lazzarina Rastoin e Federico. Dopo aver compiuto gli studi ginnasiali in un collegio diretto [...] sua dottrina: degne di considerazione, sotto questo profilo, paiono le sue riflessioni sul fallibilismo epistemologico e il positivismo scientifico. Sul piano strategico, si prospetta l'idea che la rivoluzione, alla quale gli anarchici parteciperanno ...
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Negulescu, Petre Paul
Filosofo romeno (n. Ploeşti 1872 - m. 1951). Fu deputato e ministro della Pubblica istruzione (1920 e 1926); prof. di storia della filosofia nelle univv. di Laşi (dal 1896) e di [...] Titu Maiorescu, di cui era stato allievo all’univ. di Bucarest. Il suo pensiero è informato ai principi del positivismo. Le sue opere principali sono: Filozofia Renaşterii («La filosofia del Rinascimento», 3 voll., 1910-14); Geneza formelor culturii ...
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Filosofo, nato a Sambiase (Catanzaro) il 1° maggio 1834, morto a Napoli il 22 dicembre 1884. Dopo aver insegnato nel liceo di Maddaloni, fu dal 1862 professore all'università di Bologna, donde passò nel [...] inaugurava in Italia l'età dell'empirizzante neokantismo (tipico, per l'intensificarsi della tendenza all'empirismo e quasi al positivismo, il divario fra le due edizioni, del 1877 e del 1880, del suo manuale scolastico Elementi di filosofia, di ...
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Filosofo e metapsichista (Radzyn 1850 - Varsavia 1918), prof. di psicologia nell'univ. di Leopoli, fu uno dei capi della scuola positivista polacca; condirettore (dal 1907) dell'Institut général psychologique [...] , vanno ricordate quelle su alcune medium e quelle sulla suggestione mentale. Opere principali: Wstęp i pogląd agólny na filozofię pozytywną ("Introduzione e concetti generali della filosofia del positivismo", 1872); De la suggestion mentale (1887). ...
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Giurista francese (Libourne 1859 - Bordeaux 1928). Ha insegnato nelle univ. di Caen e di Bordeaux. Fortemente influenzato dalla filosofia positivistica di Comte e dalla sociologia di Durkheim, è stato [...] , in particolare, sul concetto di diritto soggettivo e sull’idea – di cui furono i massimi teorizzatori gli esponenti del positivismo giuridico tedesco C.F. von Gerber, P. Laband e G. Jellinek – dello Stato come persona giuridica sovrana.
Tra le ...
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positivismo
poṡitivismo s. m. [dal fr. positivisme, der. di positif «positivo»]. – 1. Complesso orientamento filosofico, sorto in Francia nella prima metà del 19° secolo e poi diffusosi in tutta Europa assumendo caratteristiche diverse in...
positivista
poṡitivista agg. e s. m. e f. [der. di positivismo] (pl. m. -i). – 1. Che, o chi, segue il positivismo, come dottrina filosofica e come orientamento metodologico: un filosofo p.; i p. francesi, inglesi. Come agg., con il sign....