ARNALDI, Francesco
Francesco Della Corte
Nacque a Codroipo (Udine) il 5 ott. 1897 da Girolamo e da Giovanna Sebben, in una famiglia comitale risalente al Sacro Romano Impero. Compiuti gli studi liceali [...] ambienti ecclesiastici, che allora mal tolleravano che i laici si pronunciassero su argomenti religiosi, sia l'ostilità dei positivisti, idealisti, agnostici e massoni nel veder esaltato il "brutto stile" del tardo impero. Il saggio rivalutava un ...
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La nozione di corpo come entità estesa percepibile attraverso i sensi è presente già nella filosofia antica, che ne fa l’oggetto naturale in generale, caratterizzato da un complesso di proprietà, tra cui [...] concepito a suo tempo da Cartesio. Caratteri dogmatici e metafisici assumerà piuttosto il materialismo sostenuto da alcuni positivisti tedeschi del 19° sec., che considerarono l’anima e la coscienza come «epifenomeni», manifestazioni aggiuntive del c ...
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ASTURARO, Alfonso
Luciana Trentin
Nato il 17 ag. 1854 a Catanzaro, si laureò in filosofia a Pisa con F. Fiorentino. Col maestro mantenne anche in seguito stretti rapporti, collaborando intorno al 1879 [...] del movimento socialista in Italia, Firenze 1926, p. 193; G. Gentile, Le origini della filosofia contemporanea in Italia, II, I positivisti, Firenze 1957, pp. 333-35; G. Alliney, I pensatori della seconda metà del sec. XIX, Milano 1942, V. 145; L ...
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PEDAGOGIA
Ernesto Codignola
(gr. παιδαγωγία).
La pedagogia greca. - La riflessione scientifica sul problema dell'educazione si sveglia in Grecia coi sofisti, con i quali s'inizia propriamente il pensiero [...] ma ognuno può metterli alla prova, anzi in molti casi si esige che lo scolaro giunga da sé alle conclusioni".
Non tutti i positivisti sono così candidi. In altri, p. es. nel nostro Ardigò, si trova molto maggiore vigoria di pensiero; in altri ancora ...
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Filosofo positivista, nato a Montpellier il 19 gennaio 1798, morto a Parigi il 5 settembre 1857. Di famiglia cattolica e realista, dopo aver frequentato il liceo e il politecnico a Montpellier, si recò [...] per epigrafe il motto: L'amour pour principe, l'ordre pour base, le progrès pour but. Nel 1848 fondò una società positivista e una specie di chiesa che riconosceva nell'umanità la divinità nuova e nel C. il suo maggior sacerdote. Fu pubblicato un ...
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LOMBROSO, Cesare
Emilio SERVADIO
Ugo SPIRITO
Psichiatra e antropologo, nato a Verona il 6 novembre 1835, morto a Torino il 9 ottobre 1909. Laureatosi nel 1858 a Pavia, cominciò a farsi notare già [...] ); id., Vita di L., Milano 1925; G. Gentile, C. L. e la scuola italiana di antropologia criminale, in Le origini della filosofia contemporanea in Italia, II, I positivisti, Messina 1921; U. Spirito, Storia del diritto penale italiano, II, Roma 1925. ...
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MACRO E MICROANALISI
Marco Lippi e Nicolò Addario
Economia
di Marco Lippi
Introduzione
Il più importante oggetto di interesse per l'economia politica è sempre stato costituito dalle grandezze macroeconomiche, [...] Helle, Microsociological..., 1985; v. Turner, 1988). Pur molto diverse tra loro, esse si distinguono rispetto alle teorie razionali o positiviste dell'azione in due punti cruciali. Il primo riguarda il modo in cui viene intesa l'azione, il secondo la ...
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Secolarizzazione
Loredana Sciolla
Definizione
Il termine 'secolarizzazione' nella sua accezione più generale riassume due aspetti diversi del processo di perdita di rilevanza della religione nella vita [...] vera e propria esaltazione di essa come unica forma possibile di conoscenza e unica guida dell'azione. Il positivismo, insieme al materialismo di matrice socialista, accompagnò l'affermazione della società industriale e costituì la base della cultura ...
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ZORLI, Alberto
Massimo Paradiso
ZORLI, Alberto. – Nacque a Bagnacavallo il 4 ottobre 1854 da Bernardino e da Camilla Melandri Contessi. Appartenente a famiglia di antica nobiltà, ebbe titolo di conte. [...] sociale, in Rivista di filosofia scientifica, 1885, vol. 4, pp. 85-102).
Sulle questioni interne ai rapporti tra positivismo, sociologia e storia tornò ancora nel 1885, criticando Spencer per aver postulato con scarso senso della realtà storica la ...
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MOLINARI, Luigi
Nunzio Dell'Erba
– Nacque a Crema (Cremona) il 15 dic. 1866 da Cesare e da Giuseppa Caldaroli, agiati proprietari terrieri.
Il padre, cancelliere di tribunale in pensione, lo avviò agli [...] dei testi di M. Bakunin, di P.A. Kropotkin e di altri teorici. Accanto a una varietà di argomenti trattati secondo canoni positivisti ormai esausti, il M. tenne vivo il dibattito su temi come l’istruzione popolare, la scuola laica, la cremazione, il ...
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positivismo
poṡitivismo s. m. [dal fr. positivisme, der. di positif «positivo»]. – 1. Complesso orientamento filosofico, sorto in Francia nella prima metà del 19° secolo e poi diffusosi in tutta Europa assumendo caratteristiche diverse in...
positivista
poṡitivista agg. e s. m. e f. [der. di positivismo] (pl. m. -i). – 1. Che, o chi, segue il positivismo, come dottrina filosofica e come orientamento metodologico: un filosofo p.; i p. francesi, inglesi. Come agg., con il sign....