Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Stella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nell’Ottocento il romanzo conosce una straordinaria stagione creativa per la sua capacità [...] “il bisogno di raccogliersi, il desiderio di non aver più nulla in comune col prossimo” e in particolare con quei positivisti che nulla comprendono dell’"animo umano".
Joris-Karl Huysmans
Storia di una nevrosi
A ritroso
Secondo lui, v’erano solo due ...
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Raffaella Nigro
Abstract
Nel diritto internazionale il termine ius cogens indica un nucleo di norme consuetudinarie a tutela dei valori fondamentali della comunità internazionale nel suo insieme. Le [...] al rifiuto diffuso degli Stati di darvi concreta attuazione.
In base ad un secondo approccio, diffuso tra i giuristi positivisti oltre che, come si è visto, nella giurisprudenza della Corte internazionale di giustizia e della Corte europea dei ...
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viaggio
Bruno Basile
Ricorre due volte nelle Rime e sette volte nella Commedia. In Rime LX 5 Certo il vïaggio ne parrà minore / prendendo un così dolze tranquillare, e CVI 36 [Vertute] lieta va e soggiorna, [...] ore: e puntuali paiono certe recenti proposte di O. Baldacci), trova taluni ostacoli nelle vecchie analisi erudite dei positivisti cultori di astronomia dantesca che sempre hanno sostenuta l'ipotesi (dal resto molto probabile) che D. attribuisca ai ...
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materialismo
Ogni dottrina che consideri la realtà come derivata dalla materia e risolventesi totalmente in essa. Il termine designa nell’uso corrente una teoria filosofica monistica che, nell’interpretare [...] meccanicista di grandi scienziati come P.-S. Laplace e J.-B.-P.-A.M. Lamarck, Darwin e i suoi seguaci positivisti (Spencer, K. Laas, E.H. Haeckel), si attenne più strettamente – nell’area culturale franco-inglese – al modello del m. settecentesco ...
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libro
Il l. è considerato il principale strumento di diffusione scritta dell’informazione. Si caratterizza per essere prodotto in un numero di copie sufficientemente alto da garantirne la circolazione [...] letterature straniere e le più recenti idee filosofiche e scientifiche; Bocca pubblicava Nietzsche, Lombroso, Morselli, i positivisti; la Sonzogno era impegnata nella Biblioteca del popolo che comprendeva saggi di sociologia e studi sul razionalismo ...
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DONADONI, Eugenio
Lucia Strappini
Nacque ad Adrara San Martino (Bergamo) il 16 nov. 1870 da Rosa Previtali e Defendente, ingegnere.
A causa delle scarse risorse economiche di cui la famiglia soffri [...] ; l'impianto decisamente singolare della sua metodologia e della sua prospettiva lo tenevano altrettanto lontano dagli ambienti positivisti organizzati in scuole, sulla scia della scuola storica di fine Ottocento, come anche dagli ambienti a quelli ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Claudio Fiocchi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Tradizionalmente intesa come una tecnica volta a facilitare la comprensione dei testi, [...] da chi interpreta i prodotti della vita spirituale non può essere ridotto, come invece aspirano a fare i positivisti, a quello metodologico-dimostrativo impiegato nelle scienze esatte.
Mentre l’oggetto di studio delle Naturwissenschaften è l’insieme ...
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SPINOZA, Benedetto (Benedictus de Spinoza; Baruch è la traduzione del nome, usata nella formula di scomunica dai capi della comunità ebraica)
Augusto Guzzo
Nato ad Amsterdam il 24 novembre 1632, morto [...] spinoziana. Lo S. rimase al centro della cultura e dcll'attenzione dei hegeliani d'ogni paese; ma anche i positivisti videro in lui un precursore: e quando il naturalismo del Rinascimento fu conosciuto più da vicino, esso sembrò condurre per ...
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La seconda rivoluzione scientifica: introduzione. Fisica e filosofia della scienza all'alba del XX secolo
Don Howard
Fisica e filosofia della scienza all'alba del XX secolo
Simbiosi disciplinare
La [...] del fatto che l'unica risposta soddisfacente è il moto rispetto a uno spazio assoluto.
All'alba del XX sec., il positivismo si presentò in molte e diverse forme. Il filosofo di Zurigo Richard Avenarius (1843-1896) godette di fama e influenza quasi ...
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GRUPPI
Ugo Fabietti e Franca Olivetti Manoukian
Antropologia
di Ugo Fabietti
Introduzione
Nella letteratura antropologica il termine 'gruppo' compare all'interno di contesti assai vari, tanto a livello [...] della ricerca sui gruppi. In quegli stessi anni (in corrispondenza con l'affermarsi di orientamenti positivisti nelle scienze sociali) vanno infatti piuttosto e prevalentemente realizzandosi ricerche sperimentali (laboratory studies), attraverso le ...
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positivismo
poṡitivismo s. m. [dal fr. positivisme, der. di positif «positivo»]. – 1. Complesso orientamento filosofico, sorto in Francia nella prima metà del 19° secolo e poi diffusosi in tutta Europa assumendo caratteristiche diverse in...
positivista
poṡitivista agg. e s. m. e f. [der. di positivismo] (pl. m. -i). – 1. Che, o chi, segue il positivismo, come dottrina filosofica e come orientamento metodologico: un filosofo p.; i p. francesi, inglesi. Come agg., con il sign....