COLAUTTI, Arturo
Sergio Cella
Nacque il 9 ott. 1851 a Zara (Dalmazia) da Francesco e da Luisa Couarde, ultimo di quattro figli.
Il padre, ingegnere friulano, era un rigido funzionario del Catasto; la [...] edizioni e redazioni successive - è un tipico documento della moda letteraria dell'epoca, di transizione fra romanticismo e positivismo. Espone la vicenda d'un medico scienziato, che sposa per salvarla dalla miseria e dalla morte la figlia d ...
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Poeti minori dell'Ottocento. Tomo I
Luigi Baldacci
Una strana impressione potrebbe fare al lettore (e intendiamo anche quello più avvertito) sentir dire che questa poesia minore dell'Ottocento, presa [...] filosofica) del Settecento illuminista, e il Prati impostava invece uno sconsolato bilancio dell'esperienza soprattutto scientifica del positivismo trionfante.
Il rapporto storico è dunque un altro, anche se l'aspetto contenutistico delle due «schede ...
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CECCHI, Emilio
Felice Del Beccaro
Nato a Firenze il 14 luglio 1884 da Cesare - d'origine campagnola, lavorava in un negozio di ferramenta - e da Marianna Sani, secondo di sei figli, trascorse l'infanzia [...] , Milano 1954, pp. 357-60). Si trattava comunque di una prosa ancora incerta, faticosa, nella quale, avverso il positivismo, affermava la sublimazione delle anime mediante le arti, ritenute interdipendenti con a capo la musica, dalla quale la poesia ...
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BROCCHI, Virgilio
Renato Bertacchini
Discendente da nobile e cospicua famiglia di Bassano del Grappa, nacque il 19 genn. 1876 da Ippolito e da Emilia Lanza a Orvinio (Rieti). Studente di ginnasio a [...] e le idee dominanti del B. in questo periodo. Socialismo in politica ("il socialismo fu per me una religione"), positivismo alla Roberto Ardigò in filosofia; e in religione un modernismo mistico-utopistico, derivato in parte dal Fogazzaro del Santo ...
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CANNA, Giovanni
Piero Treves
Nato a Casale Monferrato il 20 dic. 1832, di famiglia agraria facoltosa, ma gens de robe (ilpadre, Carlo, era magistrato nel mandamento di Gabiano, dove possedeva terre), [...] il C., la filologia dell'età romantica e dell'idealismo, e nulla aveva perciò di comune con la filologia del positivismo, importata poi di peso e ad occhi chiusi fra noi, il C. asseriva, peraltro, la necessità di consertare "l'interpretazione ...
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GARGIULO, Alfredo
Domenico Proietti
Nacque a Napoli il 2 maggio 1876 da Antonio e Maria Banchieri, in una famiglia di modeste condizioni. Fu avviato agli studi tecnici, terminati i quali, nel 1895, [...] nei confronti del Croce e della sua rivista, ma esso è, tuttavia, chiaramente avvertibile nella recensione alla traduzione italiana di Positivismo e idealismo nella scienza del linguaggio di K. Vossler (in La Cultura, XXVII [1908], pp. 705-708) e in ...
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romanzo
Emanuela Bufacchi
Narrare vicende, costruire intrecci
Il romanzo realizza un’attitudine propria dell’uomo: quella di raccontare. Ma affinché sia possibile parlare di romanzo è necessario che [...]
Il romanzo del Novecento risente della mutata condizione ideologica e sociale del nuovo secolo: la crisi del positivismo, la consapevolezza degli aspetti contraddittori della vita, l’interesse per la coscienza umana, la scoperta dell’inconscio ...
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CHIARA, Bernardo
Giuliana Scudder
Nacque il 28 apr. 1863 in Vauda di Front, piccolo comune del Canavese, da Giacomo e Anna Maria Massa. La famiglia aveva lasciato la gestione della rivendita di sale [...] le sue idee sul romanzo, già apparse nel 1891: ora la funzione dello scrittore non era più interpretata alla luce del positivismo, ma di un idealismo cristiano; e del resto anche nei romanzi, da Don Mario a CasaRaymondi, a Le avventure di Paolo ...
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Giovanni Pascoli: Opere, Tomo I
Maurizio Perugi
Scopo primario di questa antologia non è introdurre all'apprezzamento della 'poesia' del Pascoli o, peggio ancora, analizzare il suo sistema simbolico [...] e l'esperienza condotta sul Pascoli latino, ossia in una zona più di ogni altra proclive alle tentazioni di un positivismo tuttora imperante in filologia classica, ha in proposito valore paradigmatico - che per il Pascoli, più che per qualsiasi altro ...
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FERRAZZI, Giuseppe Iacopo
Paolo Preto
Nato a Cartigliano (Vicenza) il 19 marzo 1813, da Michele Pio, agente comunale, e Maria Bertoncello, entrò in seminario a dieci anni e fu ordinato sacerdote il [...] con una dedizione che non scemò neppure al declinare delle forze fisiche.
Spiritualista, e quindi ostile al montante positivismo pedagogico, fu un vero e proprio missionario dell'istruzione popolare, unico mezzo per sconfiggere l'ignoranza, nemica ...
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positivismo
poṡitivismo s. m. [dal fr. positivisme, der. di positif «positivo»]. – 1. Complesso orientamento filosofico, sorto in Francia nella prima metà del 19° secolo e poi diffusosi in tutta Europa assumendo caratteristiche diverse in...
positivista
poṡitivista agg. e s. m. e f. [der. di positivismo] (pl. m. -i). – 1. Che, o chi, segue il positivismo, come dottrina filosofica e come orientamento metodologico: un filosofo p.; i p. francesi, inglesi. Come agg., con il sign....