COSMO, Umberto
Albertina Vittoria
Proveniente da una famiglia di patrioti liberali, nacque a Vittorio Veneto (Treviso) il 5 giugno 1868 da Domenico e Angelina Cortuso. Dopo aver studiato nel seminario [...] studi nel volume Con madonna Povertà.
Come studioso e critico di Dante, pur "di formazione critico-metodologica positivistica - ha scritto L. Martinelli -, lungi dal condividere certi eccessi "documentaristici" e l'arido eruditismo di quella scuola ...
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Vedi LA TENE, Civilta di dell'anno: 1961 - 1995
LA TENE, Civilta di
G. Bergonzi
P. Piana Agostinetti
LA ΤÈΝE, Civiltà di (v. vol. IV, p. 491). Gli studi degli ultimi trent'anni sono stati dedicati [...] della civiltà di L. T.; negli ultimi anni, però, si è visto che questa corrispondenza univoca di matrice positivistica non sempre risultava convincente.
In Italia e in Spagna testimonianze epigrafiche in lingue celtiche sono dovute a genti che sul ...
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Croce e il concetto di progresso
Carlo Altini
Il pensiero filosofico di Benedetto Croce costituisce una delle poche testimonianze a favore di un’interpretazione positiva dell’idea di progresso durante [...] e così in circolo e vicenda infinita. Ma la realtà cosmica è essa medesima progresso (come conferma perfino la filosofia positivistica col suo dire che la realtà si evolve): progresso della realtà, e perciò senz’aggettivo pratico e morale (Filosofia ...
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ORSI, Paolo
Irene Calloud
ORSI, Paolo (Pietro Paolo Giorgio). – Nacque il 17 ottobre 1859 a Rovereto – allora appartenente all’Austria, oggi in provincia di Trento – settimo di otto fratelli, da Pietro [...] reperti mobili, indizi di toponomastica ed epigrafia, nonché confronti di tipo naturalistico, esito di una formazione di impostazione positivistica e filologica.
Tra il 1881 e il 1883 avviò i primi scavi in tre siti preistorici trentini: il Colombo ...
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MAZZETTI, Giuseppe
Paolo Serventi
– Nacque il 18 ag. 1818 a San Martino, una frazione del Comune di Montese, nell’Appennino modenese, primogenito di Paolo e Francesca Zeni, in una famiglia tra le più [...] si pronunciò per l’autonomia dell’ambito scientifico da quello religioso, dall’altro però respinse la tesi positivistica che la fede rappresenti un abito mentale intrinsecamente antiscientifico.
Animato da profondo spirito liberale, strinse amicizie ...
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WUNDT, Wilhelm
Delio Cantimori
Fisiologo, psicologo e filosofo tedesco, nato il 16 agosto 1832 a Neckerhau presso Mannheim, morto il 31 agosto 1920 a Lipsia. All'università studiò medicina, e si addottorò [...] positivismo" a lui contemporaneo; ma non riesce a dare la "sintesi" cui ambisce, per il concetto ancora positivistico che egli conserva della filosofia, come una elevatissima "scienza delle scienze" nonostante i motivi critici e kantiani da ...
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Gentile e lo Stato etico corporativo
Carlo Altini
La critica della società borghese e delle istituzioni liberal-democratiche in Europa
Nella cultura filosofica e politica europea di inizio Novecento [...] estendono a tutto ciò che rappresenta il mondo borghese in Europa.
Sulla concezione ‘borghese’ – cioè illuministica e positivistica – della modernità cala un oscuro velo soprattutto in occasione della Grande guerra, che nel contesto culturale delle ...
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DE PIETRI TONELLI, Alfonso
Denis Giva
Nacque a Carpi (Modena) il 2 giugno 1883 da Tommaso ed Elvira Rossi. Laureatosi in scienze economiche all'università di Venezia nel 1908, fu docente dapprima all'istituto [...] della cultura socialista tra Ottocento e Novecento. Egli, infatti, non soltanto si impegnava in una critica della interpretazione positivistica del marxismo (Carlo Marx e l'idea religiosa e La morale sessuale e la critica marxista, apparsi entrambi ...
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CAVALLI, Ferdinando
Giannantonio Paladini
Nacque a Chiari (Brescia) il 7 ott. 1810, primogenito di Paolo, conte di Sant'Orso, e di Elisa Renier. In quanto pronipote del penultimo doge di Venezia, Paolo [...] minori, alla storia culturale e letteraria del Veneto. Se sono pregi dell'opera lo spirito di esattezza e di quasi positivistica verità, certamente essa non oltrepassa il confine di un lavoro di compilazione.
Anche il posto occupato dal C. nella ...
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FERMI, Stefano
Piero Treves
Nacque a Piacenza l'8 maggio 1879, da Emesto e Giulia Baldini, di impiegatizia e modesta famiglia caorsana. Vinto un posto gratuito di liceista presso i Signori della missione [...] di Parma e Piacenza" (cit. in Treves, pp. 211 s.).
Giordani fu il grande amore del F. che però, posseduto dall'utopia positivistica della monografia complessiva, cui non si doveva giungere se non mercé il vaglio e l'analisi d'infiniti documenti e la ...
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positivistico
poṡitivìstico agg. (pl. m. -ci). – Relativo al positivismo, ai positivisti: concezione, teoria p.; orientamento, atteggiamento p.; corrente positivistica. ◆ Avv. poṡitivisticaménte, non com., secondo i principî e i metodi del...
epifenomenismo
s. m. [der. di epifenomeno]. – Teoria psicologica di derivazione positivistica per la quale la coscienza sarebbe la manifestazione di fenomeni fisiologici e nervosi, cioè un semplice epifenomeno di accadimenti fisici nell’organismo.