Penalista, oratore e uomo politico nato a S. Benedetto Po (Mantova) il 25 febbraio 1856, morto a Roma il 12 aprile 1929. Fu allievo di Roberto Ardigò al liceo di Mantova e di Pietro Ellero all'Università [...] della scuola positiva di diritto penale e il creatore della sociologia criminale. Partendo anch'egli, come gli altri positivisti, da una concezione naturalistica dell'uomo, secondo la quale tutte le azioni umane, e quindi anche il delitto ...
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DI CARLO, Eugenio
Maria Cristina Laurenti
Nacque a Palermo il 21 genn. 1882, da Salvatore e da Rosa Caravella.
Laureato in filosofia, iniziò l'insegnamento all'università di Camerino come titolare della [...] pensato in relazione con altri individui". Perciò l'opera di Petrone poteva essere considerata la migliore risposta e ai positivisti e a Croce "che il carattere sociale del diritto negò" (ibid.). S'intende pertanto la dialettica della meditazione del ...
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ACRI, Francesco
Francesco Corvino
Nacque a Catanzaro il 19 marzo 1834 (alcuni biografi scrivono erroneamente 1836), di umile famiglia, e compì i suoi studi nella città natale, sotto la guidg del fratello [...] Platone volgarizzati da F. A., Milano 1913-1915.
L'A. inoltre polemizzò sia contro gli hegeliani sia contro i positivisti, in difesa delle sue convinzioni spiritualiste e cattoliche. Già nella prolusione del 1871, intitolata Su 'L natura della storia ...
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SOCIOLOGIA CRIMINALE
Ugo Spirito
. Con questa denominazione Enrico Ferri volle caratterizzare in tutta la molteplicità dei suoi aspetti lo studio del fenomeno della delinquenza condotto con metodo positivo. [...] occasioni di delinquere" e (Op. cit., pp. 475-476).
Alla concezione sociologica del delitto aderirono ben presto tutti i positivisti. Anche C. Lombroso riconobbe la necessità di allargare il campo delle sue indagini e nella quinta edizione della sua ...
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Filosofo, nato a Salemi (Trapani) il 2 settembre 1823, morto il 1° marzo 1891. Fu deputato al primo parlamento italiano, professore di filosofia morale all'università di Palermo. Della sua attività politica [...] fisiche e naturali, di politica e d'istruzione.
Bibl.: F. Orestano, nella Miscellanea di scritti in onore di M. Heinze, Berlino 1906, pp. 201-206; G. Gentile, Le origini della filosofia contemporanea in Italia, II, I Positivisti, viii, Messina 1921. ...
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Pragmatismo
Antonio Santucci
di Antonio Santucci
Pragmatismo
sommario: 1. Introduzione. La problematica ‛peirciana'. 2. Il pragmatismo di James. 3. Dewey e la teoria dell'indagine. 4. La filosofia europea [...] punto di vista impersonale.
Si fosse limitato a fornire una regola, il pragmatismo non sarebbe parso così stimolante ai positivisti che avevano abbandonato le cattedre tedesche dopo la vittoria del nazismo. Esso suggeriva una visione più dinamica del ...
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Filosofia analitica
JJames O. Urmson
di James O. Urmson
Filosofia analitica
sommario: 1. Le origini. 2. Russell e l'analisi classica. a) Le tecniche dell'analisi classica. b) L'analisi classica e la [...] venne salutata con notevole entusiasmo da un piccolo gruppo di filosofi in Inghilterra e in America, oltre che dai positivisti di Vienna; gruppo piccolo ma importante, poiché riuscì a conquistarsi un'influenza sempre maggiore. Non è difficile capire ...
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MARSELLI, Niccola
Raffaele Romanelli
– Nacque a Napoli il 5 nov. 1832 da Luigi, capitano di uno dei reggimenti della guardia reale, originario di Cassino, e da Marianna Macaluso. Dal 1842 al 1850 trascorse [...] ) di N. Marselli, La guerra e la sua storia, Torino 1930, pp. 7-24; F. Rizzo Celona, N. M. tra hegelismo e positivismo, prefaz. alla riedizione de La scienza della storia, I, Le fasi del pensiero storico, Napoli 1987, pp. VII-LXI; G. Oldrini, N ...
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MALFATTI, Bartolommeo (Giovanni Battista Bartolommeo)
Giandomenico Patrizi
Nacque a Mori, presso Rovereto, da Giacomo, sarto, e da Domenica Modena, il 25 febbr. 1828. Le difficoltà economiche della famiglia [...] finalismo. Egli, infatti, già allora aveva un retroterra di letture e di studi che lo avvicinavano notevolmente al positivismo; e positivista, sia pure con alcune riserve, fu nelle sue ricerche e nel suo insegnamento sia di storia, sia di geografia ...
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associazionismo
Dottrina secondo la quale tutte le operazioni intellettuali e, più in generale, tutto l’insieme dei fenomeni psichici è retto da leggi di tipo associativo.
L’associazionismo come concezione [...] non è la mera somma degli elementi entrati nel processo, ma qualcosa di qualitativamente diverso. In ogni caso, per i filosofi positivisti nelle leggi dell’a. si può rinvenire la radice di ogni presunta conoscenza a priori: anche i principi logici e ...
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positivismo
poṡitivismo s. m. [dal fr. positivisme, der. di positif «positivo»]. – 1. Complesso orientamento filosofico, sorto in Francia nella prima metà del 19° secolo e poi diffusosi in tutta Europa assumendo caratteristiche diverse in...
positivista
poṡitivista agg. e s. m. e f. [der. di positivismo] (pl. m. -i). – 1. Che, o chi, segue il positivismo, come dottrina filosofica e come orientamento metodologico: un filosofo p.; i p. francesi, inglesi. Come agg., con il sign....