Dubislav, Walter
Filosofo tedesco (Berlino 1895- Praga 1943). Di impostazione neo-positivista, fece parte del Berliner Gruppe (➔ Berlino, circolo di) e insegnò dal 1931 alla Technische Hochschule di [...] Berlino. Lavorò particolarmente intorno alla logica formale e ai fondamenti della matematica. Tra i suoi scritti: Über die sogenannten analytischen und synthetischen Urteile (1926); Die Definition (1926); ...
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FERRI, Enrico
Giuseppe Sircana
Nacque a San Benedetto Po, in provincia di Mantova, il 25 febbr. 1856 da Eraclio e da Colomba Amadei. Frequentò il liceo classico "Virgilio" di Mantova, dove ebbe come [...] un programma in sintonia con i suoi convincimenti: "Egli sogna "un nuovo partito radicale", un partito (così egli dice) "positivista" ancora di là da venire. Nell'attesa si colloca in una posizione equidistante dall'Estrema e dalla Sinistra; e "non ...
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Storico della letteratura russa ed etnografo (Saratov 1833 - San Pietroburgo 1904). Principale esponente della scuola positivista russa, dedicò numerosi studî ai più varî aspetti della storia letteraria [...] e culturale della Russia (Obščestvennoe dviženie v Rossii pri Aleksandre I "Il movimento sociale in Russia sotto Alessandro I", 1871; Belinskij, 1876; Istorija russkoj etnografii "Storia dell'etnografia ...
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Giurista prussiano (Danzica 1869 - Amburgo 1928), prof. di diritto penale a Kiel; seguace dell'indirizzo positivista, sostenne la funzione di difesa sociale della pena e fu contrario alla pena di morte. [...] Tra le sue opere: Die Rechtsphilosophie von J. J. Rousseau (1898); Schwurgerichte und Schöffengerichte (in collab. con W. Mittermaier, 2 voll., 1906-10); Todesstrafe (1912); Amerikanische Gefängnisse und ...
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Scrittore portoghese (Lisbona 1859 - ivi 1935). Fondò la Revista científica e literária (1880-81) di orientamento positivista. D'ispirazione politica è il poema D. Sebastião (1898), mentre il romanzo O [...] brasileiro Soares (1886) affronta i problemi sociali dell'epoca. Nell'opera poetica, muovendo da un'iniziale ispirazione realista e naturalista (Primeiros versos, 1880), M. approda alla preoccupazione ...
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Pseudonimo dello scrittore e saggista ungherese Max Simon Südfeld (Pest 1849 - Parigi 1923). Esercitò la professione di medico dapprima in patria, poi, dal 1880, a Parigi. Di formazione positivista, scrisse [...] saggi di critica sociale e culturale che gli valsero, per l'acume e la spregiudicatezza, notorietà internazionale: Aus dem wahren Milliardenlande (1878), Die conventionellen Lügen der Kulturmenschheit ...
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Storico della letteratura (Šemetovo 1832 - Mosca 1893), prof. nell'univ. di Mosca (dal 1859). Educato alla scuola positivista, si dedicò soprattutto a indagini sulla letteratura russa dei secoli passati [...] (Russkie dramatičeskie proizvedenija, 1672-1725 gg. "Opere drammatiche russe degli anni 1672-1725", 1874). Notevoli sono le sue edizioni delle cronache antiche (Letopisi, 5 voll., 1859-63), delle opere ...
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Storico della letteratura polacca (Drohobycz 1863 - Cracovia 1943); prof. nell'univ. di Cracovia (1896-1933). Di formazione positivista, ha studiato in particolare i primi secoli della cultura polacca [...] (Mikołaj Rej z Nagłowic, 1895; Piotr Skarga, 1897, pubbl. 1925; Jan Kochanowski, 1930) e i rapporti di questa con l'Italia (Bologna i Polska "B. e la Polonia"; Guarini i jego poselstwa "G. e le sue ambascerie"; ...
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Filosofo e metapsichista (Radzyn 1850 - Varsavia 1918), prof. di psicologia nell'univ. di Leopoli, fu uno dei capi della scuola positivista polacca; condirettore (dal 1907) dell'Institut général psychologique [...] , vanno ricordate quelle su alcune medium e quelle sulla suggestione mentale. Opere principali: Wstęp i pogląd agólny na filozofię pozytywną ("Introduzione e concetti generali della filosofia del positivismo", 1872); De la suggestion mentale (1887). ...
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Francesco Salerno
Abstract
L’assetto dualista dei rapporti tra diritto interno e diritto internazionale, delineato in modo variegato dalla dottrina positivista italiana, trova conferma nelle disposizioni [...] a dare – appunto – «piena ed intera esecuzione» ad un determinato strumento pattizio. Nell’ambito di una concezione positivista incentrata sul monopolio statale del diritto interno, Anzilotti configura l’ordine di esecuzione come atto di ricezione ...
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positivista
poṡitivista agg. e s. m. e f. [der. di positivismo] (pl. m. -i). – 1. Che, o chi, segue il positivismo, come dottrina filosofica e come orientamento metodologico: un filosofo p.; i p. francesi, inglesi. Come agg., con il sign....
positivismo
poṡitivismo s. m. [dal fr. positivisme, der. di positif «positivo»]. – 1. Complesso orientamento filosofico, sorto in Francia nella prima metà del 19° secolo e poi diffusosi in tutta Europa assumendo caratteristiche diverse in...