DALLA VOLTA, Riccardo
Denis Giva
Nacque a Mantova il 28 ott. 1862 da Giuseppe e Benvenuta Cantoni. Laureato in scienze economiche, iniziò ventiduenne la sua carriera di insegnante quale professore di [...] nel 1912 a Palermo.
Il D. fu pertanto animato da una concezione liberale soggetta sia all'impulso riformista e positivista che caratterizzò anche altre posizioni - e segnatamente quella di Nitti - sia, come è stato osservato efficacemente dal Lanaro ...
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BUCCELLATI, Antonio
Mario Caravale
Nacque a Milano il 22maggio 1831 da Luigi e da Marianna Vigoni. Dopo aver studiato nei ginnasi cittadini di S. Alessandro e di S. Marta e poi nel collegio di Gorla [...] IX (1876), pp. 565-582.
D'altro canto prendeva viva parte alla polemica in corso tra la scuola classica e quella positivista, negando ogni valore ai principali assunti di quest'ultima. In Il concetto scientifico della pena, in Riv. penale, s. 1, VI ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Il socialismo giuridico e il solidarismo
Monica Stronati
Socialismo giuridico e solidarismo rappresentano due ambiti tematici complessi e strettamente connessi i quali presentano profili di autonomia [...] solidarismo», Vivante si sentiva «portato a valorizzare la totalità della vita sociale», così come dall'«adesione al positivismo filosofico [traeva] la ripugnanza per ogni castello di forme astratte e l'esigenza di verificare il mondo giuridico ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Diritto canonico e diritto ecclesiastico
Carlo Fantappiè
Nella tradizione culturale e nell’ordinamento universitario del nostro Paese, dall’Unità fino a oggi, diritto canonico e diritto ecclesiastico [...] da parte di Ruffini e di Francesco Scaduto (1858-1942). Essi divergono sull’impostazione metodologica (storicista o positivista, secondo che il diritto ecclesiastico sia considerato come il risultato di un’evoluzione storica secolare che si afferma ...
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CORRADINI, Camillo
Francesca Socrate
Nacque ad Avezzano il 23 apr. 1867 da Gaetano, artigiano, e da Anna Maria Donsanti.
Trasferitosi a Roma, dove si era iscritto alla facoltà di giurisprudenza, dopo [...] pacifica del paese, e che a tale integrazione avrebbe dato grande contributo una incisiva politica scolastica. Questa fiducia "positivista" in uno sviluppo e in un progresso democratico e senza fratture fu alla base di una collaborazione e di ...
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Secolarizzazione
Loredana Sciolla
Il termine secolarizzazione indica due aspetti diversi del processo di perdita di rilevanza della religione nella vita sociale. Il primo consiste nell'autonomizzazione [...] nuovo manifestato dalla nascente disciplina sociologica per la religione e per il suo rapporto con la società. Il positivista Durkheim condivideva con il suo maestro A. Comte sia la tesi che l'evoluzione storica implichi necessariamente un declino ...
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Giurisprudenza
Michele Taruffo
Pluralità di significati del termine
'Giurisprudenza' è termine irriducibilmente polisemico, nella sua teoria come nell'uso attuale. La comprensione del suo significato [...] il saggio di von Kirchmann (v., 1848, tr. it., pp. 3 ss.; v. Wolf, 1953). Essa muove dall'ipotesi, tipica del positivismo ottocentesco, che la scienza sia conoscenza di un oggetto 'dato' secondo un metodo razionale, ma ne deriva in modo pressoché ...
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CICCAGLIONE, Federico
Mario Caravale
Nacque. a Riccia, presso Campobasso, il 1° nov. 1857 da Abele e da Vincenza de Paola. Iscrittosi alla facoltà di giurisprudenza dell'università di Napoli, s'interessò [...] un, buon editore di fonti, con una pregevole preparazione filologica. Egli si mostrò anche sensibile agli indirizzi della storiografia positivista e tra i primi storici del diritto prese in esame la realtà sociale ed economica del periodo considerato ...
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BESTA, Enrico
Carlo Guido Mor
Nato a Tresivio (Sondrio) il 30 giugno 1874, da Carlo e da Francesca Guicciardi (entrambi appartenenti alla vecchia nobiltà capitaneale di Valtellina), rimase presto orfano [...] , od anche di creazione di nuovi istituti necessari per quell'ambiente. Con ciò il B. aderiva a quella corrente positivista, che mirava a spiegare i fatti storici in base alla obbiettiva esegesi documentaria; di qui, anche, la sua particolare ...
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SOCIOLOGIA DELLA SCIENZA
Luciano Gallino
La scienza, dal punto di vista della sociologia, è un ''sistema d'azione sociale'', specializzato nel produrre e accumulare, mediante metodi che pretendono di [...] dell'osservatore variano tra il paradigma realista, che colloca la realtà al di sotto della superficie osservabile, e quello positivista, che non crede esservi alcunché d'interessante al di là delle regolarità discernibili in natura; quindi, tra il ...
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positivista
poṡitivista agg. e s. m. e f. [der. di positivismo] (pl. m. -i). – 1. Che, o chi, segue il positivismo, come dottrina filosofica e come orientamento metodologico: un filosofo p.; i p. francesi, inglesi. Come agg., con il sign....
positivismo
poṡitivismo s. m. [dal fr. positivisme, der. di positif «positivo»]. – 1. Complesso orientamento filosofico, sorto in Francia nella prima metà del 19° secolo e poi diffusosi in tutta Europa assumendo caratteristiche diverse in...