Attività di pensiero che attinge ciò che è costante e uniforme al di là del variare dei fenomeni, con l’ambizione di definire le strutture permanenti della realtà e di indicare norme universali di comportamento.
Definizioni
La [...] f. è dunque comprendere ciò che è stato: «la filosofia è il proprio tempo appreso col pensiero».
F. e scienza nel positivismo
Per A. Comte la f. è in primo luogo riflessione sul sapere e quindi analisi delle tendenze e delle tecniche delle varie ...
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In senso oggettivo, il complesso di norme giuridiche, che comandano o vietano determinati comportamenti ai soggetti che ne sono destinatari, in senso soggettivo, la facoltà o pretesa, tutelata dalla legge, [...] fondamentali tratti dal d. positivo e presuntivamente validi per ogni ordinamento giuridico.
Nella seconda metà del 19° sec., il positivismo giuridico segnò un momento di svolta nell’evoluzione del d., in particolare in Germania. C.F. von Gerber, P ...
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Filosofo italiano (n. Casteldidone, Cremona, 1828 - m. suicida a Mantova nel 1920). Sacerdote, nel 1871 smise l'abito talare e dal 1881 al 1920 insegnò storia della filosofia all'univ. di Padova, divenendo [...] aspetti di un'unica realtà oggettiva, che si evolve dall'indistinto al distinto. Tra le opere, La morale dei positivisti (1878) e L'unità della coscienza (1898).
Vita
Sacerdote (1851), insegnante (1852-67) nel seminario di Mantova, canonico (1863 ...
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Disciplina che studia i processi dell’educazione e della formazione umana.
Con il termine pedagogo si intende il precettore, l’istitutore, la persona a cui è affidata l’educazione di un fanciullo. In origine [...] ’educazione cattolica, della tradizione dogmatica e dell’autorità della Chiesa con l’autonomia della coscienza del credente.
Positivismo e idealismo
Con il positivismo della seconda metà del 19° sec. (A. Comte in Francia; H. Spencer, A. Bain, T.H ...
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Biologo, paleontologo e sociologo (Joliet, Illinois, 1841 - Washington 1913). Fortemente influenzato dal positivismo di A. Comte e dalle teorie evoluzionistiche di H. Spencer, elaborò una sociologia sistematica, [...] che concepì come scientia scientiarum. Da notare in particolare la sua convinzione della natura psicologica delle forze sociali e l'ammissione, in contrapposizione a Spencer e a S. Summer, della direzionalità ...
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Filosofo positivista, nato a Montpellier il 19 gennaio 1798, morto a Parigi il 5 settembre 1857. Di famiglia cattolica e realista, dopo aver frequentato il liceo e il politecnico a Montpellier, si recò [...] per epigrafe il motto: L'amour pour principe, l'ordre pour base, le progrès pour but. Nel 1848 fondò una società positivista e una specie di chiesa che riconosceva nell'umanità la divinità nuova e nel C. il suo maggior sacerdote. Fu pubblicato un ...
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oggettivismo
Ogni concezione che, ammettendo l’esistenza oggettiva di una realtà materiale (materialismo, positivismo, ecc.), o ideale (trascendentismo, realismo, ecc.) subordini a essa l’attività del [...] soggetto, dal punto di vista tanto della conoscenza quanto dell’azione. Storicamente l’o. ha costituito il carattere dominante della filosofia europea dalle origini greche sino all’empirismo di Hume e ...
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Spiegazione e comprensione
Raymond Boudon
Introduzione
I termini 'spiegazione' e 'comprensione', ai quali si deve aggiungere 'interpretazione', hanno una notevole importanza nel dibattito sulle scienze [...] in parte giusti. Il fatto che lo si riconosca e che allo stesso tempo si riconosca l'importanza delle esigenze del positivismo spiega come mai la querelle non ricompaia oggi che ai margini della comunità scientifica.In effetti, se le scienze umane si ...
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Filosofo (Londra 1817 - ivi 1878), uno dei più versatili rappresentanti dell'evoluzionismo e del positivismo darwiniano e spenceriano. È nota la sua unione con la scrittrice George Eliot (v.), durata dal [...] 1854 fino alla morte. Opera principale: Problems of life and mind (4 voll., 1874-79) ...
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positivismo
poṡitivismo s. m. [dal fr. positivisme, der. di positif «positivo»]. – 1. Complesso orientamento filosofico, sorto in Francia nella prima metà del 19° secolo e poi diffusosi in tutta Europa assumendo caratteristiche diverse in...
positivista
poṡitivista agg. e s. m. e f. [der. di positivismo] (pl. m. -i). – 1. Che, o chi, segue il positivismo, come dottrina filosofica e come orientamento metodologico: un filosofo p.; i p. francesi, inglesi. Come agg., con il sign....