Psicologo e filosofo (Francoforte sul Meno 1862 - Wiesbaden 1950). Fu dapprima professore di psichiatria e neuropatologia alle università di Jena (dal 1892), Utrecht (dal 1900), Halle (nel 1903), Berlino [...] filosofia, che insegnò (1907-30) all'univ. di Halle. La sua filosofia, che è uno sforzo di svolgere il positivismo psicologico in un idealismo neokantiano, ha come concetto fondamentale il "binomismo", secondo il quale la conoscenza deve trovare nel ...
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Studiosa di estetica (New York 1895 - Old Lyme, Connecticut, 1985). Ha insegnato in varie università degli USA e dal 1954 al Connecticut College. Pur risentendo l'influenza del pensiero americano contemporaneo, [...] dell'estetica, sviluppando spunti della filosofia delle forme simboliche di E. Cassirer. Contrapponendosi alle concezioni linguistiche del neo-positivismo, L. sostiene nella sua opera principale Philosophy in a new key (1942; trad. it. 1972) una più ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Stato, Chiesa, questione sociale
Michele Ciliberto
Tutti ricordano la famosa battuta di Massimo d’Azeglio: ora che è fatta l’Italia, occorre fare gli italiani. Ma, formatosi lo Stato nazionale, il primo [...] . 375).
Introducendo nel 1982 un importante volume su Scienza e filosofia nella cultura positivistica, Antonio Santucci osservava che il positivismo era diventato per un lungo tratto di tempo «un pezzo da museo» e che nel museo era restato anche dopo ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Il neoilluminismo italiano
Massimo Mori
Un’esperienza breve e coraggiosa
Sebbene sia preceduta da un lungo periodo di gestazione, del quale è difficile determinare l’ampiezza, sia cronologica sia geografica, [...] si vuole proporre come «uno scienziato che collabora con tutta l’umanità a costruire il sapere degli uomini» (Idealismo e positivismo, cit., p. 119).
Meno chiaro, invece, fu sin dall’inizio il ruolo che la scienza doveva svolgere nei confronti della ...
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Filosofo del diritto italiano (Bologna 1878 - Genova 1970), figlio di Giulio Salvatore; prof. di filosofia del diritto nelle univ. di Ferrara (1904), Sassari (1906), Messina (1909), Bologna (1911), Roma [...] del diritto. È autore di numerose opere in cui è riaffermata l'idea del diritto naturale, contro il positivismo. Scritti principali: Il sentimento giuridico (1902); I presupposti filosofici della nozione del diritto (1905); Il concetto del diritto ...
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VARISCO, Bernardino
Pantaleo Carabellese
Filosofo. Nato a Chiari (Brescia), il 20 aprile 1850, ivi morto il 21 ottobre 1933. La famiglia, "molto religiosa e aliena da ogni setta, era italianamente patriottica". [...] Dio del sentimento ci risulta nella ragione almeno come assoluto Pensiero che è assoluto Essere.
Il V. così è fuori del positivismo, ma non per questo è senz'altro in quell'idealismo neohegeliano che ha dichiarata la ribellione e mossa la lotta e che ...
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BARTOLOMEI, Alfredo
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Nacque il 10 marzo 1874 a Sant'Angelo dei Lombardi (Avellino), da Luigi e da Rosa Lembo. Avviatosi agli studi di giurisprudenza, si laureò a Bologna nel 1896. Il suo primo lavoro, [...] fondamentali dell'etica di R. Ardigò e le dottrine della filosofia scientifica,mostra la sua iniziale adesione al positivismo. Negli amii successivi il B., attraverso una più larga conoscenza dei sistemi filosofico-giuridici tedeschi dello Stamniler ...
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Scrittore italiano (Firenze 1881 - ivi 1956). P. fu parte viva del movimento letterario, filosofico e politico, che ai primi del Novecento promosse da Firenze lo svecchiamento della cultura e della vita [...] di Gian Falco), rivista vivacemente combattiva, che divenne presto uno dei più notevoli organi di reazione al positivismo filosofico e letterario in nome dei valori dello apirito, divulgatore in Italia di contemporanei movimenti filosofici stranieri ...
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Filosofo tedesco, nato a Ilsenburg il 18 luglio 1852 e morto in America l'11 febbraio 1919. Dopo aver studiato nelle università di Strasburgo e di Tubinga, si stabilì a Chicago, ove fondò nel 1890 la rivista [...] . Promosse la cultura filosofica in America con edizioni e traduzioni di molte opere straniere. Seguace del positivismo, non ne accettò tuttavia le estreme conseguenze antimetafisiche; e tentò di superare il particolarismo della scienza risalenti ...
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Legalità, principio di
Pier Paolo Portinaro
Introduzione
Principio di legalità è un'espressione tecnica del linguaggio giuridico, in base alla quale si designa la subordinazione dei poteri pubblici [...] si fa riferimento non è la stessa della formula opposta rex facit legem, che è alla base di quella concezione del positivismo giuridico cui Hobbes darà dignità teorica in epoca moderna. Qui, infatti, non vi può essere dubbio sul fatto che da un ...
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positivismo
poṡitivismo s. m. [dal fr. positivisme, der. di positif «positivo»]. – 1. Complesso orientamento filosofico, sorto in Francia nella prima metà del 19° secolo e poi diffusosi in tutta Europa assumendo caratteristiche diverse in...
positivista
poṡitivista agg. e s. m. e f. [der. di positivismo] (pl. m. -i). – 1. Che, o chi, segue il positivismo, come dottrina filosofica e come orientamento metodologico: un filosofo p.; i p. francesi, inglesi. Come agg., con il sign....