Filosofo (Fürstenwalde 1837 - Strasburgo 1885), prof. all'univ. di Strasburgo (dal 1872); fu, con F. Jodl, il principale rappresentante del positivismo tedesco della seconda metà del sec. 19º. L'opera [...] sua più notevole è: Idealismus und Positivismus (3 voll., 1879-84). Da ricordare anche l'importante saggio Kants Analogien der Erfahrung (1876) ...
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Filosofo italiano (Ferrara 1884 - Dolo, Venezia, 1940), scolaro di R. Ardigò; prof. di filosofia morale nell'univ. di Firenze. Pur partendo da posizioni positivistiche, criticò con molta finezza le schematiche [...] necessaria e una previsione condizionale. Sottopose inoltre ad approfondita analisi critica la morale naturalistica del positivismo (Presupposti formali dell'indagine etica, 1913), giungendo a formulare un soggettivismo etico di tipo assolutamente ...
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Filosofo e psicologo (Latisana 1867 - Casteggio 1949), prof. di filosofia teoretica nell'univ. di Pavia dal 1907 al 1937. Critico del positivismo ma insieme convinto dei limiti delle posizioni idealistiche [...] (L'idealismo moderno, 1905), studioso della filosofia kantiana (Una nuova critica dell'etica kantiana, 1915), la sua opera forse più importante può considerarsi La psicologia contemporanea (1a ed. 1899; ...
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spiegazione In epistemologia, lo scopo distintivo della scienza o comunque uno degli obiettivi fondamentali dell’impresa scientifica. Uno dei meriti indiscutibili del positivismo logico è l’aver elaborato [...] una teoria della s., dovuta essenzialmente a C.G. Hempel (ma rinvenibile anche in K.R. Popper e risalente, nelle linee generali, a J.S. Mill), che è tanto unificante quanto rigorosa: unificante in quanto ...
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Filosofo del diritto italiano (Sassari 1879 - Genova 1963); prof. univ. dal 1910, insegnò a Parma, poi a Genova. Dapprima seguace, poi critico del positivismo (Intorno al concetto scientifico di diritto [...] naturale e d'equità, 1903; Le esigenze metafisiche della filosofia del diritto e il valore dell'apriori, 1910; La teoria del diritto nel sistema della filosofia giuridica, 1926; Filosofia propedeutica, ...
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Filosofo (Archi 1874 - Padova 1968), prof. di filosofia teoretica nelle univ. di Palermo (dal 1915) e di Padova (dal 1920). Socio nazionale dei Lincei (1949). Partito dal positivismo del suo maestro R. [...] il panteismo di G. Bruno e di B. Spinoza. Opere principali: La filosofia di G. Bruno (2 voll., 1907-14); Il positivismo e i diritti dello spirito (1912); Figure e studi di storia della filosofia (1913); Lo spirito della filosofia (1926); Realismo ...
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Filosofo (Monaco 1849 - Vienna 1914), prof. nelle univ. di Praga e di Vienna. Specialmente nel campo dell'etica, fu uno dei più notevoli rappresentanti del positivismo tedesco del sec. 19º. Opere principali: [...] Wesen und Ziele der ethischen Bewegung in Deutschland (1893), Lehrbuch der Psychologie (1897), Der Monismus und die Kulturprobleme (1911), Kritik des Idealismus (post., 1920), Geschichte der Ethik (3a ...
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Filosofo e giurista inglese (Creeting Mill 1790 - Weybrige 1859). Allievo di Jeremy Bentham, è stato il fondatore dell’analitical jurisprudence e il sostenitore di una versione del positivismo giuridico [...] chiamata imperativismo, imperniata su di una concezione della norma come comando.
Tra le sue opere principali, si segnalano: Province of Jurisprudence Determined (1832); A Plea for the Constitution (1859); ...
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Filosofo (Budapest 1876 - ivi 1933), professore alla scuola superiore di Presburgo, poi all'univ. di Kolozsvár e (dal 1915) all'univ. di Budapest. Cercò di conciliare il positivismo e l'idealismo trascendentale. [...] Tra le sue opere: Az ismeretelméleti kategóriák problémája ("Il problema delle categorie gnoseologiche", 1904); Az etikai megismerés ("La conoscenza etica", 1907); A logikai alapelvek elméletéhez ("Teoria ...
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Filosofo (Vienna 1895 - New York 1949), prof. di filosofia del diritto all'univ. di Vienna (1922-38). Membro del Circolo di Vienna, non condivise i principî del positivismo logico. Dal 1938 prof. di filosofia [...] alla New School of Social Research di New York. In gioventù subì l'influenza della fenomenologia di E. Husserl, a cui tentò di ravvicinare la teoria pura del diritto di H. Kelsen (Logik und Rechtswissenschaft, ...
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positivismo
poṡitivismo s. m. [dal fr. positivisme, der. di positif «positivo»]. – 1. Complesso orientamento filosofico, sorto in Francia nella prima metà del 19° secolo e poi diffusosi in tutta Europa assumendo caratteristiche diverse in...
positivista
poṡitivista agg. e s. m. e f. [der. di positivismo] (pl. m. -i). – 1. Che, o chi, segue il positivismo, come dottrina filosofica e come orientamento metodologico: un filosofo p.; i p. francesi, inglesi. Come agg., con il sign....