Filosofia
Eugenio Garin
di Eugenio Garin
Filosofia
sommario: 1. Considerazioni preliminari. 2. Filosofia speculativa e filosofia scientifica. 3. Limiti e contraddizioni della filosofia scientifica. [...] le aporie. Non a caso il dibattito filosofico del Novecento si è aperto proprio sul valore della scienza, che il vecchio positivismo aveva proposto insieme come modello e culmine di tutto il sapere. Nè a torto H. O. Gadamer afferma che i fondamenti ...
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Suicidio
Realino Marra
Suicidio e scienze sociali
Nella cultura occidentale, dall'antichità fino a tutto il Settecento, il suicidio è stato oggetto prevalentemente di valutazioni giuridiche, morali [...] di fatto vicino soprattutto alle analisi, risalenti ancor più indietro nel tempo, degli statistici morali e dei criminologi positivisti sui rapporti tra omicidio e suicidio. Questi autori mettono in relazione i cicli economici con le variazioni del ...
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Filosofia analitica
JJames O. Urmson
di James O. Urmson
Filosofia analitica
sommario: 1. Le origini. 2. Russell e l'analisi classica. a) Le tecniche dell'analisi classica. b) L'analisi classica e la [...] venne salutata con notevole entusiasmo da un piccolo gruppo di filosofi in Inghilterra e in America, oltre che dai positivisti di Vienna; gruppo piccolo ma importante, poiché riuscì a conquistarsi un'influenza sempre maggiore. Non è difficile capire ...
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Storia
GGiovanni Pugliese Carratelli
Giuseppe Galasso
di Giovanni Pugliese Carratelli, Giuseppe Galasso
STORIA
Storia di Giovanni Pugliese Carratelli
sommario: 1. Res gestae e historia rerum gestarum. [...] leggere se avesse avuto, come dice Febvre, maggiori ‛bisogni filosofici', i primi scritti di Heidegger e di Jaspers; il ‛positivismo' di Seignobos le sembrava sommario. Si leggeva À l'ombre des jeunes filles en fleurs e la psicologia di Seignobos ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Psicologia, psichiatria e psicoanalisi
Luciano Mecacci
La psicologia
Le opere più accreditate di storia della psicologia individuano una scissura tra le analisi dei processi psicologici svolte nel lungo [...] specie umana. Questa idea di una permanente e progressiva trasformazione della materia fu sostenuta dal maggiore esponente del positivismo italiano, Roberto Ardigò (1928-1920), professore di filosofia a Padova dal 1881. Come scriveva Ardigò nel suo ...
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Secolarizzazione
Loredana Sciolla
Definizione
Il termine 'secolarizzazione' nella sua accezione più generale riassume due aspetti diversi del processo di perdita di rilevanza della religione nella vita [...] vera e propria esaltazione di essa come unica forma possibile di conoscenza e unica guida dell'azione. Il positivismo, insieme al materialismo di matrice socialista, accompagnò l'affermazione della società industriale e costituì la base della cultura ...
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Letteratura e psicoanalisi
Giovanni Bottiroli
Gli scrittori sono i precursori della psicoanalisi, e i suoi migliori alleati. "Probabilmente - dice Freud - attingiamo alle stesse fonti, lavoriamo sopra [...] tropologico). Tale carattere ibrido è destinato a suscitare le resistenze di chi, anche dopo il tramonto degli ideali positivisti, è affezionato a un'immagine della scienza come sapere omogeneo. Nondimeno esso va compreso in tutta la ricchezza delle ...
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scienze
Paolo Casini
Le mappe del sapere
La conoscenza umana è un intreccio di teorie e di pratiche in continua crescita e anche il termine scienza ha avuto via via significati mutevoli. Per orientarsi [...] della logica induttiva John Stuart Mill sostennero la superiorità delle scienze esatte, che divenne un dogma in età positivista. John Stuart Mill si chiese se le scienze ‘morali’ avrebbero mai potuto raggiungere una capacità di predizione analoga ...
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Scienza dell’uomo, considerato sia come soggetto o individuo, sia in aggregati, comunità, situazioni.
A. fisica
Ramo delle scienze biologiche che studia l’umanità dal punto di vista naturalistico, cioè [...] che si propone lo studio dei particolari caratteri somatici e psicofisici del delinquente. Connessa ai metodi positivisti e naturalistici dell’a. fisica classica, mira a interpretare il comportamento antisociale delinquenziale come conseguenza di ...
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Società primitive
Adam Kuper
Introduzione
Il termine 'primitivo' deriva dal latino primitivus, che significa 'primo in ordine di tempo'. In questa accezione è usato in varie lingue europee per indicare [...] un antenato comune, ma la sua impostazione teorica restava ancorata ai modelli elaborati dall'illuminismo scozzese e dai primi positivisti, in particolare alla tesi di Comte (derivata a sua volta da Turgot) secondo cui nello sviluppo dell'intelletto ...
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positivismo
poṡitivismo s. m. [dal fr. positivisme, der. di positif «positivo»]. – 1. Complesso orientamento filosofico, sorto in Francia nella prima metà del 19° secolo e poi diffusosi in tutta Europa assumendo caratteristiche diverse in...
positivista
poṡitivista agg. e s. m. e f. [der. di positivismo] (pl. m. -i). – 1. Che, o chi, segue il positivismo, come dottrina filosofica e come orientamento metodologico: un filosofo p.; i p. francesi, inglesi. Come agg., con il sign....