La civilta islamica: antiche e nuove tradizioni in matematica. Filosofia della matematica
Roshdi Rashed
Filosofia della matematica
Gli storici della filosofia islamica dimostrano un interesse molto [...] in quanto tale. Se a tali esigenze si aggiunge una concezione dei rapporti fra scienza e filosofia mutuata dal positivismo dilagante, si può comprendere meglio l'origine di questa profonda indifferenza degli storici della scienza verso tali tematiche ...
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società Insieme di individui o parti uniti da rapporti di varia natura, tra cui si instaurano forme di cooperazione, collaborazione e divisione dei compiti, che assicurano la sopravvivenza e la riproduzione [...] è consolidata e diffusa, è stata oggetto di numerose critiche, dirette a contrastare la visione ottimistica propria del positivismo. Già Marx aveva messo in evidenza le contraddizioni interne del capitalismo e l’inevitabile acutizzarsi del contrasto ...
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Il tema dei d. è stato trattato nella Enciclopedia Italiana, nelle voci dichiarazioni dei diritti (XII, p. 760) firmata da G. Solazzi, e diritti umani nell'App. II (i, p. 786), redatta da G. Capograssi. [...] secondo l'assetto ideologico e materiale del sistema giuridico vigente. In un sistema di diritto ispirato ai principi del positivismo giuridico, i d. sono costituiti solo per via di normazione positiva, dato che ogni altra pretesa non positivizzata ...
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anima
Anna Lisa Schino
La parte non corporea dell'uomo
La parola anima deriva dal greco ánemos "vento", "soffio" e quindi "respiro". Dal significato originario, che mette in relazione la vita con la [...] Spirito assoluto vero e proprio, come arte, religione e filosofia.
Positivismo e materialismo. Nel corso dell'Ottocento e del Novecento, correnti filosofiche positiviste e materialiste hanno escluso la realtà dell'anima, considerando la discussione ...
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BONATELLI, Francesco
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Nato a Iseo (Brescia) il 25 apr. 1830 da Filippo, commissario distrettuale, e da Elisabetta Bocchi, rimase in tenera età orfano di padre. Dal 1842 iniziò gli studi ginnasiali [...] . Teso da un lato a confutare le dottrine idealistiche, dall'altro fu soprattutto preoccupato delle insidie del positivismo; volle così utilizzare i metodi della ricerca sperimentale e i sussidi delle scienze naturali e positive a sostegno ...
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verità
Stefano De Luca
Un’insopprimibile esigenza dell’uomo
La verità è un concetto assai difficile da definire in modo univoco, ma di cui non possiamo fare a meno. Qualsiasi tipo di discorso – da quello [...] è l’Assoluto.
Una versione della teoria della verità come coerenza è presente anche in alcuni esponenti del neopositivismo (positivismo e neopositivismo), come Otto Neurath, secondo il quale la verità di un enunciato consiste nel suo essere coerente ...
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Fisiognomia
Patrizia Magli
Fisiognomia o fisiognomonia (dal greco ϕυσιογνωμονία, tardo ϕυσιογνωμία, composto di ϕύσις, "natura", e tema di γιγνώσκω, "conoscere") è il nome della disciplina parascientifica [...] tratta di una topologia simbolica che attraversa tutta la fisiognomia antica e rinascimentale per arrivare, in pieno positivismo, alla frenologia. Nell'Ottocento, infatti, la localizzazione cerebrale delle funzioni psichiche postulata da F.J. Gall si ...
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DELLA VALLE, Guido
Franco Cambi
Nato a Napoli il 25 genn. 1884, da una famiglia di salde tradizioni culturali (il padre, Antonio, era professore di anatomia comparata presso l'università; la madre, [...] critico" infatti, il D. si inseriva in quella corrente neocriticista che, ricongiungendosi all'insegnamento kantiano, si oppose al positivismo e all'idealismo in nome del duali.smo gnoseologico e di una concezione trascendentale dei valori. In questo ...
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D'ERCOLE, Pasquale
Franco Cambi
Nacque a Spinazzola, in provincia di Bari, il 23 dic. 1831 da Giovanni. Compiuti i primi studi nel paese natale, poi quelli superiori in seminario a Molfetta, nel 1848-49 [...] " della tradizione hegeliana in Italia, prima della "rinascita neo-idealistica" che, ora attraverso il contatto col positivismo, ora attraverso un recupero dello spiritualismo, attuarono "riforme" del pensiero hegeliano che ne vennero, in sostanza ...
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Virtù eminentemente sociale che consiste nella volontà di riconoscere e rispettare i diritti altrui attribuendo a ciascuno ciò che gli è dovuto secondo la ragione e la legge. In altre accezioni, il potere [...] l’uguale diritto negli altri. Nel 20° sec. si sono svilup;pate posizioni o di reazione a tale concezione positivista, con il ritorno a formulazioni kantiane o idealistiche, o di rinuncia a una definizione filosofica di g., identificata talvolta ...
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positivismo
poṡitivismo s. m. [dal fr. positivisme, der. di positif «positivo»]. – 1. Complesso orientamento filosofico, sorto in Francia nella prima metà del 19° secolo e poi diffusosi in tutta Europa assumendo caratteristiche diverse in...
positivista
poṡitivista agg. e s. m. e f. [der. di positivismo] (pl. m. -i). – 1. Che, o chi, segue il positivismo, come dottrina filosofica e come orientamento metodologico: un filosofo p.; i p. francesi, inglesi. Come agg., con il sign....